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Zak Manzi – Burnout
In occasione della mostra presso la Galleria Umberto Di Marino Arte Contemporanea l’artista presenta un nuovo video dal titolo Burnout
Comunicato stampa
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Giovedì 15 dicembre si inaugura, presso la sede di Giugliano NA della Galleria Umberto Di Marino Arte Contemporanea, la mostra personale di Zak Manzi dal titolo Burnout.
Nelle proprie opere, Zak Manzi (Napoli 1975) affronta tematiche sociali, politiche ed esistenziali, talvolta con esplicita polemica ironia, ma soprattutto con la profonda consapevolezza di sottolineare il proprio ruolo sociale. Le interviste in stile webcam a Beppe Battaglia e Sergio Piro, il falso filmato Al-Qaeda, o le riprese dal satellite dei territori in guerra, insistono sulla scelta poetica dell’inquadratura fissa. Come se nella visione del controllo sociale, l’artista volesse ridisegnare, attraverso congegni predefiniti, il database del “controllore”.
In occasione della mostra presso la Galleria Umberto Di Marino Arte Contemporanea l’artista presenta un nuovo video dal titolo Burnout.
Protagonisti sono cinque attori, artista compreso, nel ruolo di infermieri psichiatrici affetti da Burnout. Una sindrome che colpisce alcune categorie di lavoratori a causa di particolari fattori stressogeni legati all’attività professionale. Attraverso una telecamera fissa, che diventa un riferimento ai sistemi di telecamere a circuito chiuso da cui siamo continuamente “spiati”, si possono osservare gli infermieri che hanno ormai assunto quelle caratteristiche proprie degli alienati: gesti e movenze ripetuti in continuazione e frasi sconnesse: “...mi sono accorto che lei ha paura, mostra dei chiari segni di paura, lei ha decisamente paura, lei non si accorge di aver paura...”.
Zak Manzi crea, in questo modo, un fastidioso cortocircuito audio visivo tra chi guarda e chi viene guardato, tra i pensieri e l’ascolto, tra ciò che deve essere omesso e ciò che vuole essere esibito. La traccia sonora della proiezione è del musicista Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24Grana e produttore musicale. Fontanella ha già collaborato con l’artista in “WarMup” e con Bianco-Valente per “Welcome X”.
Burnout è stato prodotto dalla Phoebus Editions.
Nato nel 1975 a Napoli, Zak Manzi ha esposto in diverse mostre personali e collettive tra cui: XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Castel Sant’Elmo, Napoli (2005), a cura di Gigiotto Del Vecchio; Overview, Villa Bruni, S. Giorgio a Cremano - NA (2005), a cura di Luigi Giovinazzo; Fair Play, Complesso monumentale di Santa Sofia- SA (2005), a cura di Laura Carcano; Born Out – specificità e globalità delle periferie del mondo, ex chiesa delle Concezioniste, Giugliano – NA (2004), a cura di Simona Barucco e Umberto Di Marino; Italian Creativity, a cura di Prometeo, Massa (2004) I pesci abboccano se non amano, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Mauro Bianchini (2002); Flash Art , T293, Napoli (2001).
Nelle proprie opere, Zak Manzi (Napoli 1975) affronta tematiche sociali, politiche ed esistenziali, talvolta con esplicita polemica ironia, ma soprattutto con la profonda consapevolezza di sottolineare il proprio ruolo sociale. Le interviste in stile webcam a Beppe Battaglia e Sergio Piro, il falso filmato Al-Qaeda, o le riprese dal satellite dei territori in guerra, insistono sulla scelta poetica dell’inquadratura fissa. Come se nella visione del controllo sociale, l’artista volesse ridisegnare, attraverso congegni predefiniti, il database del “controllore”.
In occasione della mostra presso la Galleria Umberto Di Marino Arte Contemporanea l’artista presenta un nuovo video dal titolo Burnout.
Protagonisti sono cinque attori, artista compreso, nel ruolo di infermieri psichiatrici affetti da Burnout. Una sindrome che colpisce alcune categorie di lavoratori a causa di particolari fattori stressogeni legati all’attività professionale. Attraverso una telecamera fissa, che diventa un riferimento ai sistemi di telecamere a circuito chiuso da cui siamo continuamente “spiati”, si possono osservare gli infermieri che hanno ormai assunto quelle caratteristiche proprie degli alienati: gesti e movenze ripetuti in continuazione e frasi sconnesse: “...mi sono accorto che lei ha paura, mostra dei chiari segni di paura, lei ha decisamente paura, lei non si accorge di aver paura...”.
Zak Manzi crea, in questo modo, un fastidioso cortocircuito audio visivo tra chi guarda e chi viene guardato, tra i pensieri e l’ascolto, tra ciò che deve essere omesso e ciò che vuole essere esibito. La traccia sonora della proiezione è del musicista Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24Grana e produttore musicale. Fontanella ha già collaborato con l’artista in “WarMup” e con Bianco-Valente per “Welcome X”.
Burnout è stato prodotto dalla Phoebus Editions.
Nato nel 1975 a Napoli, Zak Manzi ha esposto in diverse mostre personali e collettive tra cui: XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Castel Sant’Elmo, Napoli (2005), a cura di Gigiotto Del Vecchio; Overview, Villa Bruni, S. Giorgio a Cremano - NA (2005), a cura di Luigi Giovinazzo; Fair Play, Complesso monumentale di Santa Sofia- SA (2005), a cura di Laura Carcano; Born Out – specificità e globalità delle periferie del mondo, ex chiesa delle Concezioniste, Giugliano – NA (2004), a cura di Simona Barucco e Umberto Di Marino; Italian Creativity, a cura di Prometeo, Massa (2004) I pesci abboccano se non amano, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Mauro Bianchini (2002); Flash Art , T293, Napoli (2001).
15
dicembre 2005
Zak Manzi – Burnout
Dal 15 dicembre 2005 al 15 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
UMBERTO DI MARINO ARTE CONTEMPORANEA – GIUGLIANO
Giugliano In Campania, Via Colonne, 2B, (Napoli)
Giugliano In Campania, Via Colonne, 2B, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.30–13 e 17–20
Vernissage
15 Dicembre 2005, ore 19-22
Autore