Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Yamamoto Masao (Kawa) / Maria Cristina Spinato – Correspondances
Un’esposizione dedicata all’ambiente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L'associazione culturale MiCamera, in occasione della 48ma edizione del Salone del Mobile, dedica una mostra all’ambiente. Due gli artisti invitati a esporre sui due diversi piani dello spazio: il fotografo giapponese di fama internazionale Yamamoto Masao e l’artista emergente Maria Cristina Spinato.
La mostra vuole anche essere un’occasione per sensibilizzare il pubblico sui temi legati all’ambiente. Il giorno dell’inaugurazione, Legambiente raccoglierà le firme per la campagna "Metti un freno al cemento, costruisci natura" finalizzata alla presentazione della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica.
YAMAMOTO MASAO // KAWA
KAWA significa flusso. Parla del mondo in cui siamo e quale è il futuro che ci aspetta. Secondo Yamamoto, l’impressione che esista un nesso di continuità tra chi ha vissuto prima di noi e chi verrà dopo è fallace, perché in realtà tra queste cose vi è una rottura. Dice l’artista: “Ho cercato di percepire questa rottura come un flusso (un fiume) che divide la pianura e ho espresso le mie riflessioni in questo lavoro”
Yamamoto esporrà singole immagini e non elementi di un’istallazione.
"Proprio come un pittore che è attratto dalle forme naturali, anche io sono attirato dai fenomeni naturali quando premo l'otturatore….. Una fotografia (…) è ancorata alla realtà.
Io fotografo per catturare i fenomeni esistenti.
Fino ad oggi ho realizzato sempre istallazioni, Una fotografia portava all'altra, i gruppi di immagini davano luogo a un effetto di insieme, come le note di un'orchestra.
Ma recentemente i miei pensieri sono più concentrati sulla particolarità individuale - sento sempre più il bisogno di indagare più a fondo su ciascun elemento. Un paesaggio o qualcosa vicino a me viene ritagliato e impresso su una fotografia. Ciò che quell'immagine ti ispira forse è qualcosa che esiste già dentro di te."
Yamamoto Masao è nato in Giappone nel 1957, dove vive e lavora.
Ha studiato pittura prima di passare alla fotografia, che realizza partendo dal concetto zen del "vuoto", produ- cendo immagini che sono essenzialmente immagini della natura e della nostra relazione con essa, nella consa- pevolezza dello scorrere del tempo e della memoria. Lavora con diversi formati ma fino ad oggi le sue opere sono state sempre di piccole dimensioni, che ha esposto in accurate istallazioni. Con l’editore americano Nazraeli ha pubblicato sei volumi di grande successo: è, A box of Ku, Nakazora, Omizuao, The Path of Green Leaves e Fujisan.
MARIA CRISTINA SPINATO // CORRESPONDANCES
ll progetto “Correspondances” prende il nome dalla poesia omonima di Baudelaire. Si propone di ripercorrere attraverso otto immagini i luoghi che hanno fatto da scenario all’adolescenza dell’artista, le riserve naturali dell'Appennino Tosco-Emiliano - i boschi dove spesso si ritirava a leggere e meditare. Sono luoghi silenziosi e suggestivi, lontano da ogni traccia umana, lontano dalla strada e dal rumore che produce l'uomo. Maria Cristina Spinato ripercorre questi luoghi difficilmente accessibili per fotografarne l'essenza e riscoprire il significato.
Il progetto è durato un anno. L’artista fotografa questi boschi illuminati dalle luci di ogni stagione e sceglie momenti della giornata in cui particolari condizioni ambientali ne possano sottolineare l’atmosfera indefinita, quasi di sospensione temporale.
Ogni scatto è stato eseguito con l'intenzione di catturare soltanto una piccola parte della realtà che lo sguardo è in grado di cogliere. Le immagini finali sono il risultato della rotazione di questa porzione di realtà che, riflessa più volte in modo speculare, crea un' ambientazione nuova e surreale. Il risultato è uno spazio chiuso dove il cielo è assente e gli alberi prendono la forma di colonne attraendo dentro di sé lo spettatore. “La Natura è un tempio dove colonne viventi / Talvolta lasciano uscire confuse parole; / l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli/ che l’osservano con sguardi familiari./ Come lunghi echi che si confondono in lontananza,/ in una cupa e profonda unità,/ vasta come l’oscurità e come la luce,/ profumi, colori e suoni si rispondono..”
Maria Cristina Spinato nasce nel 1977 a San Marcello Pistoiese. Dopo aver compiuto studi classici, si laurea in Scienze della Comunicazione a Bologna dove risiede e lavora. Ha studiato fotografia all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano. Attualmente è iscritta al corso di laurea specialistica in Scienze Antropologiche.
La mostra è curata da Giulia Zorzi e Flavio Franzoni per l’Associazione culturale MiCamera.
Yamamoto Masao e Maria Cristina Spinato saranno presenti all’inaugurazione martedì 21 aprile alle ore 19.00
La mostra è sponsorizzata da
INNOCENTI E MANGONI EXPORT
La mostra vuole anche essere un’occasione per sensibilizzare il pubblico sui temi legati all’ambiente. Il giorno dell’inaugurazione, Legambiente raccoglierà le firme per la campagna "Metti un freno al cemento, costruisci natura" finalizzata alla presentazione della proposta di legge regionale di iniziativa popolare per il contenimento del consumo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica.
YAMAMOTO MASAO // KAWA
KAWA significa flusso. Parla del mondo in cui siamo e quale è il futuro che ci aspetta. Secondo Yamamoto, l’impressione che esista un nesso di continuità tra chi ha vissuto prima di noi e chi verrà dopo è fallace, perché in realtà tra queste cose vi è una rottura. Dice l’artista: “Ho cercato di percepire questa rottura come un flusso (un fiume) che divide la pianura e ho espresso le mie riflessioni in questo lavoro”
Yamamoto esporrà singole immagini e non elementi di un’istallazione.
"Proprio come un pittore che è attratto dalle forme naturali, anche io sono attirato dai fenomeni naturali quando premo l'otturatore….. Una fotografia (…) è ancorata alla realtà.
Io fotografo per catturare i fenomeni esistenti.
Fino ad oggi ho realizzato sempre istallazioni, Una fotografia portava all'altra, i gruppi di immagini davano luogo a un effetto di insieme, come le note di un'orchestra.
Ma recentemente i miei pensieri sono più concentrati sulla particolarità individuale - sento sempre più il bisogno di indagare più a fondo su ciascun elemento. Un paesaggio o qualcosa vicino a me viene ritagliato e impresso su una fotografia. Ciò che quell'immagine ti ispira forse è qualcosa che esiste già dentro di te."
Yamamoto Masao è nato in Giappone nel 1957, dove vive e lavora.
Ha studiato pittura prima di passare alla fotografia, che realizza partendo dal concetto zen del "vuoto", produ- cendo immagini che sono essenzialmente immagini della natura e della nostra relazione con essa, nella consa- pevolezza dello scorrere del tempo e della memoria. Lavora con diversi formati ma fino ad oggi le sue opere sono state sempre di piccole dimensioni, che ha esposto in accurate istallazioni. Con l’editore americano Nazraeli ha pubblicato sei volumi di grande successo: è, A box of Ku, Nakazora, Omizuao, The Path of Green Leaves e Fujisan.
MARIA CRISTINA SPINATO // CORRESPONDANCES
ll progetto “Correspondances” prende il nome dalla poesia omonima di Baudelaire. Si propone di ripercorrere attraverso otto immagini i luoghi che hanno fatto da scenario all’adolescenza dell’artista, le riserve naturali dell'Appennino Tosco-Emiliano - i boschi dove spesso si ritirava a leggere e meditare. Sono luoghi silenziosi e suggestivi, lontano da ogni traccia umana, lontano dalla strada e dal rumore che produce l'uomo. Maria Cristina Spinato ripercorre questi luoghi difficilmente accessibili per fotografarne l'essenza e riscoprire il significato.
Il progetto è durato un anno. L’artista fotografa questi boschi illuminati dalle luci di ogni stagione e sceglie momenti della giornata in cui particolari condizioni ambientali ne possano sottolineare l’atmosfera indefinita, quasi di sospensione temporale.
Ogni scatto è stato eseguito con l'intenzione di catturare soltanto una piccola parte della realtà che lo sguardo è in grado di cogliere. Le immagini finali sono il risultato della rotazione di questa porzione di realtà che, riflessa più volte in modo speculare, crea un' ambientazione nuova e surreale. Il risultato è uno spazio chiuso dove il cielo è assente e gli alberi prendono la forma di colonne attraendo dentro di sé lo spettatore. “La Natura è un tempio dove colonne viventi / Talvolta lasciano uscire confuse parole; / l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli/ che l’osservano con sguardi familiari./ Come lunghi echi che si confondono in lontananza,/ in una cupa e profonda unità,/ vasta come l’oscurità e come la luce,/ profumi, colori e suoni si rispondono..”
Maria Cristina Spinato nasce nel 1977 a San Marcello Pistoiese. Dopo aver compiuto studi classici, si laurea in Scienze della Comunicazione a Bologna dove risiede e lavora. Ha studiato fotografia all’Istituto Italiano di Fotografia a Milano. Attualmente è iscritta al corso di laurea specialistica in Scienze Antropologiche.
La mostra è curata da Giulia Zorzi e Flavio Franzoni per l’Associazione culturale MiCamera.
Yamamoto Masao e Maria Cristina Spinato saranno presenti all’inaugurazione martedì 21 aprile alle ore 19.00
La mostra è sponsorizzata da
INNOCENTI E MANGONI EXPORT
21
aprile 2009
Yamamoto Masao (Kawa) / Maria Cristina Spinato – Correspondances
Dal 21 aprile al 23 maggio 2009
fotografia
Location
MICAMERA – PHOTOGRAPHY AND LENS-BASED ARTS
Milano, Via Medardo Rosso, 19, (Milano)
Milano, Via Medardo Rosso, 19, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 10-13 e 16-19
Vernissage
21 Aprile 2009, ore 19.00
Autore
Curatore