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Women changing India
Questa mostra presenta oltre 130 immagini scattate da 6 fotografi dell’agenzia Magnum che hanno ricevuto il compito di fotografare, nelle sue diverse forme, la forza delle donne indiane capace di cambiare e rivoluzionare l’intero paese
Comunicato stampa
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Mercoledì 25 maggio alle 19.00 inaugura presso la Fondazione Forma per la Fotografia la mostra, Women changing India promossa da BNP PARIBAS e in collaborazione con Magnum Photos.
Il progetto Women changing India è un iniziativa del gruppo bancario BNP PARIBAS per celebrare, con questa importante esposizione fotografica, il 150° anniversario di presenza nel paese. Nel corso del 2010 l’esposizione ha toccato cinque città indiane: Mumbai, Delhi, Kochi, Chennai e Calcutta. Nel 2011 BNP Paribas porterà la mostra in Europa e la prima tappa sarà Milano, poi Londra, Bruxelles e Parigi.
Questa mostra presenta oltre 130 immagini scattate da 6 fotografi dell’agenzia Magnum che hanno ricevuto il compito di fotografare, nelle sue diverse forme, la forza delle donne indiane capace di cambiare e rivoluzionare l’intero paese.
Olivia Arthur, Martine Franck, Raghu Rai, Alessandra Sanguinetti, Alex Webb e Patrick Zachmann hanno fotografato donne impegnate e determinate a realizzarsi offrendoci così un’immagine forse ancora inedita della società indiana. Sono ritratti di donne consapevoli, orgogliose e non rassegnate davanti alle difficoltà evidenti del percorso intrapreso.
Il circolo vizioso, fatto di impedimenti culturali, religiosi ed economici, entro il quale la donna era da troppi anni intrappolata, comincia a interrompere il suo giro in un processo lento ma dirompente così come le fotografie in mostra testimoniano. Un processo, è bene ricordarlo, non limitato alle fasce più ricche ed occidentalizzate ma che coinvolge tutte le donne del continente indiano.
Un punto di partenza può essere individuato nell’educazione. Nelle fotografie delle nuove generazioni scattate da Olivia Arthur (Imaging a different future) nei centri di Bangalore e Misore, si dimostra come ora le donne possano accedere a strutture di eccellenza per la ricerca un tempo riservate solo agli uomini e che, d’altro canto, possano realizzarsi diventando artiste, dj o musiciste.
E’ stata sicuramente la possibilità di studiare che ha permesso ad alcune donne di raggiungere posizioni importanti e di prestigio: imprenditrici, direttrici d’azienda, scrittrici e attiviste diventate per la società indiana delle vere e proprie icone. Raghu Rai (The heart of India) le ha incontrate, riuscendo a superare le difficoltà iniziali di chi, abituato alla street photography, si è dovuto adattare alle esigenze dei soggetti fotografati, e lo ha fatto restituendo scatti pieni di ammirazione per queste donne dallo sguardo fiero e pieno di energia.
Patrick Zachmann (Empowerment at the grassroots) ha invece incontrato un altro tipo di donne al potere. Dal 1992, grazie ad una modifica della costituzione, il 33% delle panchayats, le assemblee locali che amministrano i villaggi, deve essere formato da donne e le immagini di Zachmann ce le mostrano impegnate nell’amministrazione della propria comunità e al contempo,dedite a seguire la famiglia e il proprio lavoro.
Il cambiamento della donna e della sua posizione sociale è un processo che comporta grandi trasformazioni ma, per questo, anche difficoltà e ostacoli soprattutto nelle zone più povere del paese. Le donne devono essere consapevoli dei propri diritti per salvaguardare la propria indipendenza di individuo, privato e sociale. Martine Franck (Banking on ourselves) ha documentato l’enorme lavoro fatto da alcune associazioni, come KMVS e SEWA, che sono state in grado di formare una rete di informazioni e di sostegno per le lavoratrici. Grazie a progetti di microcredito, hanno permesso la creazione di nuove opportunità lavorative e di offrire alle donne la possibilità di gestire direttamente i bilanci famigliari.
Oltre al diritto allo studio, anche il diritto al lavoro gioca un ruolo fondamentale in questa metamorfosi.
Nel mondo occidentale una donna autista ormai non stupisce più, ma per lungo tempo vedere le donne occupare posizioni per tradizione riservate agli uomini, significava una rottura. Alex Webb (Women driving change) ha conosciuto donne di Mumbai e Delhi che sono riuscite a riscattarsi grazie al lavoro di tassiste, di agenti di sicurezza: mansioni riservate alle donne ma anche rivolte esclusivamente ad altre donne che possono così usufruire di questi servizi.Il cinema di Bollywood è conosciuto in tutto il mondo, ma la chiave di lettura che ci offre Alessandra Sanguinetti (Behind the scene) è diversa: le donne non sono più solo le protagoniste dei lungometraggi ma ormai sono anche parte fondamentale dell’industria cinematografica. È una donna uno dei registi più apprezzati, sono donne i tecnici del suono, responsabili di casting, cameramen. Le fotografie del reportage lasciano trapelare il rispetto per queste figure e la professionalità con la quale le affrontano.
La mostra è arricchita da alcuni video che, grazie alle voci delle protagoniste e a quelle dei fotografi, presenteranno al meglio i diversi lavori.
A questo progetto e a questa mostra spetta quindi il compito di sfatare tanti luoghi comuni e di far conoscere la faccia di nuova India in continua evoluzione.
Le donne indiane hanno il potere di cambiare il loro paese e lo stanno facendo.
Il futuro dell’India sta crescendo nelle mani delle donne Martine Franck
La Fondazione Forma per la Fotografia, creata da Contrasto, si avvale della collaborazione di Corriere della Sera e ATM che ospita FORMA all'interno dello storico deposito dei tram del quartiere Ticinese.FORMA si avvale dell’indispensabile partecipazione di Canon Italia oltre che del supporto di Coop e Fastweb.
Il progetto Women changing India è un iniziativa del gruppo bancario BNP PARIBAS per celebrare, con questa importante esposizione fotografica, il 150° anniversario di presenza nel paese. Nel corso del 2010 l’esposizione ha toccato cinque città indiane: Mumbai, Delhi, Kochi, Chennai e Calcutta. Nel 2011 BNP Paribas porterà la mostra in Europa e la prima tappa sarà Milano, poi Londra, Bruxelles e Parigi.
Questa mostra presenta oltre 130 immagini scattate da 6 fotografi dell’agenzia Magnum che hanno ricevuto il compito di fotografare, nelle sue diverse forme, la forza delle donne indiane capace di cambiare e rivoluzionare l’intero paese.
Olivia Arthur, Martine Franck, Raghu Rai, Alessandra Sanguinetti, Alex Webb e Patrick Zachmann hanno fotografato donne impegnate e determinate a realizzarsi offrendoci così un’immagine forse ancora inedita della società indiana. Sono ritratti di donne consapevoli, orgogliose e non rassegnate davanti alle difficoltà evidenti del percorso intrapreso.
Il circolo vizioso, fatto di impedimenti culturali, religiosi ed economici, entro il quale la donna era da troppi anni intrappolata, comincia a interrompere il suo giro in un processo lento ma dirompente così come le fotografie in mostra testimoniano. Un processo, è bene ricordarlo, non limitato alle fasce più ricche ed occidentalizzate ma che coinvolge tutte le donne del continente indiano.
Un punto di partenza può essere individuato nell’educazione. Nelle fotografie delle nuove generazioni scattate da Olivia Arthur (Imaging a different future) nei centri di Bangalore e Misore, si dimostra come ora le donne possano accedere a strutture di eccellenza per la ricerca un tempo riservate solo agli uomini e che, d’altro canto, possano realizzarsi diventando artiste, dj o musiciste.
E’ stata sicuramente la possibilità di studiare che ha permesso ad alcune donne di raggiungere posizioni importanti e di prestigio: imprenditrici, direttrici d’azienda, scrittrici e attiviste diventate per la società indiana delle vere e proprie icone. Raghu Rai (The heart of India) le ha incontrate, riuscendo a superare le difficoltà iniziali di chi, abituato alla street photography, si è dovuto adattare alle esigenze dei soggetti fotografati, e lo ha fatto restituendo scatti pieni di ammirazione per queste donne dallo sguardo fiero e pieno di energia.
Patrick Zachmann (Empowerment at the grassroots) ha invece incontrato un altro tipo di donne al potere. Dal 1992, grazie ad una modifica della costituzione, il 33% delle panchayats, le assemblee locali che amministrano i villaggi, deve essere formato da donne e le immagini di Zachmann ce le mostrano impegnate nell’amministrazione della propria comunità e al contempo,dedite a seguire la famiglia e il proprio lavoro.
Il cambiamento della donna e della sua posizione sociale è un processo che comporta grandi trasformazioni ma, per questo, anche difficoltà e ostacoli soprattutto nelle zone più povere del paese. Le donne devono essere consapevoli dei propri diritti per salvaguardare la propria indipendenza di individuo, privato e sociale. Martine Franck (Banking on ourselves) ha documentato l’enorme lavoro fatto da alcune associazioni, come KMVS e SEWA, che sono state in grado di formare una rete di informazioni e di sostegno per le lavoratrici. Grazie a progetti di microcredito, hanno permesso la creazione di nuove opportunità lavorative e di offrire alle donne la possibilità di gestire direttamente i bilanci famigliari.
Oltre al diritto allo studio, anche il diritto al lavoro gioca un ruolo fondamentale in questa metamorfosi.
Nel mondo occidentale una donna autista ormai non stupisce più, ma per lungo tempo vedere le donne occupare posizioni per tradizione riservate agli uomini, significava una rottura. Alex Webb (Women driving change) ha conosciuto donne di Mumbai e Delhi che sono riuscite a riscattarsi grazie al lavoro di tassiste, di agenti di sicurezza: mansioni riservate alle donne ma anche rivolte esclusivamente ad altre donne che possono così usufruire di questi servizi.Il cinema di Bollywood è conosciuto in tutto il mondo, ma la chiave di lettura che ci offre Alessandra Sanguinetti (Behind the scene) è diversa: le donne non sono più solo le protagoniste dei lungometraggi ma ormai sono anche parte fondamentale dell’industria cinematografica. È una donna uno dei registi più apprezzati, sono donne i tecnici del suono, responsabili di casting, cameramen. Le fotografie del reportage lasciano trapelare il rispetto per queste figure e la professionalità con la quale le affrontano.
La mostra è arricchita da alcuni video che, grazie alle voci delle protagoniste e a quelle dei fotografi, presenteranno al meglio i diversi lavori.
A questo progetto e a questa mostra spetta quindi il compito di sfatare tanti luoghi comuni e di far conoscere la faccia di nuova India in continua evoluzione.
Le donne indiane hanno il potere di cambiare il loro paese e lo stanno facendo.
Il futuro dell’India sta crescendo nelle mani delle donne Martine Franck
La Fondazione Forma per la Fotografia, creata da Contrasto, si avvale della collaborazione di Corriere della Sera e ATM che ospita FORMA all'interno dello storico deposito dei tram del quartiere Ticinese.FORMA si avvale dell’indispensabile partecipazione di Canon Italia oltre che del supporto di Coop e Fastweb.
25
maggio 2011
Women changing India
Dal 25 maggio al 19 giugno 2011
fotografia
Location
FORMA – CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA
Milano, Via Ascanio Sforza, 29, (Milano)
Milano, Via Ascanio Sforza, 29, (Milano)
Biglietti
7.50 euro Ridotto 6 euro Scuole 4 euro
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10 alle 20
Giovedì e Venerdì fino alle 22. Chiuso il Lunedì
Vernissage
25 Maggio 2011, ore 19
Autore