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You May Not Believe In Magic…
I lavori delle artiste Amy Crehore, Ilaria Del Monte, Camille Rose Garcia e Anne Siems sono pervasi da una rarefatta atmosfera di mistero che sovverte l’ordinarietà degli scenari raffigurati, collocandoli nel territorio liminale dove apparenza e verità, compenetrandosi, coesistono.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Antonio Colombo Arte Contemporanea è lieta di presentare You May Not Believe In Magic...,
mostra collettiva a cura di Michela D'Acquisto.
I
lavori delle artiste Amy Crehore, Ilaria Del Monte, Camille Rose Garcia e Anne Siems sono
pervasi da una rarefatta atmosfera di mistero che sovverte l'ordinarietà degli scenari raffigurati,
collocandoli nel territorio liminale dove apparenza e verità, compenetrandosi, coesistono.
È un quid non facilmente definibile quello che, nell'insinuarsi sottilmente all'interno di composizioni
rese con dettagliata accuratezza, conferisce una qualità straniante all'altrimenti lucida raffigurazione
del mondo: una confluenza di elementi magici, ascrivibili tanto al filone letterario della favola quanto
al folklore popolare e al mito.
L'armonia atemporale della rappresentazione viene disturbata da particolari che trascendono le
regole della logica; ci si trova dunque di fronte a opere che sovrappongono in trasparenza realtà
sensibile e realtà visibile, svelando così gli aspetti meravigliosi di quest'ultima e rendendo innegabili
le strutture nascoste che la governano – «you may not believe in magic but something very strange is
happening at this very moment».1
Eredi di quel Realismo Magico che, a partire dal primo ventennio del Novecento, ha posto l'accento
sull'incanto intrinseco del mondo, le artiste si lasciano influenzare alla stessa maniera da Neue
Sachlichkeit e da Valori Plastici, dai racconti di Jorge Luis Borges e da quelli di Dino Buzzati,
rivisitando tali suggestioni secondo la propria cifra stilistica: i lavori risultanti invitano a un risveglio
della sensibilità e propongono una visione della realtà mediata dal sublime.
1 LEONORA CARRINGTON, The Hearing Trumpet, London, Penguin Classics, 2005.
Amy Crehore nasce in Virginia nel 1953 e cresce fra Pennsylvania e il New Jersey, ritornando nel suo stato
natale per studiare arte: dopo un BFA in Communication Arts And Design presso la Virginia Commonwealth
University, si trasferisce sulla East Coast – e, per un breve periodo, in Inghilterra – per poi stabilirsi
definitivamente in Oregon, dove attualmente vive.
A partire dal 1991 comincia a collaborare come illustratrice per Esquire, Playboy, Rolling Stone e altre
importanti riviste e case editrici.
I suoi lavori, vincitori di numerosi premi, appartengono a prestigiose collezioni private e sono stati esposti in
gallerie internazionali e musei americani, tra cui si ricordano: 2016, 11th Blab! Show, Copro Gallery, Santa
Monica; 2016, Christmas Circus, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2015, Ephemeral – Territory
Of Girls, Jiro Miura Gallery, Tokyo; 2011, Buy What You Love, Marianne Boesky Gallery, New York; 2011,
Song Of The Sirens, Last Rites Gallery, New York; 2009, Dreamgirls And Ukes, Thinkspace Gallery, Los
Angeles; 2007, Art Benefit For Literacy, Portland Art Museum, Portland; 2007, Literartistry, Corey Helford
Gallery, Culver City; 2006, Sweetest Taboo, Roq La Rue Gallery, Seattle; 2003, Dreams, Museum Of American Illustration, New York.
Ilaria Del Monte (Taranto, 1985) vive fra Matera e Milano, dove nel 2008 consegue la laurea in Pittura
all'Accademia di Belle Arti di Brera e nel 2010 si specializza in Arti Visive presso la stessa.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2015, Sussurri, Galleria Punto Sull'Arte, Varese; 2014, Out Of
This World, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2013, Quando Teresa Si Arrabbiò Con Dio,
Scatolabianca, Milano; 2012, P.G.R. Per Grazia Ricevuta, Riva Arte Contemporanea, Lecce; 2011, The
Window's Tales, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como.
Tra le collettive: 2016, II Biennale Di Salerno, Palazzo Fruscione, Salerno; 2015, Imago Mundi, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2014, Aliens, Palazzo Dell'Ariosto, Ferrara; 2013, Shop Le Jeux D'Amour,
Galleria Ostrakon, Milano; 2012, Something Else, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano.
Camille Rose Garcia (Los Angeles, 1970) cresce nella periferia di Orange County, dove fin dalla giovane età
di quattordici anni lavora come apprendista per la madre, pittrice murale.
In seguito al MFA presso la University Of California – Davis, intraprende una carriera artistica che la vede fra i
protagonisti dell'arte Lowbrow internazionale.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2011, Snow White And The Black Lagoon, Michael Kohn
Gallery, Los Angeles; 2010, Down The Rabbit Hole, Merry Karnowsky Gallery, Los Angeles; 2008, Ambien
Somnambulants, Jonathan Levine Gallery, New York; 2007, Tragic Kingdom, San Jose Museum Of Art, San
Jose; 2005, The Saddest Place On Earth, Grand Central Art Center, Santa Ana.
Tra le collettive: 2010, Art From The New World, Bristol Museum, Bristol; 2008, In The Land Of Retinal
Delights, Laguna Art Museum, Laguna Beach; 2004, Spinning Yarns, Riviera Gallery, New York; 2003, Recent
Works, Roq La Rue Gallery, Seattle; 2002, Juxtapoz 8th Anniversary Show, Track 16 Gallery, Los Angeles.
Anne Siems (Berlino, 1965) nel 1986 studia per un anno negli Stati Uniti come exchange student vincitrice di
una borsa di studio Fulbright, e, dopo il MFA in Pittura presso la Hochschule Der Kunste di Berlino, nel 1991 si
trasferisce a Seattle, dove attualmente vive.
I suoi lavori, vincitori di importanti premi, fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche: per citarne
solo alcune, American Airlines, Seattle; Arkansas Art Center, Little Rock; Boise Art Museum, Boise; Hallmark
Collection, New York; Microsoft Collection, Redmond.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2016, Drawings, Walker Contemporary, Boston; 2015, Dream
Lessons, Laura Russo Gallery, Portland; 2014, Old Growth, Grover Thurston Gallery, Seattle; 2013, A Careful
Observation Of Daylight, Obsolete, Venice; 2011, Paintings, Littlejohn Contemporary, New York.
Tra le collettive: 2016, Her Story, Walker Contemporary, Boston; 2012, 200 Years Of Grimm Fairy Tales,
Goethe Institute, San Francisco; 2011, Taste, Seattle Art Museum, Seattle; 2009, Visage: Face Revisited,
Rockford Art Museum, Rockford; 1998, Works On Paper, The Armory, New York.
mostra collettiva a cura di Michela D'Acquisto.
I
lavori delle artiste Amy Crehore, Ilaria Del Monte, Camille Rose Garcia e Anne Siems sono
pervasi da una rarefatta atmosfera di mistero che sovverte l'ordinarietà degli scenari raffigurati,
collocandoli nel territorio liminale dove apparenza e verità, compenetrandosi, coesistono.
È un quid non facilmente definibile quello che, nell'insinuarsi sottilmente all'interno di composizioni
rese con dettagliata accuratezza, conferisce una qualità straniante all'altrimenti lucida raffigurazione
del mondo: una confluenza di elementi magici, ascrivibili tanto al filone letterario della favola quanto
al folklore popolare e al mito.
L'armonia atemporale della rappresentazione viene disturbata da particolari che trascendono le
regole della logica; ci si trova dunque di fronte a opere che sovrappongono in trasparenza realtà
sensibile e realtà visibile, svelando così gli aspetti meravigliosi di quest'ultima e rendendo innegabili
le strutture nascoste che la governano – «you may not believe in magic but something very strange is
happening at this very moment».1
Eredi di quel Realismo Magico che, a partire dal primo ventennio del Novecento, ha posto l'accento
sull'incanto intrinseco del mondo, le artiste si lasciano influenzare alla stessa maniera da Neue
Sachlichkeit e da Valori Plastici, dai racconti di Jorge Luis Borges e da quelli di Dino Buzzati,
rivisitando tali suggestioni secondo la propria cifra stilistica: i lavori risultanti invitano a un risveglio
della sensibilità e propongono una visione della realtà mediata dal sublime.
1 LEONORA CARRINGTON, The Hearing Trumpet, London, Penguin Classics, 2005.
Amy Crehore nasce in Virginia nel 1953 e cresce fra Pennsylvania e il New Jersey, ritornando nel suo stato
natale per studiare arte: dopo un BFA in Communication Arts And Design presso la Virginia Commonwealth
University, si trasferisce sulla East Coast – e, per un breve periodo, in Inghilterra – per poi stabilirsi
definitivamente in Oregon, dove attualmente vive.
A partire dal 1991 comincia a collaborare come illustratrice per Esquire, Playboy, Rolling Stone e altre
importanti riviste e case editrici.
I suoi lavori, vincitori di numerosi premi, appartengono a prestigiose collezioni private e sono stati esposti in
gallerie internazionali e musei americani, tra cui si ricordano: 2016, 11th Blab! Show, Copro Gallery, Santa
Monica; 2016, Christmas Circus, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2015, Ephemeral – Territory
Of Girls, Jiro Miura Gallery, Tokyo; 2011, Buy What You Love, Marianne Boesky Gallery, New York; 2011,
Song Of The Sirens, Last Rites Gallery, New York; 2009, Dreamgirls And Ukes, Thinkspace Gallery, Los
Angeles; 2007, Art Benefit For Literacy, Portland Art Museum, Portland; 2007, Literartistry, Corey Helford
Gallery, Culver City; 2006, Sweetest Taboo, Roq La Rue Gallery, Seattle; 2003, Dreams, Museum Of American Illustration, New York.
Ilaria Del Monte (Taranto, 1985) vive fra Matera e Milano, dove nel 2008 consegue la laurea in Pittura
all'Accademia di Belle Arti di Brera e nel 2010 si specializza in Arti Visive presso la stessa.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2015, Sussurri, Galleria Punto Sull'Arte, Varese; 2014, Out Of
This World, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano; 2013, Quando Teresa Si Arrabbiò Con Dio,
Scatolabianca, Milano; 2012, P.G.R. Per Grazia Ricevuta, Riva Arte Contemporanea, Lecce; 2011, The
Window's Tales, Roberta Lietti Arte Contemporanea, Como.
Tra le collettive: 2016, II Biennale Di Salerno, Palazzo Fruscione, Salerno; 2015, Imago Mundi, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2014, Aliens, Palazzo Dell'Ariosto, Ferrara; 2013, Shop Le Jeux D'Amour,
Galleria Ostrakon, Milano; 2012, Something Else, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano.
Camille Rose Garcia (Los Angeles, 1970) cresce nella periferia di Orange County, dove fin dalla giovane età
di quattordici anni lavora come apprendista per la madre, pittrice murale.
In seguito al MFA presso la University Of California – Davis, intraprende una carriera artistica che la vede fra i
protagonisti dell'arte Lowbrow internazionale.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2011, Snow White And The Black Lagoon, Michael Kohn
Gallery, Los Angeles; 2010, Down The Rabbit Hole, Merry Karnowsky Gallery, Los Angeles; 2008, Ambien
Somnambulants, Jonathan Levine Gallery, New York; 2007, Tragic Kingdom, San Jose Museum Of Art, San
Jose; 2005, The Saddest Place On Earth, Grand Central Art Center, Santa Ana.
Tra le collettive: 2010, Art From The New World, Bristol Museum, Bristol; 2008, In The Land Of Retinal
Delights, Laguna Art Museum, Laguna Beach; 2004, Spinning Yarns, Riviera Gallery, New York; 2003, Recent
Works, Roq La Rue Gallery, Seattle; 2002, Juxtapoz 8th Anniversary Show, Track 16 Gallery, Los Angeles.
Anne Siems (Berlino, 1965) nel 1986 studia per un anno negli Stati Uniti come exchange student vincitrice di
una borsa di studio Fulbright, e, dopo il MFA in Pittura presso la Hochschule Der Kunste di Berlino, nel 1991 si
trasferisce a Seattle, dove attualmente vive.
I suoi lavori, vincitori di importanti premi, fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche: per citarne
solo alcune, American Airlines, Seattle; Arkansas Art Center, Little Rock; Boise Art Museum, Boise; Hallmark
Collection, New York; Microsoft Collection, Redmond.
Fra le principali mostre personali, si ricordano: 2016, Drawings, Walker Contemporary, Boston; 2015, Dream
Lessons, Laura Russo Gallery, Portland; 2014, Old Growth, Grover Thurston Gallery, Seattle; 2013, A Careful
Observation Of Daylight, Obsolete, Venice; 2011, Paintings, Littlejohn Contemporary, New York.
Tra le collettive: 2016, Her Story, Walker Contemporary, Boston; 2012, 200 Years Of Grimm Fairy Tales,
Goethe Institute, San Francisco; 2011, Taste, Seattle Art Museum, Seattle; 2009, Visage: Face Revisited,
Rockford Art Museum, Rockford; 1998, Works On Paper, The Armory, New York.
25
maggio 2017
You May Not Believe In Magic…
Dal 25 maggio al 29 luglio 2017
arte contemporanea
Location
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 – sabato dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
25 Maggio 2017, ore 18.30
Autore
Curatore