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Yayoi Kusama
Persa dentro a un puntino e moltiplicata da muri di specchi: è così che vediamo Yayoi Kusama, la più importante artista giapponese vivente
Comunicato stampa
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Persa dentro a un puntino e moltiplicata da muri di specchi: è così che vediamo Yayoi Kusama, la più importante artista giapponese vivente. Il fatto è che a Tokyo, negli anni cinquanta, era difficile essere una ragazza con desideri di originalità e indipendenza. Sostenuta da un narcisismo divertito, ma devastata da una sensibilità ossessionata, spinta dal desiderio di porsi allo stesso livello dei maschi, aiutata dal suo talento multiforme, Yayoi Kusama se ne andò negli Stati Uniti dove visse tra il 1957 e il 1973.
Inserita nel fermento artistico di New York, non si sottrasse ad happening per la pace in Vietnam e soprattutto per l'autonomia femminile.
Malgrado abbia girato film, redatto riviste e partecipato ad attività sperimentali di ogni tipo, il suo lavoro è ampiamente riconoscibile per l'utilizzo di pallini, reticoli, specchi e tutto ciò che mette in crisi la percezione, comunicando il suo disagio con opere che generano da una parte un vissuto giocoso, dall'altra una perdita dell'orientamento. La sua poetica si è comunque incrociata con quella di molti protagonisti del nostro tempo: ricordiamo le collaborazioni con il musicista Peter Gabriel, con il fotografo Nobuyoshi Araki, con lo stilista Issey Miyake.
Dopo la vasta notorietà raggiunta grazie a mostre tenute nei maggiori musei del mondo, in Italia l'hanno resa particolarmente nota le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia, nel 1966 e 1993, quando fu scelta come rappresentante per la propria nazione di origine: la ragazzina ribelle aveva vinto, anche se forse a prezzo del proprio stesso equilibrio.
Ora la Galleria Civica di Modena la invita a tenere la sua prima mostra personale in un museo italiano: inaugura infatti sabato 16 settembre alle 12 alla Palazzina dei Giardini in c.so Canalgrande a Modena la mostra "Yayoi Kusama", organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, a cura di Angela Vettese.
Come la personale dedicata a Ugo Rondinone, anche questa mostra rientra nell'ambito del festivalfilosofia, dedicato quest'anno al tema dell'Umanità, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo il 15,16 e 17 settembre 2006 (www.festivalfilosofia.it).
I visitatori troveranno alla Palazzina dei Giardini quattro installazioni ambientali, quadri e sculture oggettuali. Progettata dall'artista medesima, la mostra si apre con un ambiente dedicato alla sfera e si prolunga con due ambienti oscurati, nei quali vengono distribuiti punti di colore illuminati: un modo per rendere appariscente quanto possa essere allucinato un semplice locale domestico. E per estensione, quanto estranee ci possano diventare le cose che consideriamo più vicine. In un attimo tutto si fa nemico, indecifrabile, ostile. Lo spettatore camminerà poi in una stanza fatta di forme biomorfe e trasformata in un divertente labirinto, per giungere poi ai quadri in cui l'artista dipinge con maniacalità i suoi cerchietti, o riempie scatole, scarpe, contenitori improbabili di piccole forme inquietanti, come microrganismi che ci assediano e come piccole escrescenze che crescono senza controllo.
Ecco allora che emergono i fulcri su cui è disegnata l'esposizione e l'intera produzione dell'artista: l'odio/amore per il controllo, appunto, ma anche il fare manuale e la creatività in generale come antidoto all'ansia.
Yayoi Kusama non dice la sua età. Vive e lavora a Tokyo.
Biografia, immagini e informazioni dettagliate al sito www.yayoi-kusama.jp
Inserita nel fermento artistico di New York, non si sottrasse ad happening per la pace in Vietnam e soprattutto per l'autonomia femminile.
Malgrado abbia girato film, redatto riviste e partecipato ad attività sperimentali di ogni tipo, il suo lavoro è ampiamente riconoscibile per l'utilizzo di pallini, reticoli, specchi e tutto ciò che mette in crisi la percezione, comunicando il suo disagio con opere che generano da una parte un vissuto giocoso, dall'altra una perdita dell'orientamento. La sua poetica si è comunque incrociata con quella di molti protagonisti del nostro tempo: ricordiamo le collaborazioni con il musicista Peter Gabriel, con il fotografo Nobuyoshi Araki, con lo stilista Issey Miyake.
Dopo la vasta notorietà raggiunta grazie a mostre tenute nei maggiori musei del mondo, in Italia l'hanno resa particolarmente nota le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia, nel 1966 e 1993, quando fu scelta come rappresentante per la propria nazione di origine: la ragazzina ribelle aveva vinto, anche se forse a prezzo del proprio stesso equilibrio.
Ora la Galleria Civica di Modena la invita a tenere la sua prima mostra personale in un museo italiano: inaugura infatti sabato 16 settembre alle 12 alla Palazzina dei Giardini in c.so Canalgrande a Modena la mostra "Yayoi Kusama", organizzata e prodotta dalla Galleria Civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, a cura di Angela Vettese.
Come la personale dedicata a Ugo Rondinone, anche questa mostra rientra nell'ambito del festivalfilosofia, dedicato quest'anno al tema dell'Umanità, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo il 15,16 e 17 settembre 2006 (www.festivalfilosofia.it).
I visitatori troveranno alla Palazzina dei Giardini quattro installazioni ambientali, quadri e sculture oggettuali. Progettata dall'artista medesima, la mostra si apre con un ambiente dedicato alla sfera e si prolunga con due ambienti oscurati, nei quali vengono distribuiti punti di colore illuminati: un modo per rendere appariscente quanto possa essere allucinato un semplice locale domestico. E per estensione, quanto estranee ci possano diventare le cose che consideriamo più vicine. In un attimo tutto si fa nemico, indecifrabile, ostile. Lo spettatore camminerà poi in una stanza fatta di forme biomorfe e trasformata in un divertente labirinto, per giungere poi ai quadri in cui l'artista dipinge con maniacalità i suoi cerchietti, o riempie scatole, scarpe, contenitori improbabili di piccole forme inquietanti, come microrganismi che ci assediano e come piccole escrescenze che crescono senza controllo.
Ecco allora che emergono i fulcri su cui è disegnata l'esposizione e l'intera produzione dell'artista: l'odio/amore per il controllo, appunto, ma anche il fare manuale e la creatività in generale come antidoto all'ansia.
Yayoi Kusama non dice la sua età. Vive e lavora a Tokyo.
Biografia, immagini e informazioni dettagliate al sito www.yayoi-kusama.jp
15
settembre 2006
Yayoi Kusama
Dal 15 settembre 2006 al 07 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA DI MODENA – PALAZZO SANTA MARGHERITA
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Modena, Corso Canalgrande, 103, (Modena)
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00
sabato, domenica e festivi 10,30 -18,00
chiuso il lunedì
15,16 e 17 settembre, in occasione del festivalfilosofia, apertura dalle 10,00 alle 23,00
1 novembre, 8 dicembre, 6 gennaio, 10,30 -18,00
25, 26 dicembre, 1 gennaio, 15,00 - 18,00
Vernissage
15 Settembre 2006, ore 12
Sito web
www.yayoi-kusama.jp
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore