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Zoè Gruni – Metacorpo
Zoè Gruni esprime attraverso la sua carne,che freme e vibra,in uno spazio racchiuso, “la partecipazione alla vita delle cose e degli eventi”, proponendo così il proprio corpo come una sorta di pre–espressione priva di mediazione linguistica, dove fisicità animale e corporeità umana si intrecciano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Zoè Gruni
Metacorpo
Video digitale, 2' 58''
Il teatro Sala Umberto, nel suo “spazio arte” in collaborazione con Entropyart|in|roma prosegue le sue
proposte con la giovane artista Zoè Gruni di cui viene presentato il video digitale Metacorpo 2009 (aiuto
tecnico riprese e montaggio: Cristiano Coppi) http://www.youtube.com/watch?v=gExQYrV7q3M .
La carne dell’artista, che freme e vibra in uno spazio racchiuso, mostra in questi movimenti “la
partecipazione alla vita delle cose e degli eventi”, come afferma l’artista, proponendo così il proprio corpo
come una sorta di pre–espressione priva di mediazione linguistica, dove fisicità animale e corporeità umana
si intrecciano e sembrano condividere una memoria e un destino comune.
Insieme al video verranno esposte anche quattro fotografie della serie Metato (2004–2008), in cui è ritratta
mentre indossa i suoi Copricapo e Copricorpo (ancora una volta sculture) realizzati in balle di juta –
materiale ruvido, maleodorante, ingrato a lavorarsi con le mani, che porta su di sé i segni di una vita nomade
e di usi promiscui, passato di mano in mano in porti e stazioni ferroviari.
Zoè Gruni sperimenta quindi attraverso il corpo diversi mezzi espressivi che fanno però parte di un unico
processo: il disegno come idea, la scultura come matrice, la performance come azione e di conseguenza il
video come strumento di narrazione e la fotografia come immagine fissata.
Zoè Gruni (Pistoia 1982) vive e lavora fra Pistoia e Los Angeles. Dopo numerose mostre, partecipazioni a
performance e conclusa l'Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2007 presenta i suoi Copricapo / Copricorpi
nella prima nazionale dello spettacolo Conversazione con la pietra (Festival Via Cava–Parco Pietra,
Roselle–Grosseto) e partecipa ad Abitanti Ambienti: Daniela De Lorenzo, Zoè Gruni, Kinkaleri alla Galleria Il
Ponte, Firenze a cura di Silvia Lucchesi. Nel 2008 vince il premio Studenti d’eccellenza, Zoè Gruni e Andrea
Lunardi all’accademia delle Arti del Disegno di Firenze, espone Metato alla Galerie Depardieu a Nizza, che
sarà presentato di nuovo nel 2009 alla Galleria Entropyart in progress di Napoli, partecipa alla performance
di Daniel Rothbart Mediazione/meditazione, alla Galleria Il Ponte di Firenze, dove espone nell'ottobre dello
stesso anno il video Metacorpo e la suite delle foto di Metato, a cura di Enrico Pedrini,
Dal 4 al 18 luglio 2009, alla Biblioteca Fabroniana di Pistoia si è tenuta la mostra personale Lì c’è la paura e
il 19 e 20 settembre, la presentazione del video Metacorpo a Londra all’interno del FolkUs Festival.
Nel 2010 partecipa alle mostre collettive Please me fashion, fluttuazioni fra arte e moda, Sabbioneta
(Mantova), Arte del XX secolo nelle collezioni delle fondazioni bancarie di Venezia e Pistoia. 1910 - 2010: un
secolo d’arte a Pistoia (Pistoia), Gemine Muse – Trame d'arte identità e inganni (Prato), Lateral bodies
Spazio Thetis (Venezia) e Bad Girls : good girls go to heaven, bad girls go everywhere (Galleria Unimedia
Genova); partecipa inoltre a The Scientist videoarte – Video digital Art. IV edizione Festival Internazionale di
videoarte (Ferrara).
Nel 2011 espone alla mostra collettiva Biennale Giovani Monza (Monza) e Raid Projects (Los Angeles CA);
è presente all'Arte Fiera di Bologna e all'Art Show di Los Angeles ed è impegnata nel progetto Urban
Jackalope Project, Spazio F_AIR Firenze.
Metacorpo
Video digitale, 2' 58''
Il teatro Sala Umberto, nel suo “spazio arte” in collaborazione con Entropyart|in|roma prosegue le sue
proposte con la giovane artista Zoè Gruni di cui viene presentato il video digitale Metacorpo 2009 (aiuto
tecnico riprese e montaggio: Cristiano Coppi) http://www.youtube.com/watch?v=gExQYrV7q3M .
La carne dell’artista, che freme e vibra in uno spazio racchiuso, mostra in questi movimenti “la
partecipazione alla vita delle cose e degli eventi”, come afferma l’artista, proponendo così il proprio corpo
come una sorta di pre–espressione priva di mediazione linguistica, dove fisicità animale e corporeità umana
si intrecciano e sembrano condividere una memoria e un destino comune.
Insieme al video verranno esposte anche quattro fotografie della serie Metato (2004–2008), in cui è ritratta
mentre indossa i suoi Copricapo e Copricorpo (ancora una volta sculture) realizzati in balle di juta –
materiale ruvido, maleodorante, ingrato a lavorarsi con le mani, che porta su di sé i segni di una vita nomade
e di usi promiscui, passato di mano in mano in porti e stazioni ferroviari.
Zoè Gruni sperimenta quindi attraverso il corpo diversi mezzi espressivi che fanno però parte di un unico
processo: il disegno come idea, la scultura come matrice, la performance come azione e di conseguenza il
video come strumento di narrazione e la fotografia come immagine fissata.
Zoè Gruni (Pistoia 1982) vive e lavora fra Pistoia e Los Angeles. Dopo numerose mostre, partecipazioni a
performance e conclusa l'Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 2007 presenta i suoi Copricapo / Copricorpi
nella prima nazionale dello spettacolo Conversazione con la pietra (Festival Via Cava–Parco Pietra,
Roselle–Grosseto) e partecipa ad Abitanti Ambienti: Daniela De Lorenzo, Zoè Gruni, Kinkaleri alla Galleria Il
Ponte, Firenze a cura di Silvia Lucchesi. Nel 2008 vince il premio Studenti d’eccellenza, Zoè Gruni e Andrea
Lunardi all’accademia delle Arti del Disegno di Firenze, espone Metato alla Galerie Depardieu a Nizza, che
sarà presentato di nuovo nel 2009 alla Galleria Entropyart in progress di Napoli, partecipa alla performance
di Daniel Rothbart Mediazione/meditazione, alla Galleria Il Ponte di Firenze, dove espone nell'ottobre dello
stesso anno il video Metacorpo e la suite delle foto di Metato, a cura di Enrico Pedrini,
Dal 4 al 18 luglio 2009, alla Biblioteca Fabroniana di Pistoia si è tenuta la mostra personale Lì c’è la paura e
il 19 e 20 settembre, la presentazione del video Metacorpo a Londra all’interno del FolkUs Festival.
Nel 2010 partecipa alle mostre collettive Please me fashion, fluttuazioni fra arte e moda, Sabbioneta
(Mantova), Arte del XX secolo nelle collezioni delle fondazioni bancarie di Venezia e Pistoia. 1910 - 2010: un
secolo d’arte a Pistoia (Pistoia), Gemine Muse – Trame d'arte identità e inganni (Prato), Lateral bodies
Spazio Thetis (Venezia) e Bad Girls : good girls go to heaven, bad girls go everywhere (Galleria Unimedia
Genova); partecipa inoltre a The Scientist videoarte – Video digital Art. IV edizione Festival Internazionale di
videoarte (Ferrara).
Nel 2011 espone alla mostra collettiva Biennale Giovani Monza (Monza) e Raid Projects (Los Angeles CA);
è presente all'Arte Fiera di Bologna e all'Art Show di Los Angeles ed è impegnata nel progetto Urban
Jackalope Project, Spazio F_AIR Firenze.
10
maggio 2011
Zoè Gruni – Metacorpo
Dal 10 al 30 maggio 2011
fotografia
arte contemporanea
performance - happening
arte contemporanea
performance - happening
Location
TEATRO SALA UMBERTO – SPAZIO ARTE
Roma, Via Della Mercede, 50, (Roma)
Roma, Via Della Mercede, 50, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16 – 21
Vernissage
10 Maggio 2011, ore 19.00
Autore
Curatore