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Yang Qian
Yang Qian sceglie il bagno come ambientazione della maggior parte dei suoi lavori
Comunicato stampa
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Yang Qian sceglie il bagno come ambientazione della maggior parte dei suoi lavori. Luogo intimo per eccellenza e’ la stanza in cui ci si spoglia di ogni abito, ci s’immerge nel vapore e si lascia che la mente si perda nel torpore e si annebbi cedendo il passo alle sensazioni. E’ l’unico spazio che anche quando è pubblico, come le toilette dei locali o degli alberghi, tocca la sfera più privata della nostra persona, quella legata al corpo e alla nudità. Nel bagno siamo soli, lontani dagli sguardi degli altri, ma microscopicamente scrutati dallo specchio e da noi stessi, giudici severi di ogni difetto esteriore e fragilità interiore. Donne diverse si muovono con libertà, narcisismo e naturalezza in uno spazio ristretto, ma che può contenere un mondo intero, quello dei propri pensieri e dei piccoli gesti abitudinari. Lo specchio va oltre ogni apparenza e riesce a riflettere ciò che è più profondo, i nostri occhi scavano a fondo e scoprono l’anima.
I dipinti di Yang Qian riescono a trasmettere tutto questo pur essendo immagini riflesse, annebbiate dalla condensa e confuse da gocce d’acqua, gocce che sembrano lacrime, che scivolano sui corpi, sul vetro e alludono a una sensazione voluta o subita di solitudine. Le immagini non sono mai volgari, ma il più delle volte sensuali e la carica di erotismo rende questi lavori caldi. I colori che l’artista adopera sono freddi, utilizza tutta la gamma dei blu e dei verdi, ma le tele trasmettono il tepore di quei luoghi e il calore degli spazi dell’anima.
Yang Qian, nato nel 1959 a Chengdu (China), attualmente vive e lavora a Pechino. L’artista riveste un ruolo di primo piano sulla scena emergente internazionale, ben conosciuto anche negli Stati Uniti dove ha realizzato diverse esposizioni in spazi pubblici e privati (tra cui: PS1 di New York nel 1990, Center of Contemporary Art di Houston TX nel 1998, Center for Contemporary Art di Minneapolis MS nel 1997). Yang Qian è presente in Biennali di rilievo, per esmpio: Prague Biennale 2 nel 2005 e Chengdu Biennale (China) nel 2005; ed è inoltre sostenuto da musei e fondazioni cinesi ed internazionali, come: Red Mansion Foundation di Londra, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, China Art Museum di Pechino, China Millennium Art Museum di Pechino, TS1 Contemporary Art Center di Pechino.
I dipinti di Yang Qian riescono a trasmettere tutto questo pur essendo immagini riflesse, annebbiate dalla condensa e confuse da gocce d’acqua, gocce che sembrano lacrime, che scivolano sui corpi, sul vetro e alludono a una sensazione voluta o subita di solitudine. Le immagini non sono mai volgari, ma il più delle volte sensuali e la carica di erotismo rende questi lavori caldi. I colori che l’artista adopera sono freddi, utilizza tutta la gamma dei blu e dei verdi, ma le tele trasmettono il tepore di quei luoghi e il calore degli spazi dell’anima.
Yang Qian, nato nel 1959 a Chengdu (China), attualmente vive e lavora a Pechino. L’artista riveste un ruolo di primo piano sulla scena emergente internazionale, ben conosciuto anche negli Stati Uniti dove ha realizzato diverse esposizioni in spazi pubblici e privati (tra cui: PS1 di New York nel 1990, Center of Contemporary Art di Houston TX nel 1998, Center for Contemporary Art di Minneapolis MS nel 1997). Yang Qian è presente in Biennali di rilievo, per esmpio: Prague Biennale 2 nel 2005 e Chengdu Biennale (China) nel 2005; ed è inoltre sostenuto da musei e fondazioni cinesi ed internazionali, come: Red Mansion Foundation di Londra, Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, China Art Museum di Pechino, China Millennium Art Museum di Pechino, TS1 Contemporary Art Center di Pechino.
21
giugno 2006
Yang Qian
Dal 21 giugno al 29 luglio 2006
arte contemporanea
Location
MARELLA ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Lepontina, 8, (Milano)
Milano, Via Lepontina, 8, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 11.00 alle 19.00 - sabato dalle 12.00 alle 19.00
01 e 02 Aprile 2006 ore 11-19
Vernissage
21 Giugno 2006, ore 19-22
Autore