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XXXX – Partita a quattro nella dark room
La rappresentazione del corpo continua ad esercitare nell’arte contemporanea un fascino indiscusso. Un corpo sospeso tra erotismo pornograficizzato e pornografia eroticizzata, in
un’epoca “liquida”, per citare Bauman, in cui i confini si fanno sempre più labili e il concetto di oscenità è diventato.
Comunicato stampa
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La rappresentazione del corpo continua ad esercitare nell’arte contemporanea un fascino
indiscusso. Un corpo sospeso tra erotismo pornograficizzato e pornografia eroticizzata, in
un’epoca “liquida”, per citare Bauman, in cui i confini si fanno sempre più labili e il concetto
di oscenità è diventato fin troppo sfumato, lontano ormai dalla provocazione e dall’épater
les bourgeois. I quattro artisti che prendono parte a questa collettiva lavorano anche su un
altro confine, quello tra le diverse forme espressive e rappresentano, anche dal punto di
vista del dispositivo artistico, un ventaglio di possibilità e mescolanze in campo creativo.
Non a caso sono stati scelti due uomini e due donne, in modo da creare un confronto tra
maschile e femminile, una vera e propria partita a quattro giocata negli spazi della galleria
Scatola Nera, dominata dal colore nero delle pareti che assorbe la luce e dona ai segni, alle
forme, ai colori e soprattutto ai corpi, una maggiore forza e risoluzione visiva. Pittore,
fotografo e in alcune occasioni videomaker, Gianluca Capozzi nelle stampe digitali in
mostra ci mostra corpi femminili decomposti da un caos controllato di chiazze digitali che
esplodono o si spandono sulla superficie. Un erotismo caleidoscopico ben controbilanciato
dalle visioni di Ambra Lorenzetti, che invece utilizza esclusivamente il medium fotografico
e che in XXXX ci invita a una riflessione sul corpo colto nelle sue derive erotiche e
congelato nelle sue perversioni feticistiche.
Nella conversazione intermediale interviene Linda Canova – che alterna il lavoro di
fotomodella a quello di artista visuale – allestendo la serie Microsolchi, ovvero vecchi vinili
su cui vi ha ridipinto immagini stilizzate, fortemente infantili, con atti sessuali molto espliciti,
rappresentazioni violente e ingenue al tempo stesso, dai colori accesi, che aggrediscono
lo spettatore con la reiterata riproposizione di pompini e penetrazioni varie. Ma la Canova
diventa protagonista con il suo corpo anche di Sex Machine, l’installazione video che
Antonello Matarazzo ha concepito appositamente per questa mostra. In questo lavoro
l’artista allude alla riduzione del corpo femminile ad oggetto di piacere mediatico, un
piacere maschile solipsistico soddisfatto soprattutto attraverso la rete. I quattro stadi di cui
si compone la collettiva XXXX incarnano altrettante modalità di messa in forma
dell’osceno, un topos tanto rimosso quanto ricorrente nella storia dell’arte fin dall’antichità.
Tra pop e fetish, colore e bianco e nero, naif e iperrealismo, materico e digitale,
macchinico e organico, il viaggio nella dark room della Galleria Scatola Nera può essere visto
come un rito di passaggio, un’esplorazione delle nostre fantasie sessuali più recondite che
l’arte rende visibili, lasciandole affiorare dall’oscurità.
indiscusso. Un corpo sospeso tra erotismo pornograficizzato e pornografia eroticizzata, in
un’epoca “liquida”, per citare Bauman, in cui i confini si fanno sempre più labili e il concetto
di oscenità è diventato fin troppo sfumato, lontano ormai dalla provocazione e dall’épater
les bourgeois. I quattro artisti che prendono parte a questa collettiva lavorano anche su un
altro confine, quello tra le diverse forme espressive e rappresentano, anche dal punto di
vista del dispositivo artistico, un ventaglio di possibilità e mescolanze in campo creativo.
Non a caso sono stati scelti due uomini e due donne, in modo da creare un confronto tra
maschile e femminile, una vera e propria partita a quattro giocata negli spazi della galleria
Scatola Nera, dominata dal colore nero delle pareti che assorbe la luce e dona ai segni, alle
forme, ai colori e soprattutto ai corpi, una maggiore forza e risoluzione visiva. Pittore,
fotografo e in alcune occasioni videomaker, Gianluca Capozzi nelle stampe digitali in
mostra ci mostra corpi femminili decomposti da un caos controllato di chiazze digitali che
esplodono o si spandono sulla superficie. Un erotismo caleidoscopico ben controbilanciato
dalle visioni di Ambra Lorenzetti, che invece utilizza esclusivamente il medium fotografico
e che in XXXX ci invita a una riflessione sul corpo colto nelle sue derive erotiche e
congelato nelle sue perversioni feticistiche.
Nella conversazione intermediale interviene Linda Canova – che alterna il lavoro di
fotomodella a quello di artista visuale – allestendo la serie Microsolchi, ovvero vecchi vinili
su cui vi ha ridipinto immagini stilizzate, fortemente infantili, con atti sessuali molto espliciti,
rappresentazioni violente e ingenue al tempo stesso, dai colori accesi, che aggrediscono
lo spettatore con la reiterata riproposizione di pompini e penetrazioni varie. Ma la Canova
diventa protagonista con il suo corpo anche di Sex Machine, l’installazione video che
Antonello Matarazzo ha concepito appositamente per questa mostra. In questo lavoro
l’artista allude alla riduzione del corpo femminile ad oggetto di piacere mediatico, un
piacere maschile solipsistico soddisfatto soprattutto attraverso la rete. I quattro stadi di cui
si compone la collettiva XXXX incarnano altrettante modalità di messa in forma
dell’osceno, un topos tanto rimosso quanto ricorrente nella storia dell’arte fin dall’antichità.
Tra pop e fetish, colore e bianco e nero, naif e iperrealismo, materico e digitale,
macchinico e organico, il viaggio nella dark room della Galleria Scatola Nera può essere visto
come un rito di passaggio, un’esplorazione delle nostre fantasie sessuali più recondite che
l’arte rende visibili, lasciandole affiorare dall’oscurità.
23
maggio 2014
XXXX – Partita a quattro nella dark room
Dal 23 maggio al 23 giugno 2014
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SCATOLA NERA
Torino, Via San Francesco D'assisi, 14, (Torino)
Torino, Via San Francesco D'assisi, 14, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10-13 e 15-19
o su appuntamento
Vernissage
23 Maggio 2014, ore 19:00
Autore
Curatore