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Yves Berger Caring – Prendersi cura
“Domenica. Mescolando colore a olio bianco. Perlopiù titanio. Guardando fuori dalla finestra: a confronto col bianco della neve la mia tinta sembra un bianco-panna. Giallognola… Non c’è un bianco simile alla neve. Da nessuna parte…
Comunicato stampa
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“Domenica. Mescolando colore a olio bianco. Perlopiù titanio. Guardando fuori dalla finestra: a confronto col bianco della neve la mia tinta sembra un bianco-panna. Giallognola… Non c’è un bianco simile alla neve. Da nessuna parte…
La pittura è una scommessa stupida: o perdi o vinci…
Guardare qualcosa è prendersene cura…
Non dipingiamo con le nostre forze ma con le nostre debolezze…
Sono alla ricerca di qualcosa che somigli a una casa per la forma umana. Un luogo…
La correlazione tra corpo e luogo è molto presente nella mia pittura. Per me il corpo che si estende o si prolunga nello spazio è tipico del lavoro dei contadini. I loro corpi marchiati e segnati dai carichi di lavoro li fanno somigliare ai luoghi in cui tali corvée si sono accumulate nel corso degli anni. Per esempio a Louis, il contadino presso il quale lavoro, è venuta la gobba a forza di curvarsi a mungere le mucche. Ebbene, se si disegna la curva della sua gobba si scopre non solo che la linea che si è tracciata si coniuga con quella del dorso delle vacche, ma anche che non è dissimile dal profilo delle montagne. Questi paralleli tra il corpo e lo spazio sono infiniti. Quel che li distingue sono i limiti.”
Sono le parole del giovane Yves Berger, classe 1976, nato in un piccolo villaggio alpino dell’Alta Savoia.
Ha studiato a Ginevra, ha esposto in vari paesi europei: Svizzera, Belgio, Germania, Francia, ma vive e lavora nel villaggio di montagna, residenza dei suoi genitori (il padre John Berger è un famoso scrittore, critico d’arte, artista), a contatto con la natura, in un quasi isolamento; dipinge figure di uomini, donne, bambini appena accennati (evanescenti, di colori tenui) e una serie di singoli papaveri di vari colori.
È la prima mostra in Italia, dopo il successo avuto a Londra, alla Art Space Gallery, nel 2013.
Trenta opere circa da vedere, da scoprire: oli e disegni su tela e su carta.
La pittura è una scommessa stupida: o perdi o vinci…
Guardare qualcosa è prendersene cura…
Non dipingiamo con le nostre forze ma con le nostre debolezze…
Sono alla ricerca di qualcosa che somigli a una casa per la forma umana. Un luogo…
La correlazione tra corpo e luogo è molto presente nella mia pittura. Per me il corpo che si estende o si prolunga nello spazio è tipico del lavoro dei contadini. I loro corpi marchiati e segnati dai carichi di lavoro li fanno somigliare ai luoghi in cui tali corvée si sono accumulate nel corso degli anni. Per esempio a Louis, il contadino presso il quale lavoro, è venuta la gobba a forza di curvarsi a mungere le mucche. Ebbene, se si disegna la curva della sua gobba si scopre non solo che la linea che si è tracciata si coniuga con quella del dorso delle vacche, ma anche che non è dissimile dal profilo delle montagne. Questi paralleli tra il corpo e lo spazio sono infiniti. Quel che li distingue sono i limiti.”
Sono le parole del giovane Yves Berger, classe 1976, nato in un piccolo villaggio alpino dell’Alta Savoia.
Ha studiato a Ginevra, ha esposto in vari paesi europei: Svizzera, Belgio, Germania, Francia, ma vive e lavora nel villaggio di montagna, residenza dei suoi genitori (il padre John Berger è un famoso scrittore, critico d’arte, artista), a contatto con la natura, in un quasi isolamento; dipinge figure di uomini, donne, bambini appena accennati (evanescenti, di colori tenui) e una serie di singoli papaveri di vari colori.
È la prima mostra in Italia, dopo il successo avuto a Londra, alla Art Space Gallery, nel 2013.
Trenta opere circa da vedere, da scoprire: oli e disegni su tela e su carta.
02
ottobre 2014
Yves Berger Caring – Prendersi cura
Dal 02 al 30 ottobre 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANTONIA JANNONE
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 125, (Milano)
Milano, Corso Giuseppe Garibaldi, 125, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30, la mattina su appuntamento
Vernissage
2 Ottobre 2014, ore 19
Autore
Curatore