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Zoé Gruni – Metato
Zoè Gruni, con le opere in mostra, tenta di reagire all’omologazione dilagante del mondo attuale con
una riflessione intima sull’identità e la memoria dell’uomo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Il Ponte inaugura la stagione autunnale 2009 con la mostra di una giovane artista di cui
sta seguendo il lavoro da oltre due anni: Zoè Gruni. L’esposizione si articola in due nuclei
fondamentali. Nella sala superiore vengono presentate 13 fotografie di grande formato (100x150 cm)
in cui l’artista stessa o alcuni personaggi interpretano i copricapo e i copricorpo da lei realizzati
attraverso l’uso di balle cucite e strutturate in “costumi”. In quella inferiore viene proiettato il video
digitale Metacorpo 2009, in cui la carne dell’artista si incorpora con l’immagine e la libera nello spazio,
mostrando nei suoi movimenti “la partecipazione alla vita delle cose e degli eventi”, come afferma
l’artista, proponendo così il proprio corpo come una sorta di pre–espressione priva di mediazione
linguistica (durata 2.58 minuti. Aiuto tecnico riprese e montaggio: Cristiano Coppi).
Zoè Gruni, con le opere in mostra, tenta di reagire all'omologazione dilagante del mondo attuale con
una riflessione intima sull'identità e la memoria dell'uomo. La multimedialità del suo lavoro nasce
dall'esigenza di raccontare la presenza in esso del corpo da vari punti di vista: la canapa e la iuta in
Metato, assumono infatti la valenza di contenitore di una massa corporea in grado di diventare una
vera e propria personalità. Le opere inoltre necessitano di condivisione e compartecipazione. Il
desiderio di comunicare con gli altri, spinge l'artista a fondere le immagini soggettive della sua
memoria con le forme comuni della memoria collettiva come il “metato” (l’antico essiccatoio per le
castagne in Toscana). Zoè Gruni sperimenta quindi attraverso il corpo diversi mezzi espressivi che
fanno però parte di un unico processo: il disegno come idea, la scultura come matrice, la performance
come azione e di conseguenza il video come strumento di documentazione e la fotografia come
immagine finita.
Zoè Gruni nasce a Pistoia nel
sta seguendo il lavoro da oltre due anni: Zoè Gruni. L’esposizione si articola in due nuclei
fondamentali. Nella sala superiore vengono presentate 13 fotografie di grande formato (100x150 cm)
in cui l’artista stessa o alcuni personaggi interpretano i copricapo e i copricorpo da lei realizzati
attraverso l’uso di balle cucite e strutturate in “costumi”. In quella inferiore viene proiettato il video
digitale Metacorpo 2009, in cui la carne dell’artista si incorpora con l’immagine e la libera nello spazio,
mostrando nei suoi movimenti “la partecipazione alla vita delle cose e degli eventi”, come afferma
l’artista, proponendo così il proprio corpo come una sorta di pre–espressione priva di mediazione
linguistica (durata 2.58 minuti. Aiuto tecnico riprese e montaggio: Cristiano Coppi).
Zoè Gruni, con le opere in mostra, tenta di reagire all'omologazione dilagante del mondo attuale con
una riflessione intima sull'identità e la memoria dell'uomo. La multimedialità del suo lavoro nasce
dall'esigenza di raccontare la presenza in esso del corpo da vari punti di vista: la canapa e la iuta in
Metato, assumono infatti la valenza di contenitore di una massa corporea in grado di diventare una
vera e propria personalità. Le opere inoltre necessitano di condivisione e compartecipazione. Il
desiderio di comunicare con gli altri, spinge l'artista a fondere le immagini soggettive della sua
memoria con le forme comuni della memoria collettiva come il “metato” (l’antico essiccatoio per le
castagne in Toscana). Zoè Gruni sperimenta quindi attraverso il corpo diversi mezzi espressivi che
fanno però parte di un unico processo: il disegno come idea, la scultura come matrice, la performance
come azione e di conseguenza il video come strumento di documentazione e la fotografia come
immagine finita.
Zoè Gruni nasce a Pistoia nel
10
ottobre 2009
Zoé Gruni – Metato
Dal 10 ottobre al 21 novembre 2009
fotografia
performance - happening
performance - happening
Location
GALLERIA IL PONTE
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Firenze, Via Di Mezzo, 42/B, (Firenze)
Biglietti
libero
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16:00-19:30
Vernissage
10 Ottobre 2009, sabato 10 ottobre ore 18:30
Autore
Curatore