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Youprison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica un importante evento espositivo al tema dell’architettura carceraria
Comunicato stampa
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La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedica un importante evento espositivo al tema dell'architettura carceraria con la mostra YouPrison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà, a cura di Francesco Bonami (13 giugno - 12 ottobre).
L'architettura oggi gode di grande visibilità mediatica, grazie alla proliferazione di edifici spettacolari quali musei, teatri e grandi opere, ma l'idea della prigione non riceve altrettanta attenzione. Si tratta, tuttavia, di un tema architettonico tra i più difficili e coinvolgenti, in cui l'organizzazione dello spazio dà corpo al principio giuridico e politico della punizione del crimine. Undici studi di architettura internazionale sono stati invitati a progettare lo spazio abitativo di un carcere. La committenza prevedeva la creazione di una cella di tre metri per quattro dotata di tutti gli elementi essenziali per la vita dei detenuti. Durante la realizzazione dei progetti, la cella è diventata il mezzo per speculare su un problema etico, politico e sociale e su un sistema di cui essa costituisce la più piccola unità strumentale. Gli architetti hanno affrontato il tema int! erpretando la cella come modello analitico. Essi hanno dato vita a riflessioni su questioni di pubblico interesse, quali la limitazione di libertà, il rispetto dei diritti umani, gli strumenti di sorveglianza e controllo, l'evoluzione urbanistica e le sue influenze sulle forme dell'abitare. Come emerge dai progetti in mostra, la committenza ha posto dunque agli architetti quesiti che eccedono il tema architettonico, sollevando un dilemma che, per alcuni, ha messo in gioco una presa di posizione etica.
Studi di architettura partecipanti: Alexander Brodsky, Mosca, Russia | Atelier Bow Wow, Tokio, Giappone | Diller Scofidio + renfro con David Allin, Hayley Eber, Eric Rothfeder, New York, USA | INABA (Jeffrey Inaba) e SLAB Architecture (Jeffrey Johnson), Los Angeles | DW5 / Bernard Khoury, Beirut, Libano | project_(Ana Miljacki e Lee Moreu), Benjamin Porto e Dan Sakai, Brooklin, USA | NOWA (Marco Navarra), Catania, Italia | sciSKEW Collaborative, Shanghai, Cina e New York , USA | Kianoosh Vahabi, Tehran, Iran | Yung Ho Chang - Atelier FCJZ, PEchino, Cina | Eyal+Ines Weizman, Londra, UK (progetto multimediale di Angela Melitopoulos).
Artisti in mostra: Darren Almond | Gianfranco Baruchello | Ashley Hunt | Jaan Toomik | Kon Trubkovich e Artur Zmijewski
L'architettura oggi gode di grande visibilità mediatica, grazie alla proliferazione di edifici spettacolari quali musei, teatri e grandi opere, ma l'idea della prigione non riceve altrettanta attenzione. Si tratta, tuttavia, di un tema architettonico tra i più difficili e coinvolgenti, in cui l'organizzazione dello spazio dà corpo al principio giuridico e politico della punizione del crimine. Undici studi di architettura internazionale sono stati invitati a progettare lo spazio abitativo di un carcere. La committenza prevedeva la creazione di una cella di tre metri per quattro dotata di tutti gli elementi essenziali per la vita dei detenuti. Durante la realizzazione dei progetti, la cella è diventata il mezzo per speculare su un problema etico, politico e sociale e su un sistema di cui essa costituisce la più piccola unità strumentale. Gli architetti hanno affrontato il tema int! erpretando la cella come modello analitico. Essi hanno dato vita a riflessioni su questioni di pubblico interesse, quali la limitazione di libertà, il rispetto dei diritti umani, gli strumenti di sorveglianza e controllo, l'evoluzione urbanistica e le sue influenze sulle forme dell'abitare. Come emerge dai progetti in mostra, la committenza ha posto dunque agli architetti quesiti che eccedono il tema architettonico, sollevando un dilemma che, per alcuni, ha messo in gioco una presa di posizione etica.
Studi di architettura partecipanti: Alexander Brodsky, Mosca, Russia | Atelier Bow Wow, Tokio, Giappone | Diller Scofidio + renfro con David Allin, Hayley Eber, Eric Rothfeder, New York, USA | INABA (Jeffrey Inaba) e SLAB Architecture (Jeffrey Johnson), Los Angeles | DW5 / Bernard Khoury, Beirut, Libano | project_(Ana Miljacki e Lee Moreu), Benjamin Porto e Dan Sakai, Brooklin, USA | NOWA (Marco Navarra), Catania, Italia | sciSKEW Collaborative, Shanghai, Cina e New York , USA | Kianoosh Vahabi, Tehran, Iran | Yung Ho Chang - Atelier FCJZ, PEchino, Cina | Eyal+Ines Weizman, Londra, UK (progetto multimediale di Angela Melitopoulos).
Artisti in mostra: Darren Almond | Gianfranco Baruchello | Ashley Hunt | Jaan Toomik | Kon Trubkovich e Artur Zmijewski
12
giugno 2008
Youprison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà
Dal 12 giugno al 12 ottobre 2008
architettura
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Biglietti
5 euro, ridotto 3 euro
Orario di apertura
mart-dom: 12-20 gio: 12-23. Lunedì chiuso
Vernissage
12 Giugno 2008, ore 19-21
Autore
Curatore