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Yung Ho Chang
Nell’ambito del ciclo di conferenze pubbliche con i grandi protagonisti della cultura progettuale, l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana accoglie Yung Ho Chang: tra gli architetti cinesi dell’ultima generazione sicuramente da tenere sotto stretta osservazione
Comunicato stampa
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Nell’ambito del ciclo di conferenze pubbliche con i grandi protagonisti della cultura progettuale, l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana accoglie Yung Ho Chang: tra gli architetti cinesi dell’ultima generazione sicuramente da tenere sotto stretta osservazione. L’incontro è previsto non di giovedì come di consueto (e come era stato inizialmente comunicato), ma eccezionalmente lunedì 16 aprile 2007, alle ore 20.
Nato a Pechino nel 1956, Yung Ho Chang studia in Cina negli anni successivi alla Rivoluzione Culturale, per poi trasferirsi negli Stati Uniti negli anni Ottanta dove studia architettura e comincia ad insegnare in diverse università (Ball State University, University of Michigan, University of Berkeley, Rice University).
Di ritorno in Cina, nel 1993 fonda con la moglie Lijia Lu il primo studio d’architettura indipendente (non statale) in territorio cinese, l’Atelier Feichang Jianzhu (la cui traduzione è “architettura insolita” oppure anche “costruzione irregolare”).
Yung Ho Chang è attualmente Direttore del Dipartimento di Architettura del Massachussetts Institute of Technology (MIT) di Boston. Nel 1999 fonda la Peking University Graduate Center of Architecture, di cui è tuttora Direttore.
Nel corso della sua carriera Yung Ho Chang ha vinto numerosi premi, l’ultimo, conferito dalla American Academy of Arts and Letters, nel 2006.
Fra le monografie a lui consacrate ricordiamo Yung Ho Chang. Luce chiara, camera oscura (Postmedia 2005), in italiano.
Considerato un intellettuale a tutto campo, la sua intensa attività progettuale si nutre dei recenti cambiamenti socio-politici in atto in Cina e delle nuove dinamiche relazionali tra Oriente ed Occidente.
Il titolo della conferenza che propone Yung Ho Chang a Mendrisio è Wu Jian Zao ovvero Progetti infernali. Wu Jian Zao è un film noir (Hong Kong 2002; la traduzione inglese è Infernal Affairs, mentre il remake americano, The Departed, ha trionfato agli Oscar 2007). Per Jung Ho Chang simbolicamente il titolo Wu Jian Zao mette in luce la costante lotta con la quale si è confrontati ogni giorno, ma il vero scopo di “fare andare a braccetto” architettura e cinema è quello di situare il lavoro dell’architetto in un contesto geografico, temporale e culturale, un contesto che sovrappone realtà e finzione e che in qualche modo rinvia all’esperienza frenetica che la Cina sta vivendo oggi.
Nato a Pechino nel 1956, Yung Ho Chang studia in Cina negli anni successivi alla Rivoluzione Culturale, per poi trasferirsi negli Stati Uniti negli anni Ottanta dove studia architettura e comincia ad insegnare in diverse università (Ball State University, University of Michigan, University of Berkeley, Rice University).
Di ritorno in Cina, nel 1993 fonda con la moglie Lijia Lu il primo studio d’architettura indipendente (non statale) in territorio cinese, l’Atelier Feichang Jianzhu (la cui traduzione è “architettura insolita” oppure anche “costruzione irregolare”).
Yung Ho Chang è attualmente Direttore del Dipartimento di Architettura del Massachussetts Institute of Technology (MIT) di Boston. Nel 1999 fonda la Peking University Graduate Center of Architecture, di cui è tuttora Direttore.
Nel corso della sua carriera Yung Ho Chang ha vinto numerosi premi, l’ultimo, conferito dalla American Academy of Arts and Letters, nel 2006.
Fra le monografie a lui consacrate ricordiamo Yung Ho Chang. Luce chiara, camera oscura (Postmedia 2005), in italiano.
Considerato un intellettuale a tutto campo, la sua intensa attività progettuale si nutre dei recenti cambiamenti socio-politici in atto in Cina e delle nuove dinamiche relazionali tra Oriente ed Occidente.
Il titolo della conferenza che propone Yung Ho Chang a Mendrisio è Wu Jian Zao ovvero Progetti infernali. Wu Jian Zao è un film noir (Hong Kong 2002; la traduzione inglese è Infernal Affairs, mentre il remake americano, The Departed, ha trionfato agli Oscar 2007). Per Jung Ho Chang simbolicamente il titolo Wu Jian Zao mette in luce la costante lotta con la quale si è confrontati ogni giorno, ma il vero scopo di “fare andare a braccetto” architettura e cinema è quello di situare il lavoro dell’architetto in un contesto geografico, temporale e culturale, un contesto che sovrappone realtà e finzione e che in qualche modo rinvia all’esperienza frenetica che la Cina sta vivendo oggi.
16
aprile 2007
Yung Ho Chang
16 aprile 2007
architettura
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
AAM – ACCADEMIA DI ARCHITETTURA – VILLA ARGENTINA
Mendrisio, Largo Bernasconi, 2, (Mendrisio)
Mendrisio, Largo Bernasconi, 2, (Mendrisio)
Biglietti
sino a esaurimento dei posti
Vernissage
16 Aprile 2007, ore 20 in via Canavée 5
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