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Xu Bing – Worlds of Words/Goods of Gods
La Triennale di Milano presenta per la prima volta in Italia il genio di Xu Bing, uno dei maestri più rispettati del panorama artistico cinese contemporaneo, messo a confronto con altri artisti del suo rango
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 13 febbraio al 6 marzo 2016 La Triennale di Milano presenta per
la prima volta in Italia il genio di Xu Bing, uno dei maestri più
rispettati del panorama artistico cinese contemporaneo, messo a
confronto con altri artisti del suo rango. Fin dagli esordi
adolescenziali, l’opera di Xu Bing è stata caratterizzata da uno studio
approfondito del mistero del linguaggio scritto.
È considerato uno dei maestri più autorevoli della Cina moderna,
dove la reputazione dell’artista supera di gran lunga quella di Ai Wei
Wei, con il quale si trasferì negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’90,
prima di tornare a Pechino. L’opera di Xu Bing è stata esposta nei
musei più prestigiosi d’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti.
L'idea alla base della mostra è stata ispirata da due elementi
indipendenti. Nel 2013, la Biennale di Venezia ha accolto per la
prima volta oltre 100 artisti cinesi in ben 8 padiglioni. Nonostante
ciò, fu l’anno in cui ricevettero meno attenzioni, come se gli artisti
cinesi non fossero ancora pronti per competere ai livelli più alti. Un
preconcetto del tutto errato.
Le opere di Xu Bing erano già presenti in diverse esposizioni, ma
l’artista non partecipò alla Biennale.
Lo stesso anno, il curatore vide a Pechino la prima rappresentazione
di "The Character of Characters", uno dei progetti più ambiziosi di
Xu Bing degli ultimi anni, ovvero un’animazione video di 17 minuti
proiettata su una parete da 5 proiettori. Simile a una pergamena, la
pellicola di 12 metri dimostra come i primi caratteri della lingua
cinese scritta siano nati dall’osservazione della natura. In quel
preciso istante, il curatore capì cosa bisognasse fare. In
collaborazione con Xu Bing, avrebbe portato a Bruxelles 8 artisti
cinesi d’eccellenza, mettendoli a confronto con i loro colleghi
occidentali.
Fu applicata e sviluppata una nuova strategia per ogni stanza, in
modo che il pubblico di Bruxelles non potesse semplicemente
bocciare gli artisti, ma diventasse parte di un dialogo continuo tra
artisti in uno spirito universale. La mostra ebbe un successo enorme.
Quest’anno portiamo a Milano una versione tutta nuova della stanza
di Xu Bing.
“The Character of Characters” sarà messo a confronto con le 426
sillabe dell’artista africano Frédéric Bruly Bouabré, il cosiddetto
“Alphabet Bété, ovvero il primo e l’unico alfabeto sviluppato in
Africa, nonché l’unica opera in grado di competere con Xu Bing in
termini di dimensioni e importanza. La stanza sarà completata con le
opere di Marcel Broodthaers, Alighiero Boetti, Piero Manzoni, Le
Corbusier, Guy Rombouts e il genio indiano Jyvia Soma Mashe.
XU BING – Worlds of Words/Goods of Gods
13 febbraio – 6 marzo 2016
Triennale di Milano
a cura di Hans de Wolf
Assistenti: Sanne Sinnige, Penny Xu
Con: Xu Bing, Frédéric Bruly Bouabré, Jyvia Soma Mashe, Marcel Broodthaers,
Alighiero Boetti, Piero Manzoni, GuyRombouts, Le Corbusier et Christian
Dotremont
Prodotta dalla Triennale di Milano e la Regione di Bruxelles-Capitale
Con la collaborazione di: Vrije Universiteit Brussel, Academia di Brera, Ministero
degli Affari Esteri del Belgio, Flanders State of the Arts, Fédération Wallonie
Bruxelles, Mobull.
Preview Stampa: 12 febbraio, ore 11.oo
Inaugurazione: 12 febbraio, ore 19.00
La Triennale di Milano
Comunicazione istituzionale e Relazioni Media
tel. 02-72434247
press@triennale.org
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org
la prima volta in Italia il genio di Xu Bing, uno dei maestri più
rispettati del panorama artistico cinese contemporaneo, messo a
confronto con altri artisti del suo rango. Fin dagli esordi
adolescenziali, l’opera di Xu Bing è stata caratterizzata da uno studio
approfondito del mistero del linguaggio scritto.
È considerato uno dei maestri più autorevoli della Cina moderna,
dove la reputazione dell’artista supera di gran lunga quella di Ai Wei
Wei, con il quale si trasferì negli Stati Uniti agli inizi degli anni ’90,
prima di tornare a Pechino. L’opera di Xu Bing è stata esposta nei
musei più prestigiosi d’Europa, dell’Asia e degli Stati Uniti.
L'idea alla base della mostra è stata ispirata da due elementi
indipendenti. Nel 2013, la Biennale di Venezia ha accolto per la
prima volta oltre 100 artisti cinesi in ben 8 padiglioni. Nonostante
ciò, fu l’anno in cui ricevettero meno attenzioni, come se gli artisti
cinesi non fossero ancora pronti per competere ai livelli più alti. Un
preconcetto del tutto errato.
Le opere di Xu Bing erano già presenti in diverse esposizioni, ma
l’artista non partecipò alla Biennale.
Lo stesso anno, il curatore vide a Pechino la prima rappresentazione
di "The Character of Characters", uno dei progetti più ambiziosi di
Xu Bing degli ultimi anni, ovvero un’animazione video di 17 minuti
proiettata su una parete da 5 proiettori. Simile a una pergamena, la
pellicola di 12 metri dimostra come i primi caratteri della lingua
cinese scritta siano nati dall’osservazione della natura. In quel
preciso istante, il curatore capì cosa bisognasse fare. In
collaborazione con Xu Bing, avrebbe portato a Bruxelles 8 artisti
cinesi d’eccellenza, mettendoli a confronto con i loro colleghi
occidentali.
Fu applicata e sviluppata una nuova strategia per ogni stanza, in
modo che il pubblico di Bruxelles non potesse semplicemente
bocciare gli artisti, ma diventasse parte di un dialogo continuo tra
artisti in uno spirito universale. La mostra ebbe un successo enorme.
Quest’anno portiamo a Milano una versione tutta nuova della stanza
di Xu Bing.
“The Character of Characters” sarà messo a confronto con le 426
sillabe dell’artista africano Frédéric Bruly Bouabré, il cosiddetto
“Alphabet Bété, ovvero il primo e l’unico alfabeto sviluppato in
Africa, nonché l’unica opera in grado di competere con Xu Bing in
termini di dimensioni e importanza. La stanza sarà completata con le
opere di Marcel Broodthaers, Alighiero Boetti, Piero Manzoni, Le
Corbusier, Guy Rombouts e il genio indiano Jyvia Soma Mashe.
XU BING – Worlds of Words/Goods of Gods
13 febbraio – 6 marzo 2016
Triennale di Milano
a cura di Hans de Wolf
Assistenti: Sanne Sinnige, Penny Xu
Con: Xu Bing, Frédéric Bruly Bouabré, Jyvia Soma Mashe, Marcel Broodthaers,
Alighiero Boetti, Piero Manzoni, GuyRombouts, Le Corbusier et Christian
Dotremont
Prodotta dalla Triennale di Milano e la Regione di Bruxelles-Capitale
Con la collaborazione di: Vrije Universiteit Brussel, Academia di Brera, Ministero
degli Affari Esteri del Belgio, Flanders State of the Arts, Fédération Wallonie
Bruxelles, Mobull.
Preview Stampa: 12 febbraio, ore 11.oo
Inaugurazione: 12 febbraio, ore 19.00
La Triennale di Milano
Comunicazione istituzionale e Relazioni Media
tel. 02-72434247
press@triennale.org
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org
12
febbraio 2016
Xu Bing – Worlds of Words/Goods of Gods
Dal 12 febbraio al 06 marzo 2016
arte contemporanea
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Vernissage
12 Febbraio 2016, ore 19
Autore
Curatore