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Young-Chai An – Respirare
Per la prima volta in Italia, la mostra personale del celebre artista coreano Young-chan An con una serie di 25 opere assolutamente inedite e create appositamente per la mostra italiana.
Comunicato stampa
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Con questa mostra, la galleria d’arte contemporanea MAG di Como, continua il suo sviluppo di produzioni internazionali consolidando, con un altro piccolo tassello, il ponte culturale tra Oriente e Occidente, in controtendenza rispetto alle separazioni e distanze sociali che stanno segnando il 21° secolo. Insieme alla TOMO gallery di Kyoto ha prodotto per la prima volta in Italia, la mostra personale del grande Maestro Young-chan An dal titolo Respirare, caratterizzata, da 25 opere inedite appositamente create per il pubblico italiano.
Reduce dai successi californiani, del Los Angeles ArtCore Center, il Maestro Young-chan An ha voluto aprirsi al pubblico europeo, invitato in Italia dalla galleria MAG, offrendo una serie di 25 opere con una tecnica sperimentale, creando un supporto in gomma per i suoi vivaci colori acrilici.
Durante il suo soggiorno a Como, il Maestro Young-chan An eseguirà un opera ispirata alla città con un atteggiamento sensoriale positivo durante una delle sue passeggiate sul lungo lago.
Young-chan An è nato a Busan in Corea del Sud il 1° gennaio del 1959, pochi anni dopo la fine della guerra di Corea. Si laurea prima alla Osaka University of Arts in Giappone (B.F.A) e poi in Korea alla KYUNG-SUNG University (M.F.A) di Busan. Questa esperienza lo ha portato ad avere uno stile personale a cavallo tra due popoli, tra due culture, una doppia identità impressa dalle culture dei due paesi. La sua prima mostra personale in Corea risale al 1985, e successivamente l’artista ha partecipato alle più importanti esposizioni in Corea e soprattutto in Giappone, dove è molto richiesto dal mercato del collezionismo di tutto l’estremo Oriente.
La vera svolta avviene nel 2010 quando l’artista viene invitato dalla Gallery Western di Los Angeles alla sua prima mostra personale negli Stati Uniti, dove il suo lavoro ha colto l’attenzione della direzione del Los Angeles ArtCore Center che volle fortemente organizzare un’esposizione nel 2012, dove guadagna la fama internazionale come uno tra i più importanti artisti coreani viventi.
La pittura di Young-chan An è caratterizzata da uno stile decisamente versatile, energico, libero e dai colori vivaci, esce dagli schemi programmati e rigidi della pittura orientale, dove ogni corrente artistica è legata ai propri dogmi e non prevede contaminazioni; egli così crea una fusione di stile e di tecnica.
Nelle sue abitudini, l’artista, utilizza il Kanshi, la tradizionale carta coreana, ma per questa mostra, ha voluto usare la gomma, avendo la percezione come se fosse un terreno, dove seminare e far nascere la sensazione della vita. «Mi sento come se queste superfici fossero la terra in cui le persone stabiliscono le loro radici.»
Per questa mostra italiana il Maestro Young-chan An ha creato 25 opere con il concetto del Respiro. Per studiare il progetto, egli ha voluto vedere molte riprese della nostra Italia, parecchie di Como e del suo lago e subito ha riflettuto sulla sensazione che maggiormente a lui si manifestava, il respiro. Queste sensazioni hanno rievocato in lui, il momento del respiro durante il cammino, quello fisico, durante le passeggiate immerso nella natura, come anche il cammino spirituale che ognuno di noi compie ogni giorno per concedersi un meritato posto nel regno umano.
Nell’allestimento, il pubblico affronterà per prima, l’opera “Madre”, un quadro piccolo nel formato, ma grande nel significato, quello di nascita e di genitrice, colei che dà l’inizio ad una nuova vita che poi prenderà il proprio cammino. Proprio come nella vita, lo spettatore concentrato intraprenderà un cammino fatto di immagini, di sensazioni e di percezioni; le persone verranno avvolte dall’energia sensoriale che le immagini allestite scaturiscono, i loro pensieri ed il respiro si faranno tutt’uno per condensarsi in una sensazione di libertà e di leggerezza.
Fino ad ora il Maestro Young-chan An ha costruito la fusione tra tradizione e contemporaneità generando uno stile pittorico astratto, fatto di linee e punti, da semplici forme a volte ripetute in loop e da campiture coraggiose, in legame, e opposto alla tradizione della carta coreana che faceva da supporto, invece per questa mostra italiana, egli irrompe ribaltando tutto, consegnando la pittura astratta al ruolo di elemento classico - ormai lo è - fatto di una simbologia determinata e riconoscibile e fusa con la sperimentazione avanguardista del supporto in gomma.
Rafforzando la sua caratteristica di persona che vive tra due mondi, quello coreano e quello giapponese, il Maestro Young-chan An ha voluto creare anche una fusione di stili tra l’orientale e l’occidentale, andando contro corrente rispetto chi pensa che i due estremi non si possano fondere. Le sensazioni date dalle immagini prodotte, saranno universalmente riconosciute come tali, le elaborazioni con gusto essenziale, ma ricercato come può essere la solitudine, il lentissimo movimento esile e impercettibile che ricorda una danza Jeongiae, le figure geometriche, cadenzate, ripetute a mitosi, sono in relazione tra loro con un ritmo lento, producendo un atmosfera solenne e magnifica.
Salvatore Marsiglione
Reduce dai successi californiani, del Los Angeles ArtCore Center, il Maestro Young-chan An ha voluto aprirsi al pubblico europeo, invitato in Italia dalla galleria MAG, offrendo una serie di 25 opere con una tecnica sperimentale, creando un supporto in gomma per i suoi vivaci colori acrilici.
Durante il suo soggiorno a Como, il Maestro Young-chan An eseguirà un opera ispirata alla città con un atteggiamento sensoriale positivo durante una delle sue passeggiate sul lungo lago.
Young-chan An è nato a Busan in Corea del Sud il 1° gennaio del 1959, pochi anni dopo la fine della guerra di Corea. Si laurea prima alla Osaka University of Arts in Giappone (B.F.A) e poi in Korea alla KYUNG-SUNG University (M.F.A) di Busan. Questa esperienza lo ha portato ad avere uno stile personale a cavallo tra due popoli, tra due culture, una doppia identità impressa dalle culture dei due paesi. La sua prima mostra personale in Corea risale al 1985, e successivamente l’artista ha partecipato alle più importanti esposizioni in Corea e soprattutto in Giappone, dove è molto richiesto dal mercato del collezionismo di tutto l’estremo Oriente.
La vera svolta avviene nel 2010 quando l’artista viene invitato dalla Gallery Western di Los Angeles alla sua prima mostra personale negli Stati Uniti, dove il suo lavoro ha colto l’attenzione della direzione del Los Angeles ArtCore Center che volle fortemente organizzare un’esposizione nel 2012, dove guadagna la fama internazionale come uno tra i più importanti artisti coreani viventi.
La pittura di Young-chan An è caratterizzata da uno stile decisamente versatile, energico, libero e dai colori vivaci, esce dagli schemi programmati e rigidi della pittura orientale, dove ogni corrente artistica è legata ai propri dogmi e non prevede contaminazioni; egli così crea una fusione di stile e di tecnica.
Nelle sue abitudini, l’artista, utilizza il Kanshi, la tradizionale carta coreana, ma per questa mostra, ha voluto usare la gomma, avendo la percezione come se fosse un terreno, dove seminare e far nascere la sensazione della vita. «Mi sento come se queste superfici fossero la terra in cui le persone stabiliscono le loro radici.»
Per questa mostra italiana il Maestro Young-chan An ha creato 25 opere con il concetto del Respiro. Per studiare il progetto, egli ha voluto vedere molte riprese della nostra Italia, parecchie di Como e del suo lago e subito ha riflettuto sulla sensazione che maggiormente a lui si manifestava, il respiro. Queste sensazioni hanno rievocato in lui, il momento del respiro durante il cammino, quello fisico, durante le passeggiate immerso nella natura, come anche il cammino spirituale che ognuno di noi compie ogni giorno per concedersi un meritato posto nel regno umano.
Nell’allestimento, il pubblico affronterà per prima, l’opera “Madre”, un quadro piccolo nel formato, ma grande nel significato, quello di nascita e di genitrice, colei che dà l’inizio ad una nuova vita che poi prenderà il proprio cammino. Proprio come nella vita, lo spettatore concentrato intraprenderà un cammino fatto di immagini, di sensazioni e di percezioni; le persone verranno avvolte dall’energia sensoriale che le immagini allestite scaturiscono, i loro pensieri ed il respiro si faranno tutt’uno per condensarsi in una sensazione di libertà e di leggerezza.
Fino ad ora il Maestro Young-chan An ha costruito la fusione tra tradizione e contemporaneità generando uno stile pittorico astratto, fatto di linee e punti, da semplici forme a volte ripetute in loop e da campiture coraggiose, in legame, e opposto alla tradizione della carta coreana che faceva da supporto, invece per questa mostra italiana, egli irrompe ribaltando tutto, consegnando la pittura astratta al ruolo di elemento classico - ormai lo è - fatto di una simbologia determinata e riconoscibile e fusa con la sperimentazione avanguardista del supporto in gomma.
Rafforzando la sua caratteristica di persona che vive tra due mondi, quello coreano e quello giapponese, il Maestro Young-chan An ha voluto creare anche una fusione di stili tra l’orientale e l’occidentale, andando contro corrente rispetto chi pensa che i due estremi non si possano fondere. Le sensazioni date dalle immagini prodotte, saranno universalmente riconosciute come tali, le elaborazioni con gusto essenziale, ma ricercato come può essere la solitudine, il lentissimo movimento esile e impercettibile che ricorda una danza Jeongiae, le figure geometriche, cadenzate, ripetute a mitosi, sono in relazione tra loro con un ritmo lento, producendo un atmosfera solenne e magnifica.
Salvatore Marsiglione
08
settembre 2016
Young-Chai An – Respirare
Dall'otto settembre al primo ottobre 2016
arte contemporanea
Location
MARSIGLIONE ARTS GALLERY
Como, Via Vitani, 31/32/33, (Como)
Como, Via Vitani, 31/32/33, (Como)
Orario di apertura
da martedì a sabato 10-13 e 15-19.30
Vernissage
8 Settembre 2016, h 19.00
Autore
Curatore