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XIII Biennale d’Arte Sacra Contemporanea. Magnificat
La Biennale sviluppa i manifesti della fede cristiana ospitando il Magnificat, il canto della Vergine Maria in risposta al saluto della cugina Elisabetta, e presentando l’elemento materico come metafora della dimensione spirituale. Ed è venuta fuori una Biennale significativa con una pluralità di linguaggi sia a livello critico-artistico che creativo-formativo.
Comunicato stampa
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Il 2008 è l’anno del Centenario della Beatificazione di San Gabriele (1908-2008) e del grande evento culturale della Fondazione Staurós Italiana Onlus che con la Tredicesima edizione della Biennale d’Arte Sacra Contemporanea si prefigge di raccogliere le istanze della Chiesa d’oggi e le innumerevoli situazioni venute a conoscenza in questi trent’anni di attività nel settore dell’arte sacra.
La XIII Biennale Staurós d’Arte Sacra Contemporanea sviluppa i manifesti della fede cristiana ospitando il Magnificat, il canto della Vergine Maria in risposta al saluto della cugina Elisabetta, e presentando l’elemento materico come metafora della dimensione spirituale. Ed è venuta fuori una Biennale significativa con una pluralità di linguaggi sia a livello critico-artistico che creativo-formativo.
La XIII Biennale adotta ancora una formula metodologicamente diversa per ovviare al monolitismo di un unico curatore, per cui si è creduto opportuno operare un “salto di genere”, nell’impostazione operativa, al fine di coinvolgere più persone e di ispirare nuove produzioni invitando critici di chiara fama di diversa estrazione culturale. A ciascun critico è stato affidato il compito di proporre cinque artisti, con ciascuno dei quali egli ha interagito per aiutarli a creare e a presentare tali opere in catalogo, evidenziando il processo artistico ed ermeneutico in riferimento al tema proposto del Magnificat.
Critici d’arte, filosofi e teologi cristiani di diversa provenienza geografica-culturale si confrontano con i protagonisti dell’arte contemporanea per una rinnovata collaborazione tra arte e fede: Mariano Apa, Luca Beatrice, Massimo Bignardi, Giuseppe Billi, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Carlo Chenis, Adriano Di Bonaventura, Marco Gallo, Roberto Gramiccia, Pierluigi Lia, Alessandra Morelli, Silvia Pegoraro, Mary Angela Schroth.
È nata così la Tredicesima edizione della Biennale d’Arte Sacra Contemporanea a San Gabriele - Isola del Gran Sasso (Teramo), nel popolare Santuario che sorge a quota 400 metri nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso; si ipotizza una riesposizione della stessa Biennale anche nella città storica di Tarquinia (Vt).
All’interno del Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea, e negli ampi spazi circostanti il santuario di San Gabriele, dal 19 luglio al 21 settembre 2008 si concentreranno oltre cento opere, in parte installazioni, create appositamente per l’occasione. Attraverso di esse, artisti contemporanei, al fine della continuità nella novità e della specificità religiosa nell’universo artistico, si sono misurati con il suggestivo tema proposto, al fine di entrare in dialogo con la Chiesa e donare ai visitatori suggerimenti spirituali.
La Mostra articolata con opere appositamente create per l’evento con la presenza di artisti quali: Margherita Abbozzo, Antonio Ambrosino, Marco Arman, Gabriele Arruzzo, Alì Assaf, Pier Giorgio Balocchi, Valerio Berruti, Enzo Carnebianca, Mario Carotenuto, Piero Casentini, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Vito Valentino Cimarosti, Leone Contini, Teo De Palma, Mirta De Simone, Michele Di Pinto, Stefania Fabrizi, Gigino Falconi, Peter Flaccus, Ileana Florescu, Silvio Formichetti, Rossella Fumasoni, Pasquale Galbusera, Omar Galliani, Franco Giuli, Giuliano Giuliani, Ezio Gribaudo, Renato Guttuso, Piotr Hanzelewicz, Robin Heidi Kennedy, Serena Rosaria La Scola, Francesco Landucci, Francesco Lauretta, Adele Lotito, Nino Luca, Fernanda Mancini, Marcello Mariani, Gino Marotta, Marotta & Russo, Franco Marrocco, Marino Melarangelo, Franco Mulas, Francesco Narduzzi, Giuliana Nocco, Franco Nocera, Mikayel Ohanjanyan, Luca Pace, Luigi Pagano, Leonardo Pivi, Toni Pizzica, Rudy Pulcinelli, Paolo Radi, Oliviero Rainaldi, Ascanio Welcome Renda, Filippo Rossi, Pietro Ruffo, Maurizio Ruzzi, Nicola Salvatore, Vincenzo e Luisa Sanfilippo, Sandro Sanna, Enrico Savelli, Fabrizio Sclocchini, Enzo Sforza, Vitaly Shtanko, Giuseppe Stampone, Oleg Supereco, Matteo Tenardi, Giovanni Tesauro, Tito, Anna Maria Trevisan, Francesco Trovato, Giorgio Ulivi.
L’ecumenicità e la contemporaneità sono le due caratteristiche di cui Staurós si fregia dalla sua nascita. Nella ricerca di nuovi linguaggi più consoni all’uomo contemporaneo Staurós ha fatto, negli anni Ottanta, la scelta dell’impegno nell’arte sacra contemporanea.
La XIII Biennale sarà accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Staurós, a cura di Carlo Chenis, con saggi e scritti di vari autori, tra i quali Mariano Apa, Luca Beatrice, Massimo Bignardi, Giuseppe Billi, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Carlo Chenis, Adriano Di Bonaventura, Marco Gallo, Roberto Gramiccia, Pierluigi Lia, Alessandra Morelli, Sabino Palumbieri, Silvia Pegoraro, Stefano Russo, Mary Angela Schroth; nonché illustrazioni delle opere esposte, schede e regesti.
La XIII Biennale Staurós d’Arte Sacra Contemporanea sviluppa i manifesti della fede cristiana ospitando il Magnificat, il canto della Vergine Maria in risposta al saluto della cugina Elisabetta, e presentando l’elemento materico come metafora della dimensione spirituale. Ed è venuta fuori una Biennale significativa con una pluralità di linguaggi sia a livello critico-artistico che creativo-formativo.
La XIII Biennale adotta ancora una formula metodologicamente diversa per ovviare al monolitismo di un unico curatore, per cui si è creduto opportuno operare un “salto di genere”, nell’impostazione operativa, al fine di coinvolgere più persone e di ispirare nuove produzioni invitando critici di chiara fama di diversa estrazione culturale. A ciascun critico è stato affidato il compito di proporre cinque artisti, con ciascuno dei quali egli ha interagito per aiutarli a creare e a presentare tali opere in catalogo, evidenziando il processo artistico ed ermeneutico in riferimento al tema proposto del Magnificat.
Critici d’arte, filosofi e teologi cristiani di diversa provenienza geografica-culturale si confrontano con i protagonisti dell’arte contemporanea per una rinnovata collaborazione tra arte e fede: Mariano Apa, Luca Beatrice, Massimo Bignardi, Giuseppe Billi, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Carlo Chenis, Adriano Di Bonaventura, Marco Gallo, Roberto Gramiccia, Pierluigi Lia, Alessandra Morelli, Silvia Pegoraro, Mary Angela Schroth.
È nata così la Tredicesima edizione della Biennale d’Arte Sacra Contemporanea a San Gabriele - Isola del Gran Sasso (Teramo), nel popolare Santuario che sorge a quota 400 metri nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso; si ipotizza una riesposizione della stessa Biennale anche nella città storica di Tarquinia (Vt).
All’interno del Museo Staurós d’Arte Sacra Contemporanea, e negli ampi spazi circostanti il santuario di San Gabriele, dal 19 luglio al 21 settembre 2008 si concentreranno oltre cento opere, in parte installazioni, create appositamente per l’occasione. Attraverso di esse, artisti contemporanei, al fine della continuità nella novità e della specificità religiosa nell’universo artistico, si sono misurati con il suggestivo tema proposto, al fine di entrare in dialogo con la Chiesa e donare ai visitatori suggerimenti spirituali.
La Mostra articolata con opere appositamente create per l’evento con la presenza di artisti quali: Margherita Abbozzo, Antonio Ambrosino, Marco Arman, Gabriele Arruzzo, Alì Assaf, Pier Giorgio Balocchi, Valerio Berruti, Enzo Carnebianca, Mario Carotenuto, Piero Casentini, Angelo Casciello, Bruno Ceccobelli, Vito Valentino Cimarosti, Leone Contini, Teo De Palma, Mirta De Simone, Michele Di Pinto, Stefania Fabrizi, Gigino Falconi, Peter Flaccus, Ileana Florescu, Silvio Formichetti, Rossella Fumasoni, Pasquale Galbusera, Omar Galliani, Franco Giuli, Giuliano Giuliani, Ezio Gribaudo, Renato Guttuso, Piotr Hanzelewicz, Robin Heidi Kennedy, Serena Rosaria La Scola, Francesco Landucci, Francesco Lauretta, Adele Lotito, Nino Luca, Fernanda Mancini, Marcello Mariani, Gino Marotta, Marotta & Russo, Franco Marrocco, Marino Melarangelo, Franco Mulas, Francesco Narduzzi, Giuliana Nocco, Franco Nocera, Mikayel Ohanjanyan, Luca Pace, Luigi Pagano, Leonardo Pivi, Toni Pizzica, Rudy Pulcinelli, Paolo Radi, Oliviero Rainaldi, Ascanio Welcome Renda, Filippo Rossi, Pietro Ruffo, Maurizio Ruzzi, Nicola Salvatore, Vincenzo e Luisa Sanfilippo, Sandro Sanna, Enrico Savelli, Fabrizio Sclocchini, Enzo Sforza, Vitaly Shtanko, Giuseppe Stampone, Oleg Supereco, Matteo Tenardi, Giovanni Tesauro, Tito, Anna Maria Trevisan, Francesco Trovato, Giorgio Ulivi.
L’ecumenicità e la contemporaneità sono le due caratteristiche di cui Staurós si fregia dalla sua nascita. Nella ricerca di nuovi linguaggi più consoni all’uomo contemporaneo Staurós ha fatto, negli anni Ottanta, la scelta dell’impegno nell’arte sacra contemporanea.
La XIII Biennale sarà accompagnata da un catalogo pubblicato dalle Edizioni Staurós, a cura di Carlo Chenis, con saggi e scritti di vari autori, tra i quali Mariano Apa, Luca Beatrice, Massimo Bignardi, Giuseppe Billi, Lorenzo Canova, Carlo Fabrizio Carli, Carlo Chenis, Adriano Di Bonaventura, Marco Gallo, Roberto Gramiccia, Pierluigi Lia, Alessandra Morelli, Sabino Palumbieri, Silvia Pegoraro, Stefano Russo, Mary Angela Schroth; nonché illustrazioni delle opere esposte, schede e regesti.
02
agosto 2008
XIII Biennale d’Arte Sacra Contemporanea. Magnificat
Dal 02 agosto al 05 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO STAUROS D’ARTE SACRA CONTEMPORANEA
Isola Del Gran Sasso D'italia, Via San Gabriele, (Teramo)
Isola Del Gran Sasso D'italia, Via San Gabriele, (Teramo)
Orario di apertura
10.00-13.00 e 15.00-19.00, lunedì chiuso
Vernissage
2 Agosto 2008, ore 18.00
Autore
Curatore
Le esposizioni biennali d’Arte Sacra STAUROS, e in particolare questa XIII Biennale. Producono un tesoro artistico da conservarsi con ogni cura, in quanto gli artisti selezionati dai Curatori, creano un’arte contemporanea che ben si qualifica come Arte liturgica ovvero come arte religiosa e arte sacra.