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Yves Brayer – Fetes e Lumieres de l’Iran
La mostra ripercorre uno dei suoi viaggi in Persia nel 1971. La collezione completa di dodici litografie numerate e firmate rappresenta delle vedute d’Esfahan, di Shiraz e dei siti archeologici di Persepoli e di Naqsh-E-Rustam.
Comunicato stampa
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Accademico delle Belle Arti, Direttore del museo Marmottan e a lungo Presidente del Salon d’Automne di Parigi, Yves Brayer è fra i più celebri pittori francesi contemporanei, grazie alla sua visione personale unita ad una tecnica vasta, ma fedele alla tradizione figurativa. La sua opera si rivela molto varia:
oltre ai suoi inconfondibili paesaggi, ha dipinto grandi composizioni, figure, nature morte e si è interessato a tutte le tecniche a disposizione di un artista fertile.
Amante dei paesaggi mediterranei, ha soggiornato in Marocco, Spagna, Italia per poi stabilirsi in Camargue e in Provenza. Per questo è stato anche definito “il pellegrino del mediterraneo”. E’ presente in diversi musei e in numerose collezioni nazionali e internazionali.
Dal settembre 1991, gli è stato dedicato un museo a Baux de Provence.
Nato a Versailles nel 1907, è morto nel 1990.
La mostra si intitola “ FETES ET LUMIERES DE L’IRAN” e ripercorre uno dei suoi viaggi in Persia nel 1971.
La collezione completa di dodici litografie numerate e firmate rappresenta delle vedute d’Esfahan, di Shiraz e dei siti archeologici di Persepoli e di Naqsh-E-Rustam.
A Esfahan, Brayer si è lasciato stregare dalla città delle moschee blu, la cui pura architettura contrasta con la profusione della scenografia delle maioliche smaltate.
A Shiraz, si attardava nelle palazzine dai giardini riempiti d’uccelli attirati dai bacini d’acqua.
L’artista rimase poi affascinato dalla maestosità del sito di Persepoli, immensa piattaforma costruita ai piedi della montagna che eleva le sue colonne smisurate verso il cielo.
Attraverso paesaggi rudi e desertici, arrivò fino a Naqsh-E-Rustam per stupirsi davanti alle tombe dei re achemenidi scavate nelle pareti rocciose e ammirare i basso rilievi che illustrano la grandezza della dinastia sassanide.
oltre ai suoi inconfondibili paesaggi, ha dipinto grandi composizioni, figure, nature morte e si è interessato a tutte le tecniche a disposizione di un artista fertile.
Amante dei paesaggi mediterranei, ha soggiornato in Marocco, Spagna, Italia per poi stabilirsi in Camargue e in Provenza. Per questo è stato anche definito “il pellegrino del mediterraneo”. E’ presente in diversi musei e in numerose collezioni nazionali e internazionali.
Dal settembre 1991, gli è stato dedicato un museo a Baux de Provence.
Nato a Versailles nel 1907, è morto nel 1990.
La mostra si intitola “ FETES ET LUMIERES DE L’IRAN” e ripercorre uno dei suoi viaggi in Persia nel 1971.
La collezione completa di dodici litografie numerate e firmate rappresenta delle vedute d’Esfahan, di Shiraz e dei siti archeologici di Persepoli e di Naqsh-E-Rustam.
A Esfahan, Brayer si è lasciato stregare dalla città delle moschee blu, la cui pura architettura contrasta con la profusione della scenografia delle maioliche smaltate.
A Shiraz, si attardava nelle palazzine dai giardini riempiti d’uccelli attirati dai bacini d’acqua.
L’artista rimase poi affascinato dalla maestosità del sito di Persepoli, immensa piattaforma costruita ai piedi della montagna che eleva le sue colonne smisurate verso il cielo.
Attraverso paesaggi rudi e desertici, arrivò fino a Naqsh-E-Rustam per stupirsi davanti alle tombe dei re achemenidi scavate nelle pareti rocciose e ammirare i basso rilievi che illustrano la grandezza della dinastia sassanide.
22
gennaio 2004
Yves Brayer – Fetes e Lumieres de l’Iran
Dal 22 gennaio al 14 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA PINXIT
Torino, Via Della Rocca, 28/H, (Torino)
Torino, Via Della Rocca, 28/H, (Torino)
Orario di apertura
10,30 -12,30 15,30 –19 (chiuso lunedì e festività)