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Yvonne Ekman – Poliphonia/Sequence
L’artista anglo-svedese Yvonne Ekman espone, in una mostra personale, la sua raffinata sequenza di sculture in ceramica e oggetti di Design.
Comunicato stampa
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Yvonne Ekman elabora una scenografia complessa e raffinata attraverso geometrie che sono un’articolazione vocale di suoni, un’architettura ben definita, dove si crea un legame diretto fra percezione visiva e uditiva. Tutto si fonde, tutto è in perfetto equilibrio. La forma geometrica delle ceramiche ci porta nel nucleo più profondo della nostra essenza, alla parte più oscura e misteriosa della nostra origine. La ricerca estetica dell'artista ha delle sorprendenti risonanze con lo straordinario progetto scientifico della mappatura del DNA umano, le molecole depositarie dell’informazione genetica in tutte le cellule. Così come la struttura a doppia elica del DNA contiene il passato, il presente e il futuro del nostro essere visibili, nelle sue strutture possiamo scorgere la ricerca del passato, del presente e del futuro del nostro essere sensibile. Da musicista ella sa che, attraverso l’elaborazione contrappuntistica di un’idea tematica, si ottiene una forma musicale polifonica: la fuga. Da musicista sa che attraverso la rigorosa ricerca e l’elaborazione della struttura si trascende la forma e si raggiunge la poesia. Sempre l’analogia con la musica che ci aiuta a capire un altro elemento dell’arte di Yvonne Ekman, che è autore e allo stesso tempo interprete della sua opera. Le geometrie del suo lavoro non sono mai rigide, contengono una morbidezza che sembra essere sul punto di esplodere. I colori, il rosso, il nero, l’oro, sono colori musicali, voce personale. Come un grande pianista di fronte alla maestosa architettura di una sonata, l’artista sa creare tensione, sorpresa, leggerezza, ci trasporta con mano sicura in un viaggio dove tutto diventa onda, melodia, un’emozione che scaturisce dalla materia. Yvonne ci osserva e, come un bambino davanti alla sabbia, gioca con il suo elemento, la ceramica, inventando per noi nuovi enigmi da risolvere. Guardando alle composizioni, alla potenza dei colori, al movimento che innescano, all’alterazione cui sottopongono la griglia geometrica delle corrispondenze, viene da pensare alla bellezza dirompente delle Vexations di Satie, o, tornando più indietro nel tempo, alle opere di Leon Battista Alberti e ai suoi Ludi Mathematici, un altro straordinario gioco intellettuale. Così l’opera dell'artista non è solo ricerca della forma o costruzione della struttura, ma esperienza altra, libera, motivata da sentimenti, espressioni, soggetti diversi.
Yvonne Ekman è un’artista cui è difficile cucire un'unica veste, è una libera viaggiatrice che abbandona la strada principale “per arrampicarsi sull'alto argine di terra, dove una pista appena segnata e poco battuta portava verso Est, attraverso la folta boscaglia di abeti.”
Francesca Perti
Yvonne Ekman è un’artista cui è difficile cucire un'unica veste, è una libera viaggiatrice che abbandona la strada principale “per arrampicarsi sull'alto argine di terra, dove una pista appena segnata e poco battuta portava verso Est, attraverso la folta boscaglia di abeti.”
Francesca Perti
14
dicembre 2018
Yvonne Ekman – Poliphonia/Sequence
Dal 14 dicembre 2018 al 15 gennaio 2019
design
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arte contemporanea
arti decorative e industriali
Location
FRAMMENTI D’ARTE
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Roma, Via Paola, 23, (Roma)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì 10-13 e 16-19.30
Vernissage
14 Dicembre 2018, ore 18.30
Autore
Curatore