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Yona Friedman – Utopie realizzabili
Il 21 giugno l’architetto utopista franco-ungherese Yona Friedman – da decenni protagonista di primo piano del dibattito architettonico internazionale – festeggerà a Firenze i suoi ottanta anni presentando il suo ultimo libro tradotto in italiano, “Utopie realizzabili”.
Comunicato stampa
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L’appuntamento è di quelli da non perdere. Il 21 giugno l’architetto utopista franco-ungherese Yona Friedman - da decenni protagonista di primo piano del dibattito architettonico internazionale – festeggerà a Firenze i suoi ottanta anni presentando il suo ultimo libro tradotto in italiano, “Utopie realizzabili” (ed. Quodlibet, 2003).
Davanti a un pubblico selezionato composto da critici, giornalisti, appassionati di architettura e studenti (ognuno dei quali a suo modo legato al mondo dell’utopia), il grande maestro del pensiero architettonico racconterà la sua esperienza e illustrerà le sue “utopie realizzabili”.
A partire dall’idea che non è possibile prevedere quale aspetto assumerà la città (o come verrà vissuta dai suoi cittadini) e dalla constatazione che i massimi sistemi teorici
si sono ormai dimostrati “hardware” impraticabili sia a livello politico che di comunicazione, le “utopie realizzabili” di Friedman si traducono in azioni individuali compiute da persone modeste, sconosciute per le quali si rivendica il diritto a costruire “una città concepita dai suoi abitanti”. Una città il più malleabile possibile, le cui linee guida possano cambiare in continuazione esattamente come cambiano l’occupazione del tempo libero e dello spazio; una “città-software” fatta di edifici in costante mutamento.
L’incontro, curato da Pino Brugellis e Manuel Orazi, è il secondo appuntamento dell’Osservatorio sull’Architettura, un’iniziativa promossa dalla Targetti Sankey Spa per indagare tendenze e prospettive dell'architettura contemporanea e individuare proficue sinergie interdisciplinari con il mondo della comunicazione, dell'arte, della sociologia, della psico-fisica, etc
Davanti a un pubblico selezionato composto da critici, giornalisti, appassionati di architettura e studenti (ognuno dei quali a suo modo legato al mondo dell’utopia), il grande maestro del pensiero architettonico racconterà la sua esperienza e illustrerà le sue “utopie realizzabili”.
A partire dall’idea che non è possibile prevedere quale aspetto assumerà la città (o come verrà vissuta dai suoi cittadini) e dalla constatazione che i massimi sistemi teorici
si sono ormai dimostrati “hardware” impraticabili sia a livello politico che di comunicazione, le “utopie realizzabili” di Friedman si traducono in azioni individuali compiute da persone modeste, sconosciute per le quali si rivendica il diritto a costruire “una città concepita dai suoi abitanti”. Una città il più malleabile possibile, le cui linee guida possano cambiare in continuazione esattamente come cambiano l’occupazione del tempo libero e dello spazio; una “città-software” fatta di edifici in costante mutamento.
L’incontro, curato da Pino Brugellis e Manuel Orazi, è il secondo appuntamento dell’Osservatorio sull’Architettura, un’iniziativa promossa dalla Targetti Sankey Spa per indagare tendenze e prospettive dell'architettura contemporanea e individuare proficue sinergie interdisciplinari con il mondo della comunicazione, dell'arte, della sociologia, della psico-fisica, etc
21
giugno 2004
Yona Friedman – Utopie realizzabili
21 giugno 2004
architettura
presentazione
presentazione
Location
FONDAZIONE LA SFACCIATA
Firenze, Via Volterrana, 82, (Firenze)
Firenze, Via Volterrana, 82, (Firenze)
Biglietti
La partecipazione è possibile solo ed esclusivamente su invito
Vernissage
21 Giugno 2004, ore 17
Editore
QUODLIBET
Curatore