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Zaino in spalla III: Antonio Bardino / Mandra Cerrone
La mostra dell’artista Antonio Bardino, il workshop di Mandra Cerrone sul suo progetto Silent Family e la presentazione del libro Il terzo occhio – Dall’omicidio di Avetrana a Profondo Rosso, dai plastici di Bruno Vespa alle installazioni di Angelo Colangelo (edizioni primeVie) di Ivan D’Alberto. Tutto questo si terrà dal 5 all’ 8 novembre all’Atelier Gorgi in via Belfiore 5h, Torino
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nelle dense giornate torinesi di Artissima e The Others torna anche quest’anno Zaino in Spalla, il
progetto espositivo che attraverso la metafora del viaggio, spostandosi dal nord al sud dell’Italia, ne
racconta le più interessanti realtà creative indipendenti. Per la sua terza edizione, Sponge
ArteContemporanea di Pergola (PU) incontra Mystic Driver Art Lab di Francavilla al Mare (CH): le
due strutture no profit provenienti dal centro della penisola saranno ospitate dall’Atelier Giorgi di
Torino e racconteranno la loro filosofia per sancire una nuova collaborazione attraverso la
presentazione dei lavori di Antonio Bardino e Mandra Cerrone, gli artisti invitati.
Il viaggio quest’anno si presenta intenso e suggestivo con la presenza della realtà abruzzese di
Mystic Driver Art Lab, associazione che conduce una ricerca interdisciplinare tra le antiche sapienze
orientali e le metodologie dell’arte che cura o dell'arte terapia, rappresentata dalle “azioni poetiche” e
performative dell'artista Mandra Cerrone che riproporrà per Zaino in Spalla un workshop sul suo
progetto Silent Family. Il workshop sarà strutturato in tre incontri durante i quali ogni partecipante
verrà guidato dall’artista nella realizzazione, prima grafica e poi performativa, di un “ritratto” del
proprio albero genealogico: l’atto poetico è finalizzato alla ricostruzione consapevole e liberatoria dei
legami e degli affetti familiari che condizionano, pur inconsciamente, le vite e le scelte di ognuno.
Il workshop Silent Family si svolgerà nelle seguenti giornate e orari: 6 e 7 novembre dalle 15.00 alle
20.00, 8 novembre dalle 9.30 alle 13.30.
La prenotazione è obbligatoria e il costo è di € 50 a persona per giornata.
Poiché l’intento di Zaino in Spalla è quello di creare relazioni e assonanze non ordinarie, l’analisi
dell’albero genealogico profondamente umano su cui si focalizza il lavoro di Mandra Cerrone si porrà
in continuità e in sintonia ideologica con gli alberi della natura selvaggia e incontaminata che
invadono e quasi sovrastano le tele di Antonio Bardino.
I dipinti ad olio di Bardino presentati nel contesto torinese fanno tutti parte di una produzione
incentrata sulle possibilità concettuali del paesaggio. Non si tratta di banale “pittura boschiva” ma di
una lirica riflessione antropologica (e politica) sui paesaggi: laterali, indecisi, dispersi, «terzi» secondo
la definizione dello studioso francese Gilles Clément. Aree un tempo urbanizzate – o meglio
antropizzate – in seguito abbandonate alla natura stessa che ha inesorabilmente ripreso possesso
del suo territorio, incontenibile: i margini delle strade, i parchi o le periferie disabitate, le zone
industriali dismesse inghiottite da rovi e sterpaglie (come quelle dei grandi bacini industriali torinesi
negli anni novanta, prima però che l’uomo intervenisse con i nuovi piani regolatori).
La rivelazione e lo sforzo naturale della liberazione da prigionie e concetti precostituiti riguardano sia
le azioni estetiche e terapeutiche di Mandra Cerrone che i «terzi» paesaggi dipinti da Antonio
Bardino: la fragilità e la potenza della natura, e della natura essenza umana sono qui sollecitate con
linguaggi differenti, ma simile è l’attenzione e la fascinazione verso i pensieri e gli angoli più nascosti
della mente e del mondo.
La mostra si concluderà l’8 novembre alle ore 18.30 con la presentazione in esclusiva del libro di
Ivan D’Alberto, appena dato alle stampe, Il terzo occhio – Dall’omicidio di Avetrana a Profondo
Rosso, dai plastici di Bruno Vespa alle installazioni di Angelo Colangelo (edizioni primeVie). Il
volume, attraverso un’attenta analisi del rapporto che intercorre tra i media, l’arte contemporanea e la
cronaca nera, dimostra il profilarsi di uno scenario unitario che si erge a manifesto della cultura
contemporanea.
Per ulteriori informazione e per prenotarsi al Workshop:
+39 3495347650 tebala@hotmail.it www.spongeartecontemporanea.net
Mandra Cerrone (Francavilla al Mare, CH) esordisce negli anni ‘80 con opere matericoinformali. Da
anni propone “atti poetici”, o “psicoazioni”, in cui l’immaginazione in azione diventa energia,
strumento per modellare nuove realtà, il momento in cui l’artista interviene nel dibattito sociale
aprendo a riflessioni e domande. Con queste “azioni”, condivise attraverso l’arte, indaga le relazioni
familiari (che spesso si rivelano laboratori d’infelicità); il rapporto con il denaro (che viene fisicamente
e metaforicamente lavato); quel che resta del proibito, la vita che si racconta e poi “ricama” sulla
morte e infine svela dolorosamente il bisogno esistenziale di amare con atti che invitano a superare i
propri limiti, riprogettare se stessi. Video e fotografia testimoniano le performance e diventano esse
stesse opere. Come art creator Mandra Cerrone professionalmente declina in moda, pubblicità,
editoria la sua arte.
Antonio Bardino (Alghero, 1973) vive e lavora a Udine. Terminati gli studi in decorazione
all’Accademia di Belle Arti di Sassari, si specializza in mosaico e si dedica alla sperimentazione di
nuove tecnologie grafiche. E’ nella pittura che concentra la sua ricerca, dapprima indagando interni
urbani, asettici e svuotati della presenza umana, ispirandosi al pensiero di Marc Augè e alla
teorizzazione dei “nonluoghi”; in questa fase aeroporti, stazioni, luoghi di passaggio sono fotografati
e riprodotti in modo nitido ed inequivocabile, con un controllo minuzioso della tecnica che ne
sottolinea la freddezza e il carattere transitorio. Il ragionamento sulle vedute urbane, sull’intervento
umano nella natura e nel paesaggio lo porta in seguito a scegliere di rappresentare i momenti in cui
la natura si riappropria degli spazi sottratti dall’uomo, quelle vedute laterali mai banali, il “terzo
paesaggio” teorizzato da Gilles Clèment. La materia pittorica inizia a liberarsi, e il suo
comportamento viene in parte lasciato al caso, con il colore lasciato a colare sulla tela finita. Nella
produzione più recente Bardino opera uno scarto ulteriore, sfruttando al massimo le potenzialità della
materia e raggiungendo esiti al limite dell’astrazione, in cui le suggestioni dei paesaggi laterali non si
appoggiano più soltanto ad un’immagine realistica, fotografica e rielaborata, ma anche alle
sensazioni ed alla memoria.
Sponge ArteContemporanea è una piattaforma di ricerca che opera nelle Marche da sette anni.
Sede operativa è il casolare dell’artista Giovanni Gaggia il quale, con la collaborazione di Federica
Mariani, Stefano Verri, Milena Becci, Giovanna Giannini Guazzugli e Davide Quadrio, invita artisti
provenienti da tutta Italia e non solo ad abitare il casolare e a sovvertire l’estetica delle stanze
quotidianamente vissute. Sponge è una realtà indipendente ad oggi riconosciuta ed apprezzata su
tutto il territorio italiano: le sue proposte, collaborazioni e partecipazioni vanno su e giù per l’Italia, ad
ovest come ad est, portando con sé le esperienze, l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di
partecipazione.
Mystic Driver Art Lab: l'associazione Mystic Driver Art Lab esiste ufficialmente da marzo 2013. Ha
già ospitato un gran numero di artisti, ricercatori, terapeuti, e ne incontrerà altri. L’invito a diventare
soci, o sostenitori, è aperto a tutti quelli che hanno a cuore l'arte, le sperimentazioni, la ricerca di
percorsi alternativi, per continuare ad avere un posto in cui scoprire quello che non scopriremmo
altrove. Un luogo di crescita, vista mare.
Atelier Giorgi è uno spazio indipendente dedicato alle arti grafiche. Opera nella didattica e nella
divulgazione di artisti irregolari, promuovendo la sperimentazione al di là della distinzione tra
professionista e nonprofessionista. Nel 2012 è ideatore, insieme a Nopx, di Wildflowers, evento
curato da Elyron, che ha portato a Torino artisti internazionali, creando una solida rete tra gli spazi
espositivi in San Salvario.
progetto espositivo che attraverso la metafora del viaggio, spostandosi dal nord al sud dell’Italia, ne
racconta le più interessanti realtà creative indipendenti. Per la sua terza edizione, Sponge
ArteContemporanea di Pergola (PU) incontra Mystic Driver Art Lab di Francavilla al Mare (CH): le
due strutture no profit provenienti dal centro della penisola saranno ospitate dall’Atelier Giorgi di
Torino e racconteranno la loro filosofia per sancire una nuova collaborazione attraverso la
presentazione dei lavori di Antonio Bardino e Mandra Cerrone, gli artisti invitati.
Il viaggio quest’anno si presenta intenso e suggestivo con la presenza della realtà abruzzese di
Mystic Driver Art Lab, associazione che conduce una ricerca interdisciplinare tra le antiche sapienze
orientali e le metodologie dell’arte che cura o dell'arte terapia, rappresentata dalle “azioni poetiche” e
performative dell'artista Mandra Cerrone che riproporrà per Zaino in Spalla un workshop sul suo
progetto Silent Family. Il workshop sarà strutturato in tre incontri durante i quali ogni partecipante
verrà guidato dall’artista nella realizzazione, prima grafica e poi performativa, di un “ritratto” del
proprio albero genealogico: l’atto poetico è finalizzato alla ricostruzione consapevole e liberatoria dei
legami e degli affetti familiari che condizionano, pur inconsciamente, le vite e le scelte di ognuno.
Il workshop Silent Family si svolgerà nelle seguenti giornate e orari: 6 e 7 novembre dalle 15.00 alle
20.00, 8 novembre dalle 9.30 alle 13.30.
La prenotazione è obbligatoria e il costo è di € 50 a persona per giornata.
Poiché l’intento di Zaino in Spalla è quello di creare relazioni e assonanze non ordinarie, l’analisi
dell’albero genealogico profondamente umano su cui si focalizza il lavoro di Mandra Cerrone si porrà
in continuità e in sintonia ideologica con gli alberi della natura selvaggia e incontaminata che
invadono e quasi sovrastano le tele di Antonio Bardino.
I dipinti ad olio di Bardino presentati nel contesto torinese fanno tutti parte di una produzione
incentrata sulle possibilità concettuali del paesaggio. Non si tratta di banale “pittura boschiva” ma di
una lirica riflessione antropologica (e politica) sui paesaggi: laterali, indecisi, dispersi, «terzi» secondo
la definizione dello studioso francese Gilles Clément. Aree un tempo urbanizzate – o meglio
antropizzate – in seguito abbandonate alla natura stessa che ha inesorabilmente ripreso possesso
del suo territorio, incontenibile: i margini delle strade, i parchi o le periferie disabitate, le zone
industriali dismesse inghiottite da rovi e sterpaglie (come quelle dei grandi bacini industriali torinesi
negli anni novanta, prima però che l’uomo intervenisse con i nuovi piani regolatori).
La rivelazione e lo sforzo naturale della liberazione da prigionie e concetti precostituiti riguardano sia
le azioni estetiche e terapeutiche di Mandra Cerrone che i «terzi» paesaggi dipinti da Antonio
Bardino: la fragilità e la potenza della natura, e della natura essenza umana sono qui sollecitate con
linguaggi differenti, ma simile è l’attenzione e la fascinazione verso i pensieri e gli angoli più nascosti
della mente e del mondo.
La mostra si concluderà l’8 novembre alle ore 18.30 con la presentazione in esclusiva del libro di
Ivan D’Alberto, appena dato alle stampe, Il terzo occhio – Dall’omicidio di Avetrana a Profondo
Rosso, dai plastici di Bruno Vespa alle installazioni di Angelo Colangelo (edizioni primeVie). Il
volume, attraverso un’attenta analisi del rapporto che intercorre tra i media, l’arte contemporanea e la
cronaca nera, dimostra il profilarsi di uno scenario unitario che si erge a manifesto della cultura
contemporanea.
Per ulteriori informazione e per prenotarsi al Workshop:
+39 3495347650 tebala@hotmail.it www.spongeartecontemporanea.net
Mandra Cerrone (Francavilla al Mare, CH) esordisce negli anni ‘80 con opere matericoinformali. Da
anni propone “atti poetici”, o “psicoazioni”, in cui l’immaginazione in azione diventa energia,
strumento per modellare nuove realtà, il momento in cui l’artista interviene nel dibattito sociale
aprendo a riflessioni e domande. Con queste “azioni”, condivise attraverso l’arte, indaga le relazioni
familiari (che spesso si rivelano laboratori d’infelicità); il rapporto con il denaro (che viene fisicamente
e metaforicamente lavato); quel che resta del proibito, la vita che si racconta e poi “ricama” sulla
morte e infine svela dolorosamente il bisogno esistenziale di amare con atti che invitano a superare i
propri limiti, riprogettare se stessi. Video e fotografia testimoniano le performance e diventano esse
stesse opere. Come art creator Mandra Cerrone professionalmente declina in moda, pubblicità,
editoria la sua arte.
Antonio Bardino (Alghero, 1973) vive e lavora a Udine. Terminati gli studi in decorazione
all’Accademia di Belle Arti di Sassari, si specializza in mosaico e si dedica alla sperimentazione di
nuove tecnologie grafiche. E’ nella pittura che concentra la sua ricerca, dapprima indagando interni
urbani, asettici e svuotati della presenza umana, ispirandosi al pensiero di Marc Augè e alla
teorizzazione dei “nonluoghi”; in questa fase aeroporti, stazioni, luoghi di passaggio sono fotografati
e riprodotti in modo nitido ed inequivocabile, con un controllo minuzioso della tecnica che ne
sottolinea la freddezza e il carattere transitorio. Il ragionamento sulle vedute urbane, sull’intervento
umano nella natura e nel paesaggio lo porta in seguito a scegliere di rappresentare i momenti in cui
la natura si riappropria degli spazi sottratti dall’uomo, quelle vedute laterali mai banali, il “terzo
paesaggio” teorizzato da Gilles Clèment. La materia pittorica inizia a liberarsi, e il suo
comportamento viene in parte lasciato al caso, con il colore lasciato a colare sulla tela finita. Nella
produzione più recente Bardino opera uno scarto ulteriore, sfruttando al massimo le potenzialità della
materia e raggiungendo esiti al limite dell’astrazione, in cui le suggestioni dei paesaggi laterali non si
appoggiano più soltanto ad un’immagine realistica, fotografica e rielaborata, ma anche alle
sensazioni ed alla memoria.
Sponge ArteContemporanea è una piattaforma di ricerca che opera nelle Marche da sette anni.
Sede operativa è il casolare dell’artista Giovanni Gaggia il quale, con la collaborazione di Federica
Mariani, Stefano Verri, Milena Becci, Giovanna Giannini Guazzugli e Davide Quadrio, invita artisti
provenienti da tutta Italia e non solo ad abitare il casolare e a sovvertire l’estetica delle stanze
quotidianamente vissute. Sponge è una realtà indipendente ad oggi riconosciuta ed apprezzata su
tutto il territorio italiano: le sue proposte, collaborazioni e partecipazioni vanno su e giù per l’Italia, ad
ovest come ad est, portando con sé le esperienze, l’entusiasmo, la curiosità e la voglia di
partecipazione.
Mystic Driver Art Lab: l'associazione Mystic Driver Art Lab esiste ufficialmente da marzo 2013. Ha
già ospitato un gran numero di artisti, ricercatori, terapeuti, e ne incontrerà altri. L’invito a diventare
soci, o sostenitori, è aperto a tutti quelli che hanno a cuore l'arte, le sperimentazioni, la ricerca di
percorsi alternativi, per continuare ad avere un posto in cui scoprire quello che non scopriremmo
altrove. Un luogo di crescita, vista mare.
Atelier Giorgi è uno spazio indipendente dedicato alle arti grafiche. Opera nella didattica e nella
divulgazione di artisti irregolari, promuovendo la sperimentazione al di là della distinzione tra
professionista e nonprofessionista. Nel 2012 è ideatore, insieme a Nopx, di Wildflowers, evento
curato da Elyron, che ha portato a Torino artisti internazionali, creando una solida rete tra gli spazi
espositivi in San Salvario.
05
novembre 2015
Zaino in spalla III: Antonio Bardino / Mandra Cerrone
Dal 05 all'otto novembre 2015
arte contemporanea
Location
ATELIER GIORGI
Torino, Via Belfiore, 5h, (Torino)
Torino, Via Belfiore, 5h, (Torino)
Orario di apertura
5 novembre 18.30 20.00; 6 e 7 novembre 15.00 20.00; 8 novembre 9.30 13.30 e 18.00 20.00. Presentazione: sabato 8 novembre 2015, ore 18:30
Vernissage
5 Novembre 2015, ore 18.30
Sito web
www.spongeartecontemporanea.net
Autore
Curatore