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Zip.Art 2 Temporary Site
Ispirata alle “città invisibili”, l’esposizione Zip.Art 2 Temporary Site, ci incammina in un viaggio visionario attraverso luoghi di Arte, luoghi di accoglienza di protezione ma anche di profonda alienazione e solitudine, luoghi di illusione ma anche di partenza e di destinazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
ZIP.ART 2 TEMPORARY SITE
“Poiché tutto è un riflesso della nostra mente, tutto può essere cambiato dalla nostra mente" –
Buddha
Ispirata alle “città invisibili", l'esposizione Zip.Art 2 Temporary Site, ci incammina in un viaggio
visionario attraverso luoghi di Arte, luoghi di accoglienza di protezione ma anche di profonda
alienazione e solitudine, luoghi di illusione ma anche di partenza e di destinazione.
Ed è attraverso queste polarità; pieno e vuoto, bianco e nero, virtuale e reale, che affrontiamo con
leggerezza un viaggio spirituale mirato ad accogliere con consapevolezza una pienezza che ricerca
e cerca un centro di “gravità permanente”
Gli artisti che espongono l'arte site-specific nelle tre dimensioni, dialogano ed rivelano con giocosa
ironia le metafore legate alla città e alle città fuori e dentro di noi, come luoghi di incontro che si
aprono si annullano si sospendono si alterano si ascoltano ci meravigliano ma anche ci sono ostili
In Piero Barducci, la cui ricerca è rivolta alla semplicità formale e dettagliata, ritroviamo una certa
ironia che spesso diventa testimone della caoticità del mondo e delle città anche come disordinato
insieme di persone
Totò Cariello che si rivela con grande capacità immaginaria nelle sue installazioni come panorami,
luoghi anche costruiti con oggetti-ricordo inseriti in un contesto decisamente metropolitano che
non dimentica gli emarginati
In Delia Gianti, ritroviamo il luogo di ascolto, in una dimensione più psicologica, evocativa, nella
quale nascondersi, soggetti e oggetti sospesi in una metafora di incanto che allieta lo spirito
ritmato dal battito del cuore
Roberta Fanti che attraverso uno sguardo raffinato e tagliente vela e svela, nel gioco delle
immagini, una forte identità iconografica che ci sospende nel “qui e ora”, dove il tempo e lo spazio
diventano una cosa sola
Gianni Pedullá, visionario eclettico, attraverso le sue opere ci ricorda la nostra provenienza ma
anche destinazione senza dimenticare l’appartenenza a un pianeta Mondo che fluttua vivo e
inconsapevole nell ‘Universo
Irene Zangheri, si rappresenta giocando con i disegni del corpo umano che “yogicamente”danza in
luoghi-spazio-temporali costretti e a volte soffocanti, alla ricerca del “wormhole"(Einstein-Rose)
Irene Zangheri, 2019
“Poiché tutto è un riflesso della nostra mente, tutto può essere cambiato dalla nostra mente" –
Buddha
Ispirata alle “città invisibili", l'esposizione Zip.Art 2 Temporary Site, ci incammina in un viaggio
visionario attraverso luoghi di Arte, luoghi di accoglienza di protezione ma anche di profonda
alienazione e solitudine, luoghi di illusione ma anche di partenza e di destinazione.
Ed è attraverso queste polarità; pieno e vuoto, bianco e nero, virtuale e reale, che affrontiamo con
leggerezza un viaggio spirituale mirato ad accogliere con consapevolezza una pienezza che ricerca
e cerca un centro di “gravità permanente”
Gli artisti che espongono l'arte site-specific nelle tre dimensioni, dialogano ed rivelano con giocosa
ironia le metafore legate alla città e alle città fuori e dentro di noi, come luoghi di incontro che si
aprono si annullano si sospendono si alterano si ascoltano ci meravigliano ma anche ci sono ostili
In Piero Barducci, la cui ricerca è rivolta alla semplicità formale e dettagliata, ritroviamo una certa
ironia che spesso diventa testimone della caoticità del mondo e delle città anche come disordinato
insieme di persone
Totò Cariello che si rivela con grande capacità immaginaria nelle sue installazioni come panorami,
luoghi anche costruiti con oggetti-ricordo inseriti in un contesto decisamente metropolitano che
non dimentica gli emarginati
In Delia Gianti, ritroviamo il luogo di ascolto, in una dimensione più psicologica, evocativa, nella
quale nascondersi, soggetti e oggetti sospesi in una metafora di incanto che allieta lo spirito
ritmato dal battito del cuore
Roberta Fanti che attraverso uno sguardo raffinato e tagliente vela e svela, nel gioco delle
immagini, una forte identità iconografica che ci sospende nel “qui e ora”, dove il tempo e lo spazio
diventano una cosa sola
Gianni Pedullá, visionario eclettico, attraverso le sue opere ci ricorda la nostra provenienza ma
anche destinazione senza dimenticare l’appartenenza a un pianeta Mondo che fluttua vivo e
inconsapevole nell ‘Universo
Irene Zangheri, si rappresenta giocando con i disegni del corpo umano che “yogicamente”danza in
luoghi-spazio-temporali costretti e a volte soffocanti, alla ricerca del “wormhole"(Einstein-Rose)
Irene Zangheri, 2019
17
maggio 2019
Zip.Art 2 Temporary Site
Dal 17 al 26 maggio 2019
arte contemporanea
Location
CAVALLERIZZA REALE
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Orario di apertura
Lun e Ven ore 16 - 22
Sab e Dom ore 14 -22
Vernissage
17 Maggio 2019, ore 18
Autore