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Yuichi Higashionna – Venice/Tokyo
Venice Projects è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia dell’artista giapponese Yuichi Higashionna. Com’è sua abitudine l’artista ricrea, negli spazi della galleria, l’ambiente domestico e familiare, ma allo stesso tempo straniante e psichedelico degli interni delle case borghesi.
Comunicato stampa
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Venice Projects è lieta di presentare la prima mostra personale in Italia dell’artista giapponese Yuichi Higashionna.
Com’è sua abitudine l’artista ricrea, negli spazi della galleria, l’ambiente domestico e familiare, ma allo stesso tempo straniante e psichedelico degli interni delle case borghesi del Giappone degli anni ‘70.
Appesi al soffitto grandi lampadari al neon lampeggianti o che imitano lo stile delle sospensioni settecentesche veneziane, alle pareti specchi dalle cornici ridondanti e dai colori fluorescenti.
Il lampadario-scultura, elemento protagonista dell’esposizione, evoca una presenza significativa nelle nostre vite quotidiane: in particolare l’opera realizzata dall’artista con la collaborazione della fornace Berengo Studio gioca con la contemporaneità dei tubi di luce al neon e la forma classicheggiante dell'oggetto più tradizionale e rappresentativo per Venezia, il “lampadario Rezzonico”, ideato nel 1700.
Il messaggio che l’artista vuole trasmettere? Nessuno, se non il desiderio di capire perché, oggetti tanto familiari, creino in lui un senso di disagio e sgradevolezza.
La sensazione che si ha entrando in una “room-size installation” di Higashionna è quella di immergersi in un incubo dai colori accattivanti, in una cacofonia di riflessi e luci.
Eccesso e ostentazione sono due sostantivi che descrivono bene il suo lavoro e l’estetica giapponese che lui descrive e sulla quale ironizza sarcasticamente. I giapponesi negli anni Settanta hanno vissuto un periodo di benessere e prosperità economica, durante il quale il loro paese si è aperto al mondo occidentale. Si è diffuso in quegli anni il desiderio, per non dire l’ambizione, di assomigliare agli europei e agli americani.
Tale ammirazione per la cultura dell’Ovest ha portato ad un consumo e imitazione ossessivi dei valori estetici occidentali, digeriti però dal gusto locale. Nasce così la cosidetta “Japanese fluorescent culture”, un’estetica precisa frutto del mix di qualcosa di pacchiano con qualcosa di inusuale e stravagante.
L’artista dice di trarre ispirazione per le sue opere dai ricordi della sua infanzia, dice di voler rappresentare il quotidiano, così come lo percepisce lui: amichevole, ma allo stesso tempo pauroso, consueto e conosciuto, ma anche insolito ed estraneo.
perturbamento”, inteso come il sentimento che nasce quando in un oggetto o in una situazione si uniscono caratteristiche di estraneità e familiarità. E’ il “ritorno del rimosso” inteso come riaffioramento di qualcosa di negato, riemersione di ricordi infantili, nel caso di Higashionna, che lo riportano ad un periodo nel quale si sentiva un”quasi-occidentale”, nella sua casa d’origine “quasi –americana” con uno stile di vita “quasi-consumistico”.
Yuichi Higashionna: Nato a Tokyo, giappone. Vive e lavora a Tokyo.
Selezione mostre personali: 2010 Yumiko Chiba Associates viewing room Shinjuku, Tokyo, Giappone; “VENEZIA/TOKYO” Berengo Akatsu Collection, Tokyo, Giappone; 2009 "METAMORPHOSIS - Objects today Vol.4 Yuichi HIGASHIONNNA," Exhibition on the 80th Anniversary of Musashino Art University, galleria αM, Tokyo; 2008 Marianne Boesky Gallery Project Space, New York, USA.
Selezione mostre collettive: 2010 “The New Décor” Hayward Gallery ,Londra, UK; 2009 “SECOND NATURE EN DANSK-JAPANSK DESIGNUDSTILLING” RUNDETAARN,Copenhagen, Danimarca “Constructivismes”Almine Rech Gallery, Brussel , Belgio; 2008 “The Bombay Sapphire Exhibition” MILANO SALONE del MOBILE ,Milano, Italia; 2007 "Roppongi Crossing 2007 Future Beats in Japanese Contemporary Art" MORI ART MUSEUM 53F, Tokyo, Giappone; 2006 "Busan Biennale 2006-Sea Art Festival-'Living Furniture" Busan, Corea; 2004 "Officina Asia" Galleria d'arte moderna, Bologna, Italia.
Venice Projects: Venice Projects promuove artisti contemporanei riconosciuti internazionalmente e giovani emergenti, tra loro accomunati dall’interesse nella sperimentazione dei materiali e nell’innovativo utilizzo di questi in contesti inesplorati. In particolare si interessa a coloro che occasionalmente o con regolarità utilizzano il vetro come medium espressivo contemporaneo. Venice Projects sviluppa progetti dall’alto contenuto culturale e di respiro internazionale, grazie alla collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Attraverso la programmazione culturale e i progetti site specific, intende creare interessanti occasioni di dialogo e sperimentazione legate all’uso del vetro nell’arte contemporanea. La galleria nasce ufficialmente in Svizzera nel 2007, ma nel 2010 si trasferisce definitivamente a Venezia.
Com’è sua abitudine l’artista ricrea, negli spazi della galleria, l’ambiente domestico e familiare, ma allo stesso tempo straniante e psichedelico degli interni delle case borghesi del Giappone degli anni ‘70.
Appesi al soffitto grandi lampadari al neon lampeggianti o che imitano lo stile delle sospensioni settecentesche veneziane, alle pareti specchi dalle cornici ridondanti e dai colori fluorescenti.
Il lampadario-scultura, elemento protagonista dell’esposizione, evoca una presenza significativa nelle nostre vite quotidiane: in particolare l’opera realizzata dall’artista con la collaborazione della fornace Berengo Studio gioca con la contemporaneità dei tubi di luce al neon e la forma classicheggiante dell'oggetto più tradizionale e rappresentativo per Venezia, il “lampadario Rezzonico”, ideato nel 1700.
Il messaggio che l’artista vuole trasmettere? Nessuno, se non il desiderio di capire perché, oggetti tanto familiari, creino in lui un senso di disagio e sgradevolezza.
La sensazione che si ha entrando in una “room-size installation” di Higashionna è quella di immergersi in un incubo dai colori accattivanti, in una cacofonia di riflessi e luci.
Eccesso e ostentazione sono due sostantivi che descrivono bene il suo lavoro e l’estetica giapponese che lui descrive e sulla quale ironizza sarcasticamente. I giapponesi negli anni Settanta hanno vissuto un periodo di benessere e prosperità economica, durante il quale il loro paese si è aperto al mondo occidentale. Si è diffuso in quegli anni il desiderio, per non dire l’ambizione, di assomigliare agli europei e agli americani.
Tale ammirazione per la cultura dell’Ovest ha portato ad un consumo e imitazione ossessivi dei valori estetici occidentali, digeriti però dal gusto locale. Nasce così la cosidetta “Japanese fluorescent culture”, un’estetica precisa frutto del mix di qualcosa di pacchiano con qualcosa di inusuale e stravagante.
L’artista dice di trarre ispirazione per le sue opere dai ricordi della sua infanzia, dice di voler rappresentare il quotidiano, così come lo percepisce lui: amichevole, ma allo stesso tempo pauroso, consueto e conosciuto, ma anche insolito ed estraneo.
perturbamento”, inteso come il sentimento che nasce quando in un oggetto o in una situazione si uniscono caratteristiche di estraneità e familiarità. E’ il “ritorno del rimosso” inteso come riaffioramento di qualcosa di negato, riemersione di ricordi infantili, nel caso di Higashionna, che lo riportano ad un periodo nel quale si sentiva un”quasi-occidentale”, nella sua casa d’origine “quasi –americana” con uno stile di vita “quasi-consumistico”.
Yuichi Higashionna: Nato a Tokyo, giappone. Vive e lavora a Tokyo.
Selezione mostre personali: 2010 Yumiko Chiba Associates viewing room Shinjuku, Tokyo, Giappone; “VENEZIA/TOKYO” Berengo Akatsu Collection, Tokyo, Giappone; 2009 "METAMORPHOSIS - Objects today Vol.4 Yuichi HIGASHIONNNA," Exhibition on the 80th Anniversary of Musashino Art University, galleria αM, Tokyo; 2008 Marianne Boesky Gallery Project Space, New York, USA.
Selezione mostre collettive: 2010 “The New Décor” Hayward Gallery ,Londra, UK; 2009 “SECOND NATURE EN DANSK-JAPANSK DESIGNUDSTILLING” RUNDETAARN,Copenhagen, Danimarca “Constructivismes”Almine Rech Gallery, Brussel , Belgio; 2008 “The Bombay Sapphire Exhibition” MILANO SALONE del MOBILE ,Milano, Italia; 2007 "Roppongi Crossing 2007 Future Beats in Japanese Contemporary Art" MORI ART MUSEUM 53F, Tokyo, Giappone; 2006 "Busan Biennale 2006-Sea Art Festival-'Living Furniture" Busan, Corea; 2004 "Officina Asia" Galleria d'arte moderna, Bologna, Italia.
Venice Projects: Venice Projects promuove artisti contemporanei riconosciuti internazionalmente e giovani emergenti, tra loro accomunati dall’interesse nella sperimentazione dei materiali e nell’innovativo utilizzo di questi in contesti inesplorati. In particolare si interessa a coloro che occasionalmente o con regolarità utilizzano il vetro come medium espressivo contemporaneo. Venice Projects sviluppa progetti dall’alto contenuto culturale e di respiro internazionale, grazie alla collaborazione con istituzioni pubbliche e private. Attraverso la programmazione culturale e i progetti site specific, intende creare interessanti occasioni di dialogo e sperimentazione legate all’uso del vetro nell’arte contemporanea. La galleria nasce ufficialmente in Svizzera nel 2007, ma nel 2010 si trasferisce definitivamente a Venezia.
08
settembre 2010
Yuichi Higashionna – Venice/Tokyo
Dall'otto settembre al 22 novembre 2010
arte contemporanea
Location
VENICE PROJECTS
Venezia, Dorsoduro, 868, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 868, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
Vernissage
8 Settembre 2010, ore 18.00
Autore
Curatore