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Wolfgang Tillmans – All the time / time
Oltre ai monocromi, Tillmans espone una serie di lavori in cui le immagini possono essere qualificate “formali-eleganti”
Comunicato stampa
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Venerdì 26 ottobre 2007 alle ore 19,00 la galleria S.A.L.E.S. inaugura la quarta mostra personale di Wolfgang Tillmans All The Time / Time
L’artista, nato a Remscheid in Germania (1968), vive e lavora a Londra. Dopo le sue recenti mostre personali – P.S.1, New York; Museum of Contemporary Art, Chicago; Hammer Museum, Los Angeles; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington; Camera Austria, Graz; Kestner-Gesellschaft, Hannover; Kunstverein Munich. Monaco – l'artista propone, nella mostra di Roma da lui stesso ideata, una scelta dei suoi ultimi lavori di grande formato. A parte qualche eccezione, la selezione comprende fotografie monocrome e immagini “formalmente rigorose”.
Sin dagli esordi (1988) le sue opere fotografiche si sono imposte all’attenzione della critica quale testimonianza ed interpretazione di una realtà intesa come esperienza vissuta, proponendo una sorta di diario visivo in cui compaiono amici, persone care, paesaggi ed oggetti con i quali Tillmans ha condiviso momenti della propria vita. Negli anni successivi la sua ricerca si è estesa a nuovi temi iconografici: nature morte, interni, vedute dell’alto e immagini astratte, realizzate direttamente in camera oscura, senza l’ausilio della macchina fotografica ma con il solo intervento della luce.
A differenza dei monocromi pittorici classici, in cui la superficie colorata è priva di sfumature e sostanzialmente “silenziosa”, in quelli fotografici di Tillmans l’astrazione è il risultato dell’attenta osservazione che l’artista compie sull’essenza stessa del colore.
L’evocazione cromatica, secondo l’artista, è l’entità alla quale la luce e le sue tracce danno origine sulla carta fotosensibile.
Le immagini realizzate risultano puri “cromatismi” il cui “effetto sfumato” fa sì che siano visioni “rumorose e sublimi al contempo… Io non voglio imitare la pittura ed è fondamentale che i miei lavori siano percepiti come fotografie, infatti non sono in nulla diversi, e cioè registrano la luce…” (Tillmans).
Oltre ai monocromi, Tillmans espone una serie di lavori in cui le immagini possono essere qualificate “formali-eleganti”.
Del soggetto l’artista evidenzia le linee sinuose, il mistero di alcuni dettagli, il senso di “non luogo”, lo spaesamento. Queste fotografie (Paper drop series, faltenwurf, ecc) sono studi accurati del movimento e della forma. Tillmans si sofferma sulla plasticità, sulle caratteristiche della materia e del suo impregnarsi di luce: “…è come un tracciare il flusso di coscienza, è il processo del trovare, dare forma, e sviluppare le questioni legate al soggetto, scoprendo soluzioni nella sfida di inventare immagini nuove in un mondo visivo già più che saturo...”
La galleria è aperta dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30
L’artista, nato a Remscheid in Germania (1968), vive e lavora a Londra. Dopo le sue recenti mostre personali – P.S.1, New York; Museum of Contemporary Art, Chicago; Hammer Museum, Los Angeles; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington; Camera Austria, Graz; Kestner-Gesellschaft, Hannover; Kunstverein Munich. Monaco – l'artista propone, nella mostra di Roma da lui stesso ideata, una scelta dei suoi ultimi lavori di grande formato. A parte qualche eccezione, la selezione comprende fotografie monocrome e immagini “formalmente rigorose”.
Sin dagli esordi (1988) le sue opere fotografiche si sono imposte all’attenzione della critica quale testimonianza ed interpretazione di una realtà intesa come esperienza vissuta, proponendo una sorta di diario visivo in cui compaiono amici, persone care, paesaggi ed oggetti con i quali Tillmans ha condiviso momenti della propria vita. Negli anni successivi la sua ricerca si è estesa a nuovi temi iconografici: nature morte, interni, vedute dell’alto e immagini astratte, realizzate direttamente in camera oscura, senza l’ausilio della macchina fotografica ma con il solo intervento della luce.
A differenza dei monocromi pittorici classici, in cui la superficie colorata è priva di sfumature e sostanzialmente “silenziosa”, in quelli fotografici di Tillmans l’astrazione è il risultato dell’attenta osservazione che l’artista compie sull’essenza stessa del colore.
L’evocazione cromatica, secondo l’artista, è l’entità alla quale la luce e le sue tracce danno origine sulla carta fotosensibile.
Le immagini realizzate risultano puri “cromatismi” il cui “effetto sfumato” fa sì che siano visioni “rumorose e sublimi al contempo… Io non voglio imitare la pittura ed è fondamentale che i miei lavori siano percepiti come fotografie, infatti non sono in nulla diversi, e cioè registrano la luce…” (Tillmans).
Oltre ai monocromi, Tillmans espone una serie di lavori in cui le immagini possono essere qualificate “formali-eleganti”.
Del soggetto l’artista evidenzia le linee sinuose, il mistero di alcuni dettagli, il senso di “non luogo”, lo spaesamento. Queste fotografie (Paper drop series, faltenwurf, ecc) sono studi accurati del movimento e della forma. Tillmans si sofferma sulla plasticità, sulle caratteristiche della materia e del suo impregnarsi di luce: “…è come un tracciare il flusso di coscienza, è il processo del trovare, dare forma, e sviluppare le questioni legate al soggetto, scoprendo soluzioni nella sfida di inventare immagini nuove in un mondo visivo già più che saturo...”
La galleria è aperta dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30
26
ottobre 2007
Wolfgang Tillmans – All the time / time
Dal 26 ottobre al 30 novembre 2007
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 15,30 alle 19,30 e su appuntamento
Vernissage
26 Ottobre 2007, ore 19
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