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Words never say what I’m really saying
Il fatto che il messaggio che vogliono comunicare gli artisti non si riesce a trasmettere con semplici parole, necessita un confluire complesso di diversi media: un’espressione mutimediale
Comunicato stampa
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Die Aussage der drei Künstler ist nicht in Worte zu fassen, so sehen sie sich genötigt verschiedene Medien durch ein komplexes Wechselspiel in einem Knotenpunkt zusammenfließen zu lassen. Ausgehend von einer „totalen“ Installation im Sinne Ilya Kabakovs wird der konzeptuelle Schwerpunkt auf ortsbedingte Fakten ausgerichtet und eine neue Wahrnehmung von Architektur im weitesten Sinne des Wortes durch Anwendung einer eidetischen Reduktion angestrebt. Hauptdarsteller dieser Ausstellung, in der man sich als Betrachter eher wie in einem Film als in einer Galerie fühlt, ist der Boden: der Inbegriff der Grenze zwischen Unten und Oben, zwischen dem Himmlischen und dem Teuflischen. Die Straße, als Sinnbild von Bewegung über den Boden und der Fußboden, als Inbegriff des Verweilens auf den Boden, treten den Betrachter in unbekannter Weise entgegen und ermöglichen so einen Blick für jenes Etwas, das nicht an die Oberfläche treten sollte. Diese Grenzüberschreitung löst im Galerieraum einen multiplen Kurzschluss zwischen innen und außen, zwischen sichtbar und unsichtbar, zwischen stofflich und körperlos aus.
Il fatto che il messaggio che vogliono comunicare gli artisti non si riesce a trasmettere con semplici parole, necessita un confluire complesso di diversi media: un’espressione mutimediale. Partendo dal concetto di installazione „totale“ di Ilya Kabakov gli artisti ne forzano il significato collegando lo spazio della galleria ad un luogo specifico e reale che, attraverso una riduzione eidetica, propone una nuova percezione dell`architettura nel suo significato più ampio. Attore principale di questa mostra, nella quale lo spettatore si crede più in un film che in una galleria, è il suolo: zona liminare che divide il sopra dal sotto, il divino dal diabolico. La strada nel suo significato di movimento sopra il suolo, e il pavimento nel suo significato di stazionamento sul suolo, si presentano allo spettatore in maniera inedita e rendono possibile uno sguardo su quella cosa che non dovrebbe salire in superficie. L’oltrepassare di questo confine libera nello spazio della galleria una sorta di corto circuito multiplo tra l’interno ed l’esterno, tra il visibile e l’invisibile, tra il materiale e l’incorporeo.
Helmut Heiss è nato il 13/10/1976 a Bolzano. Vive e lavora a Vienna. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2002; dal 2003 studia alla Akademie der Bildenden Künste Wien nella classe diretta da Monica Bonvicini.
Cordula Ditz, geboren 1972 in Hamburg, lebt und arbeitet in Hamburg. 1998 Abschluss des Studiums Systematische Musikwissenschaft, Deutsche Literatur und Sprache (Schwerpunkt Theater und Medien); ab 2002 Studium an der „Hochschule für bildende Künste Hamburg“ (seit 2003 Klasse Franz Erhard Walther)
Vincent Mauroy né le 20/07/1980 à Sèvres dans la région parisienne, à ce jour vit et travail à Nantes; étudiant de 5ème année à l’école des beaux arts de Nantes. 2005: Echange international de cinq mois effectué dans le cadre des accords ERASMUS/SOCRATES à l’Akademie der Bildenden Künste de Vienne dans la classe de Monica Bonvicini. 2004: Troisième année à l’E.R.B.A.N (école régionale des beaux-arts de Nantes.) et obtention du diplôme national d’arts plastiques en option communication. 2001: Rentrée à l’ E.R.B.A.N. 2000: Classe préparatoire en Arts graphiques, Design, Architecture d’intérieur, Dessin d’analyse à L.I.S.A.A.(Institut supérieur des arts appliqués) à Paris.
Il fatto che il messaggio che vogliono comunicare gli artisti non si riesce a trasmettere con semplici parole, necessita un confluire complesso di diversi media: un’espressione mutimediale. Partendo dal concetto di installazione „totale“ di Ilya Kabakov gli artisti ne forzano il significato collegando lo spazio della galleria ad un luogo specifico e reale che, attraverso una riduzione eidetica, propone una nuova percezione dell`architettura nel suo significato più ampio. Attore principale di questa mostra, nella quale lo spettatore si crede più in un film che in una galleria, è il suolo: zona liminare che divide il sopra dal sotto, il divino dal diabolico. La strada nel suo significato di movimento sopra il suolo, e il pavimento nel suo significato di stazionamento sul suolo, si presentano allo spettatore in maniera inedita e rendono possibile uno sguardo su quella cosa che non dovrebbe salire in superficie. L’oltrepassare di questo confine libera nello spazio della galleria una sorta di corto circuito multiplo tra l’interno ed l’esterno, tra il visibile e l’invisibile, tra il materiale e l’incorporeo.
Helmut Heiss è nato il 13/10/1976 a Bolzano. Vive e lavora a Vienna. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2002; dal 2003 studia alla Akademie der Bildenden Künste Wien nella classe diretta da Monica Bonvicini.
Cordula Ditz, geboren 1972 in Hamburg, lebt und arbeitet in Hamburg. 1998 Abschluss des Studiums Systematische Musikwissenschaft, Deutsche Literatur und Sprache (Schwerpunkt Theater und Medien); ab 2002 Studium an der „Hochschule für bildende Künste Hamburg“ (seit 2003 Klasse Franz Erhard Walther)
Vincent Mauroy né le 20/07/1980 à Sèvres dans la région parisienne, à ce jour vit et travail à Nantes; étudiant de 5ème année à l’école des beaux arts de Nantes. 2005: Echange international de cinq mois effectué dans le cadre des accords ERASMUS/SOCRATES à l’Akademie der Bildenden Künste de Vienne dans la classe de Monica Bonvicini. 2004: Troisième année à l’E.R.B.A.N (école régionale des beaux-arts de Nantes.) et obtention du diplôme national d’arts plastiques en option communication. 2001: Rentrée à l’ E.R.B.A.N. 2000: Classe préparatoire en Arts graphiques, Design, Architecture d’intérieur, Dessin d’analyse à L.I.S.A.A.(Institut supérieur des arts appliqués) à Paris.
11
novembre 2005
Words never say what I’m really saying
Dall'undici novembre al 03 dicembre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA GOETHE2
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Bolzano, Via Dei Cappuccini, 26A, (Bolzano)
Orario di apertura
mar_ven 15–19, sab 10-13. Mattino su appuntamento
Vernissage
11 Novembre 2005, ore 19
Autore