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Yuri Rodekin – L’amore per la patria e per l’anima
Una mostra d’arte contemporanea che racconta, tra passato e presente, tra memoria ed esigenza di non dimenticare, gli accadimenti, i sentimenti, le riflessioni, scaturiti a seguito dei tragici eventi della prima guerra mondiale, durante la quale il Forte Strino, insieme ad altre fortezze, poste a presidio dell’allora provincia austriaca tirolese, costituì un estremo importante caposaldo difensivo lungo il fronte sud-occidentale, teatro degli aspri combattimenti, alle quote impossibili dei ghiacciai, universalmente noti come quelli della “guerra bianca”.
Comunicato stampa
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Anche quest’anno, come da consolidata tradizione, presso le sale interne alla fortificazione austroungarica di Forte Strino che sorge, in Trentino, nell’alta Val di Sole, in prossimità del Passo Tonale, in comune di Vermiglio, sarà allestita, a cura dell’associazione “Storia e Memoria di Vermiglio”, in collaborazione con lo Studio d’arte Raffaelli di Trento, sotto il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Rapporti Europei e Cooperazione della Provincia di Trento, del Comune di Vermiglio ed il supporto della Società “SGS” di Vermiglio, una mostra d’arte contemporanea che racconta, tra passato e presente, tra memoria ed esigenza di non dimenticare, gli accadimenti, i sentimenti, le riflessioni, scaturiti a seguito dei tragici eventi della prima guerra mondiale, durante la quale il Forte Strino, insieme ad altre fortezze, poste a presidio dell’allora provincia austriaca tirolese, costituì un estremo importante caposaldo difensivo lungo il fronte sud-occidentale, teatro degli aspri combattimenti, alle quote impossibili dei ghiacciai, universalmente noti come quelli della “guerra bianca”.
Dopo gli interventi di artisti nazionali e internazionali come Gian Marco Montesano, Stefano Cagol, Albino Rossi, Nicolà Samorì, Donald Baechler, è ora la volta di Yuri Rodekin.
L’artista russo presenterà le sue opere pittoriche nate dalla sua idea che le guerre sono sempre un errore tragico, ma rimangono gli eroi, le loro gesta, gli atti, gli splendidi slanci. L’amore, quello per la patria e per l’anima.
Opere in cui i visi dei personaggi-soldato sono raffigurati come paesaggi e i paesaggi come testimonianze della pelle della terra violentata e massacrata dall’incoscienza umana. Una pittura forte, dura, espressionista, quella di Yuri Rodekin, che non nasconde le sue ascendenze legate alla raffigurazione di immagini sacre presenti nella tradizione delle icone russe dove la staticità è sinonimo di universalità. Sacro e profano si mescolano quindi nelle sale di Forte Strino per raccontarci il pensiero e l’anima dell’uomo di fronte ad una violenza più grande di lui e che lo vede, nonostante tutto, coinvolto fino alla morte fisica e alla distruzione esistenziale.
Yuri Rodekin è nato a Ufa, capitale della Repubblica della Baschiria, nel Distretto Federale del Volga, nel 1960. Moltissime le esposizioni in galleria private e pubbliche europee. Tra le tante ricordiamo la personale presso lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento nel febbraio 1998, con il ciclo di opere dedicate a “Les theatres barocques”.
Come da tradizione di Forte Strino verrà pubblicato un catalogo, con testo di Fiorenzo Degasperi, strumento di riflessione sulle tematiche trattate dall’artista.
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Dopo gli interventi di artisti nazionali e internazionali come Gian Marco Montesano, Stefano Cagol, Albino Rossi, Nicolà Samorì, Donald Baechler, è ora la volta di Yuri Rodekin.
L’artista russo presenterà le sue opere pittoriche nate dalla sua idea che le guerre sono sempre un errore tragico, ma rimangono gli eroi, le loro gesta, gli atti, gli splendidi slanci. L’amore, quello per la patria e per l’anima.
Opere in cui i visi dei personaggi-soldato sono raffigurati come paesaggi e i paesaggi come testimonianze della pelle della terra violentata e massacrata dall’incoscienza umana. Una pittura forte, dura, espressionista, quella di Yuri Rodekin, che non nasconde le sue ascendenze legate alla raffigurazione di immagini sacre presenti nella tradizione delle icone russe dove la staticità è sinonimo di universalità. Sacro e profano si mescolano quindi nelle sale di Forte Strino per raccontarci il pensiero e l’anima dell’uomo di fronte ad una violenza più grande di lui e che lo vede, nonostante tutto, coinvolto fino alla morte fisica e alla distruzione esistenziale.
Yuri Rodekin è nato a Ufa, capitale della Repubblica della Baschiria, nel Distretto Federale del Volga, nel 1960. Moltissime le esposizioni in galleria private e pubbliche europee. Tra le tante ricordiamo la personale presso lo Studio d’Arte Raffaelli di Trento nel febbraio 1998, con il ciclo di opere dedicate a “Les theatres barocques”.
Come da tradizione di Forte Strino verrà pubblicato un catalogo, con testo di Fiorenzo Degasperi, strumento di riflessione sulle tematiche trattate dall’artista.
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11
luglio 2009
Yuri Rodekin – L’amore per la patria e per l’anima
Dall'undici luglio al 20 settembre 2009
arte contemporanea
Location
FORTE STRINO
Vermiglio, Strada Statale Del Tonale E Della Mendola, (Trento)
Vermiglio, Strada Statale Del Tonale E Della Mendola, (Trento)
Vernissage
11 Luglio 2009, ore 17.30
Sito web
www.studioraffaelli.com
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