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XII BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo
Napoli è per storia, tradizione, inclinazione una delle metropoli europee più aperte alla multiculturalità: anche per questo è stata scelta come sede della XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo
Comunicato stampa
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Napoli è per storia, tradizione, inclinazione una delle metropoli europee più aperte alla multiculturalità: anche per questo è stata scelta come sede della XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Napoli si conferma così come luogo di storia e tradizione ma anche di produzione culturale contemporanea, diventando attraverso la Biennale punto d’osservazione privilegiato sulla condizione artistica giovanile di oggi.
Dal 19 al 28 settembre 2005 la città diventerà sede della rassegna internazionale d’arte che ospiterà circa 700 giovani artisti rappresentanti di 19 paesi dell’Europa e dell’area del Mediterraneo. Una manifestazione complessa e ricchissima che compie proprio a Napoli vent’anni (la prima edizione fu a Barcellona nel 1985) e sarà come sempre articolata intorno alle sette grandi aree che raggruppano le diverse forme di espressione artistica, pittura, scultura, architettura, fumetto e grafica, fotografia cinema e video, letteratura, gastronomia, musica, teatro, danza.
L’obiettivo della Biennale è quello di stimolare nei ragazzi del bacino euromediterraneo, giovani artisti e spettatori, una nuova attenzione al mondo dell’arte e dell’espressione artistica. Per realizzare, ogni due anni, l’istantanea di una generazione di artisti che si esprime attraverso tradizioni, saperi, linguaggi specifici di ogni paese ma che continuamente si arricchisce nella relazione e nello scambio. L’arte è il linguaggio e allo stesso tempo l’occasione per l’incontro e la comunicazione tra i giovani, alla ricerca di una comune e molteplice identità.
Dopo quasi dieci mesi di lavoro complesso ma appagante le commissioni artistiche locali hanno pubblicato i nomi degli artisti selezionati, scelti fra quasi diecimila dossier artistici arrivati alle sedi dei 66 soci italiani ed internazionali.
Volti diversi, diverse forme di esprimere se stessi, diversa creatività ma la stessa luce e lo stesso entusiasmo nelle storie di questi ragazzi: ci sono Maria Pia Cinque e Silvia Guerruni che si sono conosciute a Londra e lavorano insieme a Bologna dove fanno cartoni animati; Julien Hippolyte, francese di Marsiglia, disegna a fumetti personaggi del west dalle grosse teste e gambe corte: un universo concreto, sobrio,
che si sviluppa attraverso un linguaggio quasi cinematografico ma racconta le storie gay di uno sceriffo e di un bandito che si innamorano. Safaa Erruas, marocchina di Tetouan, porta alla Biennale di Napoli una installazione intitolata “Brisa” fatta di 700 lamette da barba; il greco Kostas Latoufis disegna monili di rame, argento e bronzo; ci sarà il progetto teatrale della compagnia Klithme di Tirana, in Albania. Il loro spettacolo “Too much” mescola teatro gestuale, danza e proiezioni video per raccontare la storia di una donna, delle sue solitudini in un mondo molto maschile come quello albanese. Il video di Oren Sagiv, israeliano di Holon, documenta un giorno speciale, il 1 aprile del 2004, quando ad Abu-Dis, un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme, sono state installate due postazioni video dalle parti opposte del muro appena costruito fra Israele e Palestina: una finestra virtuale per permettere alle persone di vedersi. Il video fa parte del lavoro di “Artist with out walls”, il forum permanente per il dialogo fra israeliani e palestinesi. Clearco Giuria, genovese, usa la fotografia digitale come denuncia della degenerazione dei rapporti interpersonali e nella famiglia. E poi c’è la musica, elettronica o popolare, rock e pop, spagnola, francese, italiana, serba, israeliana. Senza dimenticare le produzioni che vengono dalla Nazione Rom, che non esiste sulle mappe geografiche ma è profondamente viva. Ci saranno convivenze e collaborazioni fra cittadini di paesi ostili se non addirittura in conflitto come Israele e Palestina, per la prima volta ci saranno artisti che vengono dalla Libia, si potranno percorrere i Balcani interi attraverso le opere di artisti sloveni, croati, serbi, bosniaci, kosovari, macedoni. E per finire tutti i paesi arabi che si affacciano su Mediterraneo avranno una rappresentanza. Perché Biennale significa soprattutto entrare in un mondo dove le regole sono completamente nuove e costruite su collaborazione e creatività.
La Biennale sarà, come sempre, un essere pulsante e complesso, attraverso il quale segnare percorsi e tematiche.
La Biennale avrà il suo cuore nelle sale di Castel Sant’Elmo sulla collina del Vomero: il grande spazio immerso nel verde domina la città e permette di godere di un panorama straordinario sulla città e si trasformerà in una vera e propria “cittadella della creatività” che è però capace di dialogare con il territorio circostante, una zona aperta e rispettosa di tutti i linguaggi, in grado di accogliere e documentare le molteplici espressioni artistiche contemporanee.
La Biennale sarà occasione per un grande happening internazionale, dove gli spettacoli, gli eventi e le esposizioni sono integrate in un percorso unico, creando un senso di continuità ed offrendo aree di socializzazione, incontro e condivisione, con una programmazione che sarà in grado di stimolare la curiosità, di generare il desiderio di consumare cultura e creatività espresse in così tante forme.
L’apertura al pubblico della parte espositiva è prevista per le ore 16.00, mentre il programma degli spettacoli avrà inizio alle ore 21.00. Il programma è concentrato in modo da offrire al pubblico la possibilità di spaziare da una disciplina all’altra, alimentando la percezione di vivere un happening della creatività a 360 gradi.
Tutte le informazioni e l’elenco dettagliato degli artisti selezionati si possono trovare in rete all’indirizzo www.bjcem.org, dove è anche disponibile il catalogo on line degli artisti e delle produzioni.
La XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo è organizzata dalla Provincia di Napoli in collaborazione con Association Internazional BJCEM, con il contributo della Regione Campania e con il sostegno del Comune di Napoli e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli.
Il Comitato artistico è presieduto dal Prof. Achille Bonito Oliva, uno dei più importanti e creativi critici italiani, la direzione scientifica è di Eduardo Cycelin, fra i più attivi promotori d’arte a Napoli, la direzione organizzativa è di Rossella Guarracino, responsabile per la stampa e la comunicazione della Provincia di Napoli.
L’organizzazione è di SCABEC, Società Campana per i Beni Culturali, con Civita e Zone Attive.
L’ufficio stampa dell’Association International BJCEM e le relazioni con i giornalisti ospiti della Biennale Napoli 2005 sono di adfarmandchicas.
BJCEM e la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo
La Biennale è una manifestazione complessa, un’organismo vivissimo e in continua evoluzione, capace nei suoi quasi 20 anni di vita e nelle sue 11 passate edizioni di raccogliere un pubblico che si stima superiore al milione e mezzo di persone, di vagliare oltre 300.000 candidature per proporre i lavori di circa 10.000 artisti. Una manifestazione che ha lasciato un segno indelebile in ogni città dov’è stata, stimolando la crescita culturale e l’attenzione alla produzione artistica giovanile, formando una generazione non solo di artisti, ma di addetti ai lavori e di appassionati.
Dal 2001 la struttura organizzativa della Biennale ha generato una Associazione Culturale transnazionale, un network, la BJCEM (acronimo di Biennale des Jeunes Crèateurs de l’Europe et de la Mediterranèe), che ha come obiettivo quello di stimolare e di tenere costantemente acceso il canale di comunicazione fra le città, i ministeri, i musei, le associazioni e le istituzioni che sono partner del progetto e che si occupano con continuità, ognuna nel suo territorio, di promozione della creatività giovanile, creando così un collegamento e un riferimento costante nei due anni che intercorrono fra ognuna delle edizioni della Biennale.
Oggi l’Associazione, che ha sede in Belgio e segreteria generale a Torino, riunisce 66 partner da 19 paesi: una rete fatta di organismi fra loro molto diversi in grado di promuovere lo scambio culturale al di la delle frontiere politiche e geografiche e che definisce un’Europa e un Mediterraneo uniti attraverso l’arte.
Napoli si conferma così come luogo di storia e tradizione ma anche di produzione culturale contemporanea, diventando attraverso la Biennale punto d’osservazione privilegiato sulla condizione artistica giovanile di oggi.
Dal 19 al 28 settembre 2005 la città diventerà sede della rassegna internazionale d’arte che ospiterà circa 700 giovani artisti rappresentanti di 19 paesi dell’Europa e dell’area del Mediterraneo. Una manifestazione complessa e ricchissima che compie proprio a Napoli vent’anni (la prima edizione fu a Barcellona nel 1985) e sarà come sempre articolata intorno alle sette grandi aree che raggruppano le diverse forme di espressione artistica, pittura, scultura, architettura, fumetto e grafica, fotografia cinema e video, letteratura, gastronomia, musica, teatro, danza.
L’obiettivo della Biennale è quello di stimolare nei ragazzi del bacino euromediterraneo, giovani artisti e spettatori, una nuova attenzione al mondo dell’arte e dell’espressione artistica. Per realizzare, ogni due anni, l’istantanea di una generazione di artisti che si esprime attraverso tradizioni, saperi, linguaggi specifici di ogni paese ma che continuamente si arricchisce nella relazione e nello scambio. L’arte è il linguaggio e allo stesso tempo l’occasione per l’incontro e la comunicazione tra i giovani, alla ricerca di una comune e molteplice identità.
Dopo quasi dieci mesi di lavoro complesso ma appagante le commissioni artistiche locali hanno pubblicato i nomi degli artisti selezionati, scelti fra quasi diecimila dossier artistici arrivati alle sedi dei 66 soci italiani ed internazionali.
Volti diversi, diverse forme di esprimere se stessi, diversa creatività ma la stessa luce e lo stesso entusiasmo nelle storie di questi ragazzi: ci sono Maria Pia Cinque e Silvia Guerruni che si sono conosciute a Londra e lavorano insieme a Bologna dove fanno cartoni animati; Julien Hippolyte, francese di Marsiglia, disegna a fumetti personaggi del west dalle grosse teste e gambe corte: un universo concreto, sobrio,
che si sviluppa attraverso un linguaggio quasi cinematografico ma racconta le storie gay di uno sceriffo e di un bandito che si innamorano. Safaa Erruas, marocchina di Tetouan, porta alla Biennale di Napoli una installazione intitolata “Brisa” fatta di 700 lamette da barba; il greco Kostas Latoufis disegna monili di rame, argento e bronzo; ci sarà il progetto teatrale della compagnia Klithme di Tirana, in Albania. Il loro spettacolo “Too much” mescola teatro gestuale, danza e proiezioni video per raccontare la storia di una donna, delle sue solitudini in un mondo molto maschile come quello albanese. Il video di Oren Sagiv, israeliano di Holon, documenta un giorno speciale, il 1 aprile del 2004, quando ad Abu-Dis, un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme, sono state installate due postazioni video dalle parti opposte del muro appena costruito fra Israele e Palestina: una finestra virtuale per permettere alle persone di vedersi. Il video fa parte del lavoro di “Artist with out walls”, il forum permanente per il dialogo fra israeliani e palestinesi. Clearco Giuria, genovese, usa la fotografia digitale come denuncia della degenerazione dei rapporti interpersonali e nella famiglia. E poi c’è la musica, elettronica o popolare, rock e pop, spagnola, francese, italiana, serba, israeliana. Senza dimenticare le produzioni che vengono dalla Nazione Rom, che non esiste sulle mappe geografiche ma è profondamente viva. Ci saranno convivenze e collaborazioni fra cittadini di paesi ostili se non addirittura in conflitto come Israele e Palestina, per la prima volta ci saranno artisti che vengono dalla Libia, si potranno percorrere i Balcani interi attraverso le opere di artisti sloveni, croati, serbi, bosniaci, kosovari, macedoni. E per finire tutti i paesi arabi che si affacciano su Mediterraneo avranno una rappresentanza. Perché Biennale significa soprattutto entrare in un mondo dove le regole sono completamente nuove e costruite su collaborazione e creatività.
La Biennale sarà, come sempre, un essere pulsante e complesso, attraverso il quale segnare percorsi e tematiche.
La Biennale avrà il suo cuore nelle sale di Castel Sant’Elmo sulla collina del Vomero: il grande spazio immerso nel verde domina la città e permette di godere di un panorama straordinario sulla città e si trasformerà in una vera e propria “cittadella della creatività” che è però capace di dialogare con il territorio circostante, una zona aperta e rispettosa di tutti i linguaggi, in grado di accogliere e documentare le molteplici espressioni artistiche contemporanee.
La Biennale sarà occasione per un grande happening internazionale, dove gli spettacoli, gli eventi e le esposizioni sono integrate in un percorso unico, creando un senso di continuità ed offrendo aree di socializzazione, incontro e condivisione, con una programmazione che sarà in grado di stimolare la curiosità, di generare il desiderio di consumare cultura e creatività espresse in così tante forme.
L’apertura al pubblico della parte espositiva è prevista per le ore 16.00, mentre il programma degli spettacoli avrà inizio alle ore 21.00. Il programma è concentrato in modo da offrire al pubblico la possibilità di spaziare da una disciplina all’altra, alimentando la percezione di vivere un happening della creatività a 360 gradi.
Tutte le informazioni e l’elenco dettagliato degli artisti selezionati si possono trovare in rete all’indirizzo www.bjcem.org, dove è anche disponibile il catalogo on line degli artisti e delle produzioni.
La XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo è organizzata dalla Provincia di Napoli in collaborazione con Association Internazional BJCEM, con il contributo della Regione Campania e con il sostegno del Comune di Napoli e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli.
Il Comitato artistico è presieduto dal Prof. Achille Bonito Oliva, uno dei più importanti e creativi critici italiani, la direzione scientifica è di Eduardo Cycelin, fra i più attivi promotori d’arte a Napoli, la direzione organizzativa è di Rossella Guarracino, responsabile per la stampa e la comunicazione della Provincia di Napoli.
L’organizzazione è di SCABEC, Società Campana per i Beni Culturali, con Civita e Zone Attive.
L’ufficio stampa dell’Association International BJCEM e le relazioni con i giornalisti ospiti della Biennale Napoli 2005 sono di adfarmandchicas.
BJCEM e la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo
La Biennale è una manifestazione complessa, un’organismo vivissimo e in continua evoluzione, capace nei suoi quasi 20 anni di vita e nelle sue 11 passate edizioni di raccogliere un pubblico che si stima superiore al milione e mezzo di persone, di vagliare oltre 300.000 candidature per proporre i lavori di circa 10.000 artisti. Una manifestazione che ha lasciato un segno indelebile in ogni città dov’è stata, stimolando la crescita culturale e l’attenzione alla produzione artistica giovanile, formando una generazione non solo di artisti, ma di addetti ai lavori e di appassionati.
Dal 2001 la struttura organizzativa della Biennale ha generato una Associazione Culturale transnazionale, un network, la BJCEM (acronimo di Biennale des Jeunes Crèateurs de l’Europe et de la Mediterranèe), che ha come obiettivo quello di stimolare e di tenere costantemente acceso il canale di comunicazione fra le città, i ministeri, i musei, le associazioni e le istituzioni che sono partner del progetto e che si occupano con continuità, ognuna nel suo territorio, di promozione della creatività giovanile, creando così un collegamento e un riferimento costante nei due anni che intercorrono fra ognuna delle edizioni della Biennale.
Oggi l’Associazione, che ha sede in Belgio e segreteria generale a Torino, riunisce 66 partner da 19 paesi: una rete fatta di organismi fra loro molto diversi in grado di promuovere lo scambio culturale al di la delle frontiere politiche e geografiche e che definisce un’Europa e un Mediterraneo uniti attraverso l’arte.
19
settembre 2005
XII BJCEM – Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo
Dal 19 settembre al 15 ottobre 2005
giovane arte
Location
CASTEL SANT’ELMO
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Napoli, Via Tito Angelini, 20, (Napoli)
Biglietti
8.30–19.30, chiuso il mercoledì
Orario di apertura
euro 1,00 modifiche con mostre in corso
Vernissage
19 Settembre 2005, ore 20.30
Sito web
www.bjcem.org
Ufficio stampa
ADFARM&CHICAS
Ufficio stampa
CIVITA
Ufficio stampa
ZONE ATTIVE
Autore