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XXIV Biennale di Scultura
Le opere destinate ad ambienti al chiuso sono esposte in alcune sale del Palazzo Ducale e negli Arconi del Palazzo dei Consoli, mentre le grandi, per l’aperto sono collocate nel suggestivo Parco Ranghiasci che diventerà, con ulteriori e successive sculture, un “parco di sculture permanente”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Co-promossa e organizzata dal Comune di Gubbio e dalla Provincia di Perugia, con il patrocinio della Regione dell’Umbria, sabato 9 Luglio 2005 alle ore 18, presso le sale al piano terreno del Palazzo Ducale si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’esposizione permanente della Biennale di Scultura di Gubbio.
Le opere destinate ad ambienti al chiuso sono esposte in alcune sale del Palazzo Ducale e negli Arconi del Palazzo dei Consoli, mentre le grandi, per l’aperto sono collocate nel suggestivo Parco Ranghiasci che diventerà, con ulteriori e successive sculture, un “parco di sculture permanente”.
L’evento è il risultato scaturito dalla decisione del Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia di riprendere e rilanciare la storica Biennale che, con fasi alterne si è svolta dal 1956 al 1996 e a cui hanno partecipato, in età giovanile e/o matura, tutti i più importanti scultori italiani; inoltre, negli anni, hanno dato un contributo molti curatori, e, quando la Biennale prevedeva i premi, saggisti ed importanti storici dell’arte contemporanea italiani, in qualità di giurati.
Per il rilancio della Biennale è stato nominato Direttore Artistico il critico Giorgio Bonomi che curò le edizioni del 1992 e 1994.
D’intesa con il Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci e con l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri, Bonomi ha programmato per l’anno in corso la realizzazione di una ipotesi di Museo della Scultura italiana del dopoguerra, al chiuso e all’aperto: fatto unico in Italia, a Gubbio si avrà un’esposizione permanente, con le opere già in possesso del Comune di Gubbio, recentemente esposte e scientificamente catalogate, quali quelle di Leoncillo, A. Pomodoro, Franchina, Alviani, Castellani, Caruso ed altri ancora, e con opere donate o prestate dagli artisti che una o più volte, nello scorrere degli anni, hanno esposto in Gubbio, così da offrire una vera e propria teoria della scultura italiana degli ultimi cinquanta anni.
In tal modo il pubblico può osservare, anche se parzialmente, l’evoluzione della scultura, dall’informale di Leoncillo al minimalismo di Sol LeWitt, e le possibilità disciplinari dei materiali su cui si è basata la Biennale, il ferro e la ceramica, dalla scultura al design, dall’artigianato artistico all’elemento decorativo.
L’esposizione è accompagnata da un volume, che sarà pubblicato ad ottobre, che conterrà un’ampia Storia delle Biennali di Gubbio, il catalogo del Museo, ed i contributi di Giorgio Bonomi, Maurizio Terzetti, Antonella Capponi e Viviana Tessitore.
L’anno 2006 vedrà riprendere le “normali” attività della Biennale di Scultura con mostre temporanee di grandi maestri ed artisti emergenti e con una nuova Sezione - intitolata “Accademie”- che coinvolgerà le Accademie di Belle Arti italiane e straniere, così da mostrare anche i momenti dell’arte (degli artisti) nel suo formarsi.
Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere di Toni Bellucci, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Klerr, Igino Legnaghi, Teodosio Magnoni, Graziano Pompili, Mauro Staccioli (ultimata nel prossimo settembre).
Nelle sale, al piano terreno, del Palazzo Ducale sono esposte le opere di Edgardo Abbozzo, Aldo Ajò, Getulio Alviani, Giorgio Antinori, Mirella Bentivoglio, Valentino Biagioli, Pedro Boy, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Giorgio Facchini, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Sol Lewitt, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Valeriano Trubbiani, Carlo Zauli.
Negli Arconi del Palazzo dei Consoli sono presenti le opere di Giovanni Albanese, Sauro Cardinali, Nicola Carrino, Mirta Carroli, Giuseppe ”Pino” Castagna, Ulrich Egger, Antonio Ievolella, Carlo Lorenzetti, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Paola Pezzi, Mauro Sambo, Pino Spagnulo, Nello Teodori, Giuseppe Uncini.
Le opere destinate ad ambienti al chiuso sono esposte in alcune sale del Palazzo Ducale e negli Arconi del Palazzo dei Consoli, mentre le grandi, per l’aperto sono collocate nel suggestivo Parco Ranghiasci che diventerà, con ulteriori e successive sculture, un “parco di sculture permanente”.
L’evento è il risultato scaturito dalla decisione del Comune di Gubbio e la Provincia di Perugia di riprendere e rilanciare la storica Biennale che, con fasi alterne si è svolta dal 1956 al 1996 e a cui hanno partecipato, in età giovanile e/o matura, tutti i più importanti scultori italiani; inoltre, negli anni, hanno dato un contributo molti curatori, e, quando la Biennale prevedeva i premi, saggisti ed importanti storici dell’arte contemporanea italiani, in qualità di giurati.
Per il rilancio della Biennale è stato nominato Direttore Artistico il critico Giorgio Bonomi che curò le edizioni del 1992 e 1994.
D’intesa con il Sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci e con l’Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Perugia, Pier Luigi Neri, Bonomi ha programmato per l’anno in corso la realizzazione di una ipotesi di Museo della Scultura italiana del dopoguerra, al chiuso e all’aperto: fatto unico in Italia, a Gubbio si avrà un’esposizione permanente, con le opere già in possesso del Comune di Gubbio, recentemente esposte e scientificamente catalogate, quali quelle di Leoncillo, A. Pomodoro, Franchina, Alviani, Castellani, Caruso ed altri ancora, e con opere donate o prestate dagli artisti che una o più volte, nello scorrere degli anni, hanno esposto in Gubbio, così da offrire una vera e propria teoria della scultura italiana degli ultimi cinquanta anni.
In tal modo il pubblico può osservare, anche se parzialmente, l’evoluzione della scultura, dall’informale di Leoncillo al minimalismo di Sol LeWitt, e le possibilità disciplinari dei materiali su cui si è basata la Biennale, il ferro e la ceramica, dalla scultura al design, dall’artigianato artistico all’elemento decorativo.
L’esposizione è accompagnata da un volume, che sarà pubblicato ad ottobre, che conterrà un’ampia Storia delle Biennali di Gubbio, il catalogo del Museo, ed i contributi di Giorgio Bonomi, Maurizio Terzetti, Antonella Capponi e Viviana Tessitore.
L’anno 2006 vedrà riprendere le “normali” attività della Biennale di Scultura con mostre temporanee di grandi maestri ed artisti emergenti e con una nuova Sezione - intitolata “Accademie”- che coinvolgerà le Accademie di Belle Arti italiane e straniere, così da mostrare anche i momenti dell’arte (degli artisti) nel suo formarsi.
Nel Parco Ranghiasci si possono ammirare le opere di Toni Bellucci, Alessandra Bonoli, Lucilla Catania, Paul Klerr, Igino Legnaghi, Teodosio Magnoni, Graziano Pompili, Mauro Staccioli (ultimata nel prossimo settembre).
Nelle sale, al piano terreno, del Palazzo Ducale sono esposte le opere di Edgardo Abbozzo, Aldo Ajò, Getulio Alviani, Giorgio Antinori, Mirella Bentivoglio, Valentino Biagioli, Pedro Boy, Nino Caruso, Enrico Castellani, Elio Cerbella, Giorgio Facchini, Nino Franchina, Lorenzo Guerrini, Nedda Guidi, Leoncillo Leonardi, Colombo Manuelli, Arnaldo Pomodoro, Carlo Ramous, Sol Lewitt, Francesco Somaini, Ettore Sottsass, Alessio Tasca, Valeriano Trubbiani, Carlo Zauli.
Negli Arconi del Palazzo dei Consoli sono presenti le opere di Giovanni Albanese, Sauro Cardinali, Nicola Carrino, Mirta Carroli, Giuseppe ”Pino” Castagna, Ulrich Egger, Antonio Ievolella, Carlo Lorenzetti, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Paola Pezzi, Mauro Sambo, Pino Spagnulo, Nello Teodori, Giuseppe Uncini.
09
luglio 2005
XXIV Biennale di Scultura
Dal 09 luglio al 20 novembre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Gubbio, Via Ducale, (Perugia)
Gubbio, Via Ducale, (Perugia)
Biglietti
Euro 6,00
Orario di apertura
8,30 – 19, chiuso il lunedì
Vernissage
9 Luglio 2005, ore 18
Autore
Curatore