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Zhang Huan in Florance. Bozzetti d’artista e fotografie di Guido Cozzi
In occasione di “Contemporaneamente. Arte, design, artigianato e cultura contemporanea in via Maggio e dintorni” a cinque anni dalla mostra L’Anima e la Materia dell’artista contemporaneo cinese Zhang Huan, Tethys Gallery e Olivia Turchi organizzano sabato 1 dicembre 2018 un evento destinato a ripercorrere quella straordinaria avventura, che segnò la riapertura al pubblico del Forte Belvedere e con questa, l’inizio di una nuova stagione del contemporaneo a Firenze
Comunicato stampa
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In occasione di "Contemporaneamente. Arte, design, artigianato e cultura contemporanea in via Maggio e dintorni” a cinque anni dalla mostra L'Anima e la Materia dell'artista contemporaneo cinese Zhang Huan, Tethys Gallery e Olivia Turchi organizzano sabato 1 dicembre 2018 un evento destinato a ripercorrere quella straordinaria avventura, che segnò la riapertura al pubblico del Forte Belvedere e con questa, l'inizio di una nuova stagione del contemporaneo a Firenze.
Una selezione di fotografie di grande formato, realizzate con gli scatti di Guido Cozzi, insieme a bozzetti inediti dell’artista per la personale fiorentina - riporteranno il visitatore nell'atmosfera di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere nei giorni della mostra. Tra i bozzetti, il gesso preparatorio dell’opera Confucius realizzata appositamente per il Salone dei ‘500, donata dall’artista alla città di Firenze ed in attesa di una sua collocazione. Un allestimento multimediale inoltre mostrerà attraverso foto e video il backstage dell'evento che ancor oggi rappresenta per l’artista “una esperienza indimenticabile della quale ho fatto tesoro e che oggi sono lieto possa essere riproposta nell’ambito di Contemporaneamente”.
Una installazione – realizzata con i cataloghi di mostra (Maschietto Editore) - verrà destrutturata dal pubblico realizzando "de facto" una azione che sarà riproposta in un filmato loop-time-laps.
Zhang Huan è nato nel 1965 a An Yang City (Cina); vive e lavora tra Shanghai e New York. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Pechino dove studia pittura. Dopo un periodo trascorso a New York, dal 2005 l'artista vive e lavora a Shanghai. All’inizio della sua carriera, negli anni ’90, il principale mezzo espressivo è il corpo. Il periodo americano è caratterizzato da performance sempre più elaborate, che l’artista struttura in modo tale da coinvolgere un gran numero di partecipanti. Con il suo ritorno in Cina, la pratica evolve. L’artista si dedica prevalentemente all’installazione, alla scultura e alla pittura e introduce l’utilizzo di un materiale inusuale a lui molto caro: la cenere degli incensi che raccoglie nei templi buddisti nei dintorni di Shangai ed
usa per creare i suoi ash-painting e ash-sculpture. Per l’artista questa ha una forte valenza simbolica che rimanda alle memorie collettive e al ciclo della vita – suggerendo la possibilità della rinascita spirituale.
Ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche internazionali come la Biennale di Venezia (1999), la 5ª Biennale di Lione (2000), la Triennale di Yokohama (2001), la 6 ª Biennale di Gwangiu (Corea, 2006) la Biennale di Shanghai (2010). Tra le recenti mostre personali dell’artista ricordiamo quelle presso PAC, Milano (2010), Forte Belvedere e Palazzo Vecchio, Firenze (2013) Pace Gallery, New York (2015), Carriageworks, Sydney (2015) e Storm King Art Center, New York (2014). Le sue opere sono esposte nei principali musei del mondo.
La mostra L’Anima e la Materia, a cura di Olivia Turchi, che Firenze ha dedicato nel 2013 a Zhang Huan, indubbiamente uno dei più interessanti artisti contemporanei cinesi e figura di spicco nel panorama internazionale, ha accompagnato il visitatore attraverso un itinerario artistico che partendo da Palazzo Vecchio, simbolo del potere civile di Firenze arriva a Forte Belvedere, luogo carico di storia e suggestioni paesaggistiche e che ha riaperto dopo un lungo periodo per questa mostra. In questi straordinari contesti le opere proposte hanno declinato la poetica creativa di Zhang Huan, artista che ha saputo rinnovare il linguaggio dell’arte contemporanea cinese e non solo. Il dialogo tra culture, immagini e simboli di ieri e di oggi, tra società e pratiche religiose differenti, sono state alla base di questo progetto di mostra. Il percorso espositivo all’interno di Palazzo Vecchio, dedicato alla scultura, ha permesso di scoprire opere, soggetti e materiali tipici di un artista che lega inscindibilmente la sua opera con il buddismo. Il confronto tra le immagini di Cristo e di Buddha, la presenza di un’effige di Confucio nel Salone dei Cinquecento, dove accanto ai temi di carattere politico, è stato proposto un inconsueto accostamento tra valori religiosi, forme d’arte, tradizioni e pratiche che dal passato giungono a noi. La mostra ha proseguito, con uno sviluppo più antologico, a Forte di Belvedere dove, per la prima volta in Italia, sono presentate all’esterno alcune delle sculture monumentali. La capacità dell’artista, di creare connessioni estetiche e culturali tra la civiltà rinascimentale fiorentina e quella cinese, ha riportato alla mente quella Via della Seta che già in passato aveva collegato l’Oriente con l’Occidente, offrendo una privilegiata chiave di lettura per comprendere la Cina contemporanea, una realtà affascinante e complessa che non rappresenta oggi solo una potenza economica, ma anche uno straordinario laboratorio di arte e cultura.
Tethys Gallery si trova nel centro storico di Firenze, nel cuore dell'Oltrarno fiorentino. Unica galleria fiorentina dedicata esclusivamente alla fotografia contemporanea, Tethys offre un ricco calendario di mostre fotografiche temporanee e, tramite la collezione permanente, propone una selezione di lavori di artisti affermati e giovani talenti.
Guido Cozzi è nato e vive a Firenze nel 1962. Per l’editoria specializzata ha realizzato numerosi servizi fotografici di carattere geografico, etnografico e turistico. Oggi alterna campagne fotografiche per i grandi archivi internazionali, realizzazioni di libri e cataloghi fotografici, ricerche personali.
Una selezione di fotografie di grande formato, realizzate con gli scatti di Guido Cozzi, insieme a bozzetti inediti dell’artista per la personale fiorentina - riporteranno il visitatore nell'atmosfera di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere nei giorni della mostra. Tra i bozzetti, il gesso preparatorio dell’opera Confucius realizzata appositamente per il Salone dei ‘500, donata dall’artista alla città di Firenze ed in attesa di una sua collocazione. Un allestimento multimediale inoltre mostrerà attraverso foto e video il backstage dell'evento che ancor oggi rappresenta per l’artista “una esperienza indimenticabile della quale ho fatto tesoro e che oggi sono lieto possa essere riproposta nell’ambito di Contemporaneamente”.
Una installazione – realizzata con i cataloghi di mostra (Maschietto Editore) - verrà destrutturata dal pubblico realizzando "de facto" una azione che sarà riproposta in un filmato loop-time-laps.
Zhang Huan è nato nel 1965 a An Yang City (Cina); vive e lavora tra Shanghai e New York. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Pechino dove studia pittura. Dopo un periodo trascorso a New York, dal 2005 l'artista vive e lavora a Shanghai. All’inizio della sua carriera, negli anni ’90, il principale mezzo espressivo è il corpo. Il periodo americano è caratterizzato da performance sempre più elaborate, che l’artista struttura in modo tale da coinvolgere un gran numero di partecipanti. Con il suo ritorno in Cina, la pratica evolve. L’artista si dedica prevalentemente all’installazione, alla scultura e alla pittura e introduce l’utilizzo di un materiale inusuale a lui molto caro: la cenere degli incensi che raccoglie nei templi buddisti nei dintorni di Shangai ed
usa per creare i suoi ash-painting e ash-sculpture. Per l’artista questa ha una forte valenza simbolica che rimanda alle memorie collettive e al ciclo della vita – suggerendo la possibilità della rinascita spirituale.
Ha partecipato alle più importanti manifestazioni artistiche internazionali come la Biennale di Venezia (1999), la 5ª Biennale di Lione (2000), la Triennale di Yokohama (2001), la 6 ª Biennale di Gwangiu (Corea, 2006) la Biennale di Shanghai (2010). Tra le recenti mostre personali dell’artista ricordiamo quelle presso PAC, Milano (2010), Forte Belvedere e Palazzo Vecchio, Firenze (2013) Pace Gallery, New York (2015), Carriageworks, Sydney (2015) e Storm King Art Center, New York (2014). Le sue opere sono esposte nei principali musei del mondo.
La mostra L’Anima e la Materia, a cura di Olivia Turchi, che Firenze ha dedicato nel 2013 a Zhang Huan, indubbiamente uno dei più interessanti artisti contemporanei cinesi e figura di spicco nel panorama internazionale, ha accompagnato il visitatore attraverso un itinerario artistico che partendo da Palazzo Vecchio, simbolo del potere civile di Firenze arriva a Forte Belvedere, luogo carico di storia e suggestioni paesaggistiche e che ha riaperto dopo un lungo periodo per questa mostra. In questi straordinari contesti le opere proposte hanno declinato la poetica creativa di Zhang Huan, artista che ha saputo rinnovare il linguaggio dell’arte contemporanea cinese e non solo. Il dialogo tra culture, immagini e simboli di ieri e di oggi, tra società e pratiche religiose differenti, sono state alla base di questo progetto di mostra. Il percorso espositivo all’interno di Palazzo Vecchio, dedicato alla scultura, ha permesso di scoprire opere, soggetti e materiali tipici di un artista che lega inscindibilmente la sua opera con il buddismo. Il confronto tra le immagini di Cristo e di Buddha, la presenza di un’effige di Confucio nel Salone dei Cinquecento, dove accanto ai temi di carattere politico, è stato proposto un inconsueto accostamento tra valori religiosi, forme d’arte, tradizioni e pratiche che dal passato giungono a noi. La mostra ha proseguito, con uno sviluppo più antologico, a Forte di Belvedere dove, per la prima volta in Italia, sono presentate all’esterno alcune delle sculture monumentali. La capacità dell’artista, di creare connessioni estetiche e culturali tra la civiltà rinascimentale fiorentina e quella cinese, ha riportato alla mente quella Via della Seta che già in passato aveva collegato l’Oriente con l’Occidente, offrendo una privilegiata chiave di lettura per comprendere la Cina contemporanea, una realtà affascinante e complessa che non rappresenta oggi solo una potenza economica, ma anche uno straordinario laboratorio di arte e cultura.
Tethys Gallery si trova nel centro storico di Firenze, nel cuore dell'Oltrarno fiorentino. Unica galleria fiorentina dedicata esclusivamente alla fotografia contemporanea, Tethys offre un ricco calendario di mostre fotografiche temporanee e, tramite la collezione permanente, propone una selezione di lavori di artisti affermati e giovani talenti.
Guido Cozzi è nato e vive a Firenze nel 1962. Per l’editoria specializzata ha realizzato numerosi servizi fotografici di carattere geografico, etnografico e turistico. Oggi alterna campagne fotografiche per i grandi archivi internazionali, realizzazioni di libri e cataloghi fotografici, ricerche personali.
01
dicembre 2018
Zhang Huan in Florance. Bozzetti d’artista e fotografie di Guido Cozzi
Dal primo al 05 dicembre 2018
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
TETHYS GALLERY FINE ART PHOTOGRAPHY
Firenze, Via Dei Vellutini, 17/r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Vellutini, 17/r, (Firenze)
Vernissage
1 Dicembre 2018, ore 18
Ufficio stampa
DAVIS & CO.
Autore
Curatore