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Wunderkammer’s collection #1
ispirandosi all’etimologia del suo nome, la galleria Wunderkammer presenta opere dal forte godimento estetico, legate ad immagini oniriche e irreali, dove l’armonia compositiva ha la meglio sul concetto racchiuso
Comunicato stampa
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La wunderkammer, notoriamente “la stanza delle meraviglie”, dove il collezionista del passato custodiva le sue raccolte di naturalia e mirabilia, dà il nome a questo elegante angolo cittadino dedicato all’arte contemporanea, che martedì 19 dicembre alle ore 18 mette in mostra una parte della sua collezione.
E ispirandosi all’etimologia del suo nome, la galleria Wunderkammer presenta opere dal forte godimento estetico, legate ad immagini oniriche e irreali, dove l’armonia compositiva ha la meglio sul concetto racchiuso.
Marco Lodola, famoso per la sua attitudine a metà tra pop-art e pubblicità, tra cinema e fumetto, accoglie con un trittico di disegni su carta che inneggia miti e stereotipi contemporanei ma con l’ironia che lo contraddistingue da sempre.
Francesca Genti, raffinata poetessa, con i suoi versi innocenti, completa un paesaggio da libro per bambini dove i colori dell'arcobaleno rappresentano un mondo variopinto pieno di paradossi, concetti invisibili ma sottesi anche nelle delicate linee tracciate su carta da Lisa Ponti.
L’incisore Francesco Franco genera geografie segniche misteriose, mentre Gabriele Turola, cantore di favole su carta, invita a scrutare un microcosmo assurdo e grottesco, magico e onirico, che strizza l’occhio tanto a Lewis Carroll quanto a grandi maestri dell’arte, a partire da Chagall.
Un mondo baluginante di colori, luce e poeticità si staglia nel dipinto marino di Enrico Paulucci, dove la bellezza risiede non in mondi immaginari ma nella quotidianità reale, di cui l’artista rimase entusiasta fino al termine dei suoi giorni, almeno quanto Antonio Bencich, che ha intravisto da sempre l’anima degli oggetti comuni, dai lapis ai cerini, che ha qui riprodotto in versione ingrandita, restituendo all'oggetto una dignità formale e culturale. Paola Pezzi gli fa l’eco con una divertente scultura di matite in stoffa.
Piero Gilardi e Corrado Bonomi sono presenti in mostra con due “teche delle meraviglie”, l’una ispirata alla natura, l’altra ad un mondo fiabesco, quello dei romanzi di cappa e spada.
Non poteva mancare Enrico Colombotto Rosso, esponente di spicco del Neosurrealismo torinese. Dai suoi sfondi bui e inquietanti, sbucano sempre strani personaggi di redoniana memoria. La scultura di Enzo Bersezio è singolare esaltazione di forme oscure e materia lignea, mentre le figure di Anna Madia parlano del mondo che circonda l’artista, così soggettivo da diventare irreale agli occhi dello spettatore.
Tabusso gioca con la realtà per stravolgerla e travolgerla in un’irreale realtà fatta di emozioni che abbracciano la natura mentre Giorgio Griffa è presente con un’immagine di immediata semplicità, rappresentazione che è solo un dipinto, come amò specificare lui stesso a proposito della sua produzione, nulla di più, un racconto numerico evocante Pitagora, il quale sosteneva che l’unica rappresentazione del mondo possibile sia quella numerica.
Le Wunderkammer a loro modo ne possono essere una singolare conferma.
E ispirandosi all’etimologia del suo nome, la galleria Wunderkammer presenta opere dal forte godimento estetico, legate ad immagini oniriche e irreali, dove l’armonia compositiva ha la meglio sul concetto racchiuso.
Marco Lodola, famoso per la sua attitudine a metà tra pop-art e pubblicità, tra cinema e fumetto, accoglie con un trittico di disegni su carta che inneggia miti e stereotipi contemporanei ma con l’ironia che lo contraddistingue da sempre.
Francesca Genti, raffinata poetessa, con i suoi versi innocenti, completa un paesaggio da libro per bambini dove i colori dell'arcobaleno rappresentano un mondo variopinto pieno di paradossi, concetti invisibili ma sottesi anche nelle delicate linee tracciate su carta da Lisa Ponti.
L’incisore Francesco Franco genera geografie segniche misteriose, mentre Gabriele Turola, cantore di favole su carta, invita a scrutare un microcosmo assurdo e grottesco, magico e onirico, che strizza l’occhio tanto a Lewis Carroll quanto a grandi maestri dell’arte, a partire da Chagall.
Un mondo baluginante di colori, luce e poeticità si staglia nel dipinto marino di Enrico Paulucci, dove la bellezza risiede non in mondi immaginari ma nella quotidianità reale, di cui l’artista rimase entusiasta fino al termine dei suoi giorni, almeno quanto Antonio Bencich, che ha intravisto da sempre l’anima degli oggetti comuni, dai lapis ai cerini, che ha qui riprodotto in versione ingrandita, restituendo all'oggetto una dignità formale e culturale. Paola Pezzi gli fa l’eco con una divertente scultura di matite in stoffa.
Piero Gilardi e Corrado Bonomi sono presenti in mostra con due “teche delle meraviglie”, l’una ispirata alla natura, l’altra ad un mondo fiabesco, quello dei romanzi di cappa e spada.
Non poteva mancare Enrico Colombotto Rosso, esponente di spicco del Neosurrealismo torinese. Dai suoi sfondi bui e inquietanti, sbucano sempre strani personaggi di redoniana memoria. La scultura di Enzo Bersezio è singolare esaltazione di forme oscure e materia lignea, mentre le figure di Anna Madia parlano del mondo che circonda l’artista, così soggettivo da diventare irreale agli occhi dello spettatore.
Tabusso gioca con la realtà per stravolgerla e travolgerla in un’irreale realtà fatta di emozioni che abbracciano la natura mentre Giorgio Griffa è presente con un’immagine di immediata semplicità, rappresentazione che è solo un dipinto, come amò specificare lui stesso a proposito della sua produzione, nulla di più, un racconto numerico evocante Pitagora, il quale sosteneva che l’unica rappresentazione del mondo possibile sia quella numerica.
Le Wunderkammer a loro modo ne possono essere una singolare conferma.
19
dicembre 2006
Wunderkammer’s collection #1
Dal 19 dicembre 2006 al 27 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA WUNDERKAMMER
Torino, Via Eusebio Bava, 6F, (Torino)
Torino, Via Eusebio Bava, 6F, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 (mattino solo su appuntamento)
Vernissage
19 Dicembre 2006, ore 18
Autore
Curatore