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World Press Photo 2009
La giuria internazionale del 52° World Press Photo ha scelto come Foto dell’Anno 2008 l’immagine in bianco e nero del fotografo americano Antony Suau. E’ una foto emblematica, simbolo della crisi economica che ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero. L’immagine mostra uno sceriffo armato che entra in una casa a Cleveland in Ohio, per assicurarsi che gli inquilini sfrattati dalla loro casa ipotecata abbiano effetivamente lasciato l’abitazione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giovedì 7 Maggio 2009 alle ore 18.00, inaugura a Roma presso il Museo di Roma in Trastevere, la mostra World Press Photo 2009.
La mostra è presentata dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam.
Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo.
Ogni anno, da 52 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate che costituiscono la mostra sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Si tratta quindi di un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.
Quest’anno il numero di fotografie sottoposte al giudizio della giuria è ancora aumentato: 96,268 contro le 80,536 dell’anno precedente. Il World Press Photo è un premio che continua crescere ogni anno. La giuria del concorso World Press Photo 2009 ha dovuto selezionare immagini, inviate da un numero record di 5,508 fotografi professionisti di 124 diverse nazionalità. Il numero di fotografi provenienti dall’area asiatica è cresciuto del 14% rispetto allo scorso anno ed in particolare i fotografi cinesi e indiani sono i più numerosi (rispettivamente 490 e 208). Ma quest’anno è aumentato anche il numero dei fotografi italiani che hanno presentato il loro lavoro alla giuria.
Sono stati premiati 62 fotografi di 27 diverse nazionalità: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Polonia, Russia, Salvador, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraine e USA.
La giura ha diviso i lavori in 10 diverse categorie.
La giuria internazionale del 52° World Press Photo ha scelto come Foto dell’Anno 2008 l’immagine in bianco e nero del fotografo americano Antony Suau. E’ una foto emblematica, simbolo della crisi economica che ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero. L’immagine mostra uno sceriffo armato che entra in una casa a Cleveland in Ohio, per assicurarsi che gli inquilini sfrattati dalla loro casa ipotecata abbiano effetivamente lasciato l’abitazione.
La foto vincitrice fa parte di un reportage commissionato dal Time Magazine. L’intera storia ha vinto un secondo premio nella categoria Daily Life.
Il presidente della giuria del World Press Photo 2008, MaryAnne Golon ha detto: “La forza di questa foto è nelle sue contraddizioni interne. Sembra una classica foto di un conflitto ed invece è semplicemente lo sfratto esecutivo di persone che non potevano estinguere l’ipoteca che avevano messo sulla loro casa. Ora la guerra nel suo significato più classico arriva nelle case della gente che non possono pagare i loro debiti”.
Quest’anno sei i fotografi italiani premiati:
Davide Monteleone (Contrasto), Paolo Verzone (Agenzia Vu), Massimo Siragusa (Contrasto), Mattia Insolera (Grazia Neri), Carlo Gianferro (Postcart), Giulio Di Sturco (Grazia Neri).
Davide Monteleone (Contrasto)
Riceve il primo premio della categoria General News grazie al reportage realizzato in Abcasia, nel mese di giugno durante i giorni della commemorazione del 15° anniversario dell’estromissione delle truppe georgiane dal proprio territorio e al contempo il riconoscimento dell’indipendenza da parte della Russia.
Massimo Siracusa (Contrasto)
Terzo premio reportage nella categoria Storie di attualità, mette in evidenza l’irrisolta questione delle baraccopoli illegali di Fondo Fucile a Messina ancora presenti fin dal secondo dopo guerra e delle baracche limitrofe di Villaggio Annunziata, costruite dopo il terremoto del 1908.
La mostra World Press Photo non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.
La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un'istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzato in tutto il mondo da Canon e TNT. A Roma la mostra è presentata con il contributo speciale di Canon Italia e in collaborazione con Zétema Progetto Cultura.
La mostra è presentata dal Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, in collaborazione con Contrasto e la World Press Photo Foundation di Amsterdam.
Il Premio World Press Photo è uno dei più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo.
Ogni anno, da 52 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. Tutta la produzione internazionale viene esaminata e le foto premiate che costituiscono la mostra sono pubblicate nel libro che l’accompagna. Si tratta quindi di un'occasione per vedere le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo.
Quest’anno il numero di fotografie sottoposte al giudizio della giuria è ancora aumentato: 96,268 contro le 80,536 dell’anno precedente. Il World Press Photo è un premio che continua crescere ogni anno. La giuria del concorso World Press Photo 2009 ha dovuto selezionare immagini, inviate da un numero record di 5,508 fotografi professionisti di 124 diverse nazionalità. Il numero di fotografi provenienti dall’area asiatica è cresciuto del 14% rispetto allo scorso anno ed in particolare i fotografi cinesi e indiani sono i più numerosi (rispettivamente 490 e 208). Ma quest’anno è aumentato anche il numero dei fotografi italiani che hanno presentato il loro lavoro alla giuria.
Sono stati premiati 62 fotografi di 27 diverse nazionalità: Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Colombia, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Polonia, Russia, Salvador, Sud Africa, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraine e USA.
La giura ha diviso i lavori in 10 diverse categorie.
La giuria internazionale del 52° World Press Photo ha scelto come Foto dell’Anno 2008 l’immagine in bianco e nero del fotografo americano Antony Suau. E’ una foto emblematica, simbolo della crisi economica che ha sconvolto gli Stati Uniti e il mondo intero. L’immagine mostra uno sceriffo armato che entra in una casa a Cleveland in Ohio, per assicurarsi che gli inquilini sfrattati dalla loro casa ipotecata abbiano effetivamente lasciato l’abitazione.
La foto vincitrice fa parte di un reportage commissionato dal Time Magazine. L’intera storia ha vinto un secondo premio nella categoria Daily Life.
Il presidente della giuria del World Press Photo 2008, MaryAnne Golon ha detto: “La forza di questa foto è nelle sue contraddizioni interne. Sembra una classica foto di un conflitto ed invece è semplicemente lo sfratto esecutivo di persone che non potevano estinguere l’ipoteca che avevano messo sulla loro casa. Ora la guerra nel suo significato più classico arriva nelle case della gente che non possono pagare i loro debiti”.
Quest’anno sei i fotografi italiani premiati:
Davide Monteleone (Contrasto), Paolo Verzone (Agenzia Vu), Massimo Siragusa (Contrasto), Mattia Insolera (Grazia Neri), Carlo Gianferro (Postcart), Giulio Di Sturco (Grazia Neri).
Davide Monteleone (Contrasto)
Riceve il primo premio della categoria General News grazie al reportage realizzato in Abcasia, nel mese di giugno durante i giorni della commemorazione del 15° anniversario dell’estromissione delle truppe georgiane dal proprio territorio e al contempo il riconoscimento dell’indipendenza da parte della Russia.
Massimo Siracusa (Contrasto)
Terzo premio reportage nella categoria Storie di attualità, mette in evidenza l’irrisolta questione delle baraccopoli illegali di Fondo Fucile a Messina ancora presenti fin dal secondo dopo guerra e delle baracche limitrofe di Villaggio Annunziata, costruite dopo il terremoto del 1908.
La mostra World Press Photo non è soltanto una galleria di immagini sensazionali, ma è un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo. Il suo carattere internazionale, le centinaia di migliaia di persone che ogni anno nel mondo visitano la mostra, sono la dimostrazione della capacità che le immagini hanno di trascendere differenze culturali e linguistiche per raggiungere livelli altissimi e immediati di comunicazione.
La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un'istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno della Lotteria olandese dei Codici postali ed è sponsorizzato in tutto il mondo da Canon e TNT. A Roma la mostra è presentata con il contributo speciale di Canon Italia e in collaborazione con Zétema Progetto Cultura.
07
maggio 2009
World Press Photo 2009
Dal 07 al 28 maggio 2009
fotografia
Location
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Roma, Piazza Di Sant'egidio, 1B, (Roma)
Biglietti
Biglietto integrato Mostre + Museo: Intero € 5,50 Ridotto € 4.00 gratuito per le categorie previste dalla legge vigente
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 Chiusura cassa ore 19. Chiuso il lunedì
Vernissage
7 Maggio 2009, ore 18
Sito web
www.worldpressphoto.org
Editore
CONTRASTO
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore