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Yarisal & Kublitz – Everybody Knows
Everybody Knows è la prima mostra torinese di Yarisal & Kublitz, duo svizzero-danese formato da Ronnie Yarisal (1981, Ginevra) e Katja Kublitz (1978, Copenaghen). Gli artisti presentano per la prima volta una nuova serie di lavori intitolata TRUMP CARDS.
Comunicato stampa
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Giovedì 18 aprile 2019, alle 18.30, Quartz Studio ha il piacere di inaugurare Everybody Knows, la prima mostra torinese di Yarisal & Kublitz, duo svizzero-danese formato da Ronnie Yarisal (1981, Ginevra) e Katja Kublitz (1978, Copenaghen). Gli artisti presentano per la prima volta una nuova serie di lavori TRUMP CARDS, del 2019. “Viviamo nell’epoca della post-verità, caratterizzata da grande incertezza e spaesamento” dichiarano. “Le affermazioni del presidente americano Donald Trump, che manifestano un evidente disprezzo per la realtà oggettiva, sono l’emblema dei nostri tempi. In ogni mazzo di Tarocchi ci sono 22 Carte di Trump (o Arcani maggiori), che simboleggiano i temi fondamentali della vita. La lettura dei Tarocchi è una forma di divinazione, che letteralmente significa lavorare con il divino, cioè il nostro io più alto. Nelle Carte di Trump presentiamo una Bugia, un Fatto e una Visione. La prima è fonte di sdegno, il secondo serve a informare e la terza offre generosità, saggezza e bellezza come antidoti al fatalismo, la profonda analisi karmica di cui oggi c’è bisogno. Abbiamo scelto di accostare i Tarocchi alle menzogne del presidente Trump perché rappresentano la ricerca della saggezza interiore attraverso forze magiche e misteriose”.
L'installazione pensata per Quartz Studio è composta da 5 pannelli a parete, ciascuno contenente 22 Carte di Trump (22 come le carte degli Arcani Maggiori dei Tarocchi) di cui 3 capovolte e quindi leggibili, più un piedistallo ligneo posto al centro dello spazio. Il lavoro di Yarisal & Kublitz è sempre molto curato dal punto di vista formale sia che si tratti di sculture, installazioni o di un progetto bidimensionale, come quello presentato a Torino. Ironia, paradosso e provocazione sono spesso compresenti nei loro lavori che tuttavia sottendono riflessioni sulla società contemporanea che vanno bel oltre l'aspetto attraente iniziale e che chiamano in causa temi universali come l'economia, la religione, la politica, la comunicazione. La serie di lavori esposti nella mostra Everybody knows affronta il tema della comunicazione politica contemporanea che fatalmente diventa propaganda grazie ai social media, grazie ai quali una affermazione falsa (Lie) si trasforma in una verità anche se la realtà (Fact) è un'altra. Unico antidoto possibile a questo meccanismo perverso è l'adozione di una posizione critica (Vision), a partire da una citazione pertinente rispetto al contesto, che i due artisti si sono divertiti di volta in volta a cercare in relazione alle false verità dichiarate dal presidente americano. Il gioco dei Tarocchi è antico quanto affascinante, soprattutto per la pratica divinatoria ad esso collegata. La sua traduzione in una versione contemporanea che ha così evidenti riferimenti politici è al tempo stesso irriverente e divertente. L'adozione di un'estetica arcaica, appositamente ideata da Yarisal & Kublitz per le Carte di Trump a partire dalla versione originale dei Tarocchi, per testi che hanno tutta l'evidenza della comunicazione sintetica di un tweet, crea in chi guarda un ulteriore effetto spiazzante. A questo punto il cortocircuito di senso tra i termini presente/passato/possibile futuro, bugie/fatti/suggestioni, propaganda/cronaca politica/demagogia è perfettamente riuscito.
Ronnie Yarisal (1981, Ginevra, Svizzera) e Katja Kublitz (1978, Copenaghen, Danimarca) sono un duo svizzero-danese noto per le sculture e le installazioni ironiche e sovversive. Si sono conosciuti al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra nel 2001 e, dopo la laurea, si sono trasferiti a Berlino, dove vivono e lavorano. La loro attività è mossa da un approccio quasi antropologico. L’indagine di temi quali la fede, il mito, la lingua e i rituali è il tentativo di comprendere il complesso legame fra spiritualità e mondo materiale. Hanno esposto i loro lavori in mostre collettive e personali in numerose gallerie fra cui: Palais de Tokyo, Parigi, Francia e Maryland Art Place, Baltimora, USA (2018); Swiss Institute, Roma e Saatchi Gallery, London, UK (2017); Kunstpalais Erlangen, Germania (2016); Flux Laboratory, Ginevra, Svizzera (2013); Kunsthalle Galapagos, New York, USA (2010); Kunstverein Wiesbaden, Germania (2008); Exit Art, New York, USA (2007); Charlottenborg Museum of Art, Copenaghen, Danimarca (2005). Yarisal & Kublitz sono rappresentati da Galerie Laurent Godin, Parigi e Galerie Sébastien Bertrand, Ginevra.
L'installazione pensata per Quartz Studio è composta da 5 pannelli a parete, ciascuno contenente 22 Carte di Trump (22 come le carte degli Arcani Maggiori dei Tarocchi) di cui 3 capovolte e quindi leggibili, più un piedistallo ligneo posto al centro dello spazio. Il lavoro di Yarisal & Kublitz è sempre molto curato dal punto di vista formale sia che si tratti di sculture, installazioni o di un progetto bidimensionale, come quello presentato a Torino. Ironia, paradosso e provocazione sono spesso compresenti nei loro lavori che tuttavia sottendono riflessioni sulla società contemporanea che vanno bel oltre l'aspetto attraente iniziale e che chiamano in causa temi universali come l'economia, la religione, la politica, la comunicazione. La serie di lavori esposti nella mostra Everybody knows affronta il tema della comunicazione politica contemporanea che fatalmente diventa propaganda grazie ai social media, grazie ai quali una affermazione falsa (Lie) si trasforma in una verità anche se la realtà (Fact) è un'altra. Unico antidoto possibile a questo meccanismo perverso è l'adozione di una posizione critica (Vision), a partire da una citazione pertinente rispetto al contesto, che i due artisti si sono divertiti di volta in volta a cercare in relazione alle false verità dichiarate dal presidente americano. Il gioco dei Tarocchi è antico quanto affascinante, soprattutto per la pratica divinatoria ad esso collegata. La sua traduzione in una versione contemporanea che ha così evidenti riferimenti politici è al tempo stesso irriverente e divertente. L'adozione di un'estetica arcaica, appositamente ideata da Yarisal & Kublitz per le Carte di Trump a partire dalla versione originale dei Tarocchi, per testi che hanno tutta l'evidenza della comunicazione sintetica di un tweet, crea in chi guarda un ulteriore effetto spiazzante. A questo punto il cortocircuito di senso tra i termini presente/passato/possibile futuro, bugie/fatti/suggestioni, propaganda/cronaca politica/demagogia è perfettamente riuscito.
Ronnie Yarisal (1981, Ginevra, Svizzera) e Katja Kublitz (1978, Copenaghen, Danimarca) sono un duo svizzero-danese noto per le sculture e le installazioni ironiche e sovversive. Si sono conosciuti al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra nel 2001 e, dopo la laurea, si sono trasferiti a Berlino, dove vivono e lavorano. La loro attività è mossa da un approccio quasi antropologico. L’indagine di temi quali la fede, il mito, la lingua e i rituali è il tentativo di comprendere il complesso legame fra spiritualità e mondo materiale. Hanno esposto i loro lavori in mostre collettive e personali in numerose gallerie fra cui: Palais de Tokyo, Parigi, Francia e Maryland Art Place, Baltimora, USA (2018); Swiss Institute, Roma e Saatchi Gallery, London, UK (2017); Kunstpalais Erlangen, Germania (2016); Flux Laboratory, Ginevra, Svizzera (2013); Kunsthalle Galapagos, New York, USA (2010); Kunstverein Wiesbaden, Germania (2008); Exit Art, New York, USA (2007); Charlottenborg Museum of Art, Copenaghen, Danimarca (2005). Yarisal & Kublitz sono rappresentati da Galerie Laurent Godin, Parigi e Galerie Sébastien Bertrand, Ginevra.
18
aprile 2019
Yarisal & Kublitz – Everybody Knows
Dal 18 aprile al 30 giugno 2019
arte contemporanea
Location
QUARTZ STUDIO
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Torino, Via Giulia Di Barolo, 18d, (Torino)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
18 Aprile 2019, ore 18.30
Autore
Curatore