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Ziv Cooper – City Lights
Per la stagione espositiva 2018 la Simon Bart Gallery di Porto Cervo e Poltu Quatu presenta gli ultimi lavori dell’artista israeliano Ziv Cooper. In esposizione paesaggi urbani di matrice neo-impressionista dove luce e colore trasformano l’immateriale in realtà tangibile.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la stagione espositiva 2018 la Simon Bart Gallery di Porto Cervo e Poltu Quatu è lieta di presentare gli ultimi lavori dell’artista israeliano Ziv Cooper.
In esposizione paesaggi urbani di matrice neo-impressionista dove luce e colore trasformano l’immateriale in realtà tangibile. I quadri di Ziv Cooper si presentano, infatti, come strumenti capaci di modulare e frammentare il fascio luminoso, il chiaroscuro imprime sulla tela vedute cittadine che svaniscono in prospettiva fino a trasformarsi in scenari onirici. Come in un sogno l’artista ricompone le immagini delle città che attraversa, trascrive su tela le istantanee di momenti in cui la luce naturale e quella artificiale mettono in rilievo le caratteristiche dello spazio urbano.
Il comune denominatore dei dipinti è la luce, una luce elegante in grado di creare atmosfere particolarmente dense ed irripetibili per ciascun paesaggio: “La luce è il soggetto principale di tutte le mie opere - racconta Cooper - anche se produce un effetto unico su ognuno di essi a seconda dei diversi luoghi e temi a cui mi riferisco. Dipingere la luce mi dà l'opportunità di superare sempre nuovi limiti, mettere alla prova la mia pratica artistica dipingendo gli elementi principali del paesaggio urbano, quelli invisibili ma che cambiano il volto alle cose”.
Per dare vita alle sue opere di luce Ziv Cooper modifica l’antica tecnica della sovrapposizione di strati di colore: con una pennellata rapida e sintetica suggerisce l’idea di riverbero, del bagliore diffuso dei caldi tramonti o delle uggiose giornate metropolitane dove l’acqua si fa specchio moltiplicando i raggi luminosi. Dipinge principalmente “sul fresco, senza lasciare asciugare completamente gli strati, per creare nuovi livelli, applicando colori trasparenti”, come egli stesso ammette, creando così una combinazione di facciate luminose, trasparenti, riflesse e oscurate che restituiscono la ricchezza di ogni veduta.
Il ruolo strutturante della luce ridefinisce forme e superfici dando vita a volumi netti e solidi. L’esito formale delle facciate caratterizza il linguaggio architettonico delle diverse longitudini a cui si riferiscono e ne documentano la loro cultura abitativa. Le linee verticali ed orizzontali, le curve e le geometrie sapientemente armonizzate danno vita ad un linguaggio architettonico, quasi stenografico, dove l’utile e il bello si accordano simmetricamente.
Infine, nelle opere di Cooper la luce descrive e rivela ma ha anche la capacità di rallentare il tempo. Il tempo è la dimensione che completa la visione, restituendo allo spettatore le sensazioni di quella pausa di riflessione in cui tutto si riduce e i colori e i rumori si attenuano.
In esposizione paesaggi urbani di matrice neo-impressionista dove luce e colore trasformano l’immateriale in realtà tangibile. I quadri di Ziv Cooper si presentano, infatti, come strumenti capaci di modulare e frammentare il fascio luminoso, il chiaroscuro imprime sulla tela vedute cittadine che svaniscono in prospettiva fino a trasformarsi in scenari onirici. Come in un sogno l’artista ricompone le immagini delle città che attraversa, trascrive su tela le istantanee di momenti in cui la luce naturale e quella artificiale mettono in rilievo le caratteristiche dello spazio urbano.
Il comune denominatore dei dipinti è la luce, una luce elegante in grado di creare atmosfere particolarmente dense ed irripetibili per ciascun paesaggio: “La luce è il soggetto principale di tutte le mie opere - racconta Cooper - anche se produce un effetto unico su ognuno di essi a seconda dei diversi luoghi e temi a cui mi riferisco. Dipingere la luce mi dà l'opportunità di superare sempre nuovi limiti, mettere alla prova la mia pratica artistica dipingendo gli elementi principali del paesaggio urbano, quelli invisibili ma che cambiano il volto alle cose”.
Per dare vita alle sue opere di luce Ziv Cooper modifica l’antica tecnica della sovrapposizione di strati di colore: con una pennellata rapida e sintetica suggerisce l’idea di riverbero, del bagliore diffuso dei caldi tramonti o delle uggiose giornate metropolitane dove l’acqua si fa specchio moltiplicando i raggi luminosi. Dipinge principalmente “sul fresco, senza lasciare asciugare completamente gli strati, per creare nuovi livelli, applicando colori trasparenti”, come egli stesso ammette, creando così una combinazione di facciate luminose, trasparenti, riflesse e oscurate che restituiscono la ricchezza di ogni veduta.
Il ruolo strutturante della luce ridefinisce forme e superfici dando vita a volumi netti e solidi. L’esito formale delle facciate caratterizza il linguaggio architettonico delle diverse longitudini a cui si riferiscono e ne documentano la loro cultura abitativa. Le linee verticali ed orizzontali, le curve e le geometrie sapientemente armonizzate danno vita ad un linguaggio architettonico, quasi stenografico, dove l’utile e il bello si accordano simmetricamente.
Infine, nelle opere di Cooper la luce descrive e rivela ma ha anche la capacità di rallentare il tempo. Il tempo è la dimensione che completa la visione, restituendo allo spettatore le sensazioni di quella pausa di riflessione in cui tutto si riduce e i colori e i rumori si attenuano.
28
luglio 2018
Ziv Cooper – City Lights
Dal 28 luglio al 18 agosto 2018
arte contemporanea
Location
SIMONBART GALLERY
Arzachena, Via Aga Khan, 1, (Olbia-tempio)
Arzachena, Via Aga Khan, 1, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica ore 10 - 13 e 18 - 00
Vernissage
28 Luglio 2018, ore 19.30
Autore
Curatore