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ZoomTeatro 2010
Quinta edizione per il festival Zoomteatro che quest’anno ha come sottotitolo Transiti Urbani, a voler sottolineare l’idea di un teatro che esce dal luogo deputato per invadere la città toccando spazi inusitati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quinta edizione per il festival Zoomteatro che quest’anno ha come sottotitolo Transiti Urbani,
a voler sottolineare l’idea di un teatro che esce dal luogo deputato per invadere la città toccando spazi inusitati.
Zoomteatro 2010, realizzato da Scandicci Cultura e Compagnia Krypton, con il fondamentale sostegno della Regione Toscana, a cura della Compagnia Gogmagog è un progetto di Giancarlo Cauteruccio il quale ha voluto esaltare in questa edizione il rapporto con il territorio urbano.
Una suite dell’Hotel Hilton, la palestra della Scuola E. Fermi, l’Auditorium della nuova Biblioteca, il Ginger Zone, il salone del Barbiere Alì, la vecchia Biblioteca di Piazza Matteotti e il Teatro Studio sono i luoghi scelti per ospitare dal 7 al 12 dicembre undici spettacoli di dieci compagnie, la sezione Zoom-Arti Visive, a cura di Pietro Gaglianò, che include la performance dell’artista milanese Marcella Vanzo, Rumors, e la proiezione del video Canzonette di Filippo Berta (sua l’immagine del manifesto della rassegna), il convegno Teatri Toscani – visioni prospettiche, e le due serate di dj set di Andrea Mi, in collaborazione con Controradio.
Nel programma figurano anche quest’anno nuove formazioni come i milanesi di Anima Nera, i bolognesi funambuli Citepò, o il duo Musella-Mazzarelli, vincitore del bando IN BOX 2010, a conferma della natura di quest’appuntamento annuale che ha assunto il carattere di una vera importante ricognizione nazionale alla ricerca di esperienze innovative da far conoscere e far crescere.
Lo spettacolo inaugurale Bye Baby Suite, di Chiara Guarducci, protagonista Alessia Innocenti, si terrà il 7 dicembre (per 20 spettatori a recita alle ore 20.30 e 22.30) in una suite dell’Hilton dove si potrà spiare Marilyn Monroe nei vuoti della sua solitudine. A seguire, ore 21.30, Fosca e le sue artiste nella palestra della Scuola Fermi inviteranno il pubblico a partecipare alla performance Muddy Mooddy Fight, travestendosi e lottando nel ring pieno di fango.
Martedì 8 dicembre, sempre la compagnia Fosca presenterà alle ore 19 nell’Auditorium della nuova Biblioteca, Forever, performance trasmessa in diretta su Novaradio ed incentrata su una rivoluzione cosmica ambientata nel 2012. Alle ore 20.30 Ex Biblioteca, in un “boudoir onirico” i dodici attori di Anima Nera condurranno sei spettatori ogni 15 minuti in un viaggio teatral-sensoriale intitolato Try Creampie (vuoi venire a letto con me?) accogliendoli in morbidi letti a stretto contatto con mitici personaggi della letteratura del ‘900 che parlano d’amore.
Giovedì 9 dicembre al Teatro Studio, ore 21, va in scena Assolutamente solo di e con David e Mario Batignani, uno spettacolo di trasformismo in cui vengono posti a confronto un padre e un figlio che si incontrano per creare uno spettacolo e insieme costruiscono un “luogo di incontro” dentro un unico corpo comune.
Condividono il palco di via Donizetti alle ore 22.30 i Citepò con Sogni e fagotti, uno spettacolo di Nouveau Cirque. Raccontano storie di migrazioni mai avvenute utilizzando danza, clownerie, acrobatica, tessuti, corde e trapezi. Venerdì 10 dicembre alle ore 21 appuntamento dal Barbiere Alì, in via Donizetti, con il Teatro Dell’Elce che realizza la performance sensoriale Il salone di Z***, alla ricerca di un mondo che sta scomparendo. Due spettatori alla volta, bendati siederanno sulle poltrone girevoli per vivere un’immersione nelle atmosfere sonore, tattili e olfattive di un salone da barbiere per il tempo di una rasatura.
Alle ore 22 invece al Teatro Studio Gogmagog proporrà Trenta, un pezzo di teatro civile, scritto dal poliedrico Luca Scarlini. Una pièce composta da undici microtesti interpretati da Cristina Abati, Carlo Salvador e Tommaso Taddei e segnati da humour nero e cronache surreali che narrano gli ultimi trent’anni del Belpaese.
Sabato 11 alle ore 19 al Ginger Zone Mauro Stagi presenta Roby’s Zoo, ispirandosi a Roberto Zucco di Koltès, dove il serial killer si muove, dialoga, schiva e si scontra con un tappeto di voci, rumori, ritmi e musicalità urbane. Un mantra di una voce autistica che gioca come un bimbo nella sua camera a interpretare vari personaggi.
Doppio spettacolo al Teatro Studio anche nella giornata conclusiva della rassegna, con Musella-Mazzarelli e Capotrave. Alle ore 21 Musella e Mazzarelli portano in scena Figlidiunbruttodio, “una pièce stralunata e perfetta che acquista in scena un senso profondo mettendo a confronto due modi di essere attore”, come scrive Maria Grazia Gregori; due storie dell’Italia di oggi che mescolano orrore e risate. Alle 22.30 è la volta di Capotrave con Virus, uno spettacolo “politico e arrabbiato” dice il regista Luca Ricci, in cui l’epidemia si fa strada dentro una città ignara, uno spettacolo sul male e sulla responsabilità.
Parte integrante della manifestazione è la sezione Zoom_Arti Visive, con il video di Filippo Berta proiettato tutti i giorni dalle 19 alle ore 23 al Teatro Studio, documentazione di una performance realizzata dall’artista a Bergamo con immigrati di varie provenienze chiamati a fischiettare i motivi di due canzoni popolari della tradizione cittadina; e con la performance Rumors, di Marcella Vanzo, sempre al Teatro Studio, l’11 dicembre alle ore 21 e alle ore 22. Si tratta di un primo studio dell’artista, cui farà seguito la tappa romana e quella alla Fondazione Remotti di Camogli. La performance, filmata e fotografata in ogni sede, sarà poi ricomposta in una mostra e accompagnata da una pubblicazione. Dodici personaggi, nelle carni e nelle vesti di altrettanti figuranti, premono play sui propri dispositivi (i-pod, walkman, vecchi registratori, autoradio) e consegnano la propria versione. Le voci fuori campo, registrate in precedenza, comprendono tra gli altri Filippo Timi, nel ruolo di Giasone, Steve Piccolo, Acamante e Arianna Scommegna, come Medea.
Completano il programma, al Teatro Studio, venerdì 10 e sabato 11 dalle ore 23, due serate a cura di Andrea Mi, accompagnato da due vj, con un focus su due delle trasmissioni musicali più sperimentali del palinsesto di Controradio e sabato dalle ore 11, il convegno Teatri Toscani – visioni prospettiche, moderato da Massimo Paganelli con la partecipazione di critici, artisti, direttori di festival e rappresentanti delle istituzioni.
Con cortese preghiera di diffusione/pubblicazione
Ufficio Stampa
Pina Izzi
335 54 21 551 – pinaizzi@a777.it
info e prenotazioni
TEATRO STUDIO DI SCANDICCI - via Donizetti 58 - Scandicci
tel. 055.7591591 da lunedì a venerdì ore 15, 30-19.00
segreteria@scandiccicultura.it - www.scandiccicultura.it
BIGLIETTI
biglietto per uno spettacolo: 8 euro intero, 5 euro ridotto
biglietto per due spettacoli nella stessa serata: 10 euro
LUOGHI BIGLIETTERIA:
Martedì 7: Hotel Hilton
Mercoledì 8: Auditorium Biblioteca di Scandicci, Ex-Biblioteca
Da Giovedì 9 a Domenica 12: Teatro Studio
LUOGHI DEL FESTIVAL:
Hotel Hilton, via del Cavallaccio 36 – Firenze / Palestra Scuola E. Fermi, via Leoncavallo 2 – Scandicci
Auditorium Biblioteca, via Roma 38/a – Scandicci / Ex-Biblioteca, piazza Matteotti – Scandicci
Barbiere-Parrucchiere Alì, via Donizetti, 70 – Scandicci / Ginger Zone, piazza Togliatti – Scandicci Teatro Studio
La scena sui tetti
È fresco il ricordo in me della prima edizione e intanto Zoom Teatro è giunto al quinto anno di vita. Un traguardo che segna la conclusione di una fase nella storia del Teatro Studio, per aprirne una nuova sulla base di presupposti che scaturiscono da interrogativi e questioni urgenti.
La Compagnia Krypton, nel prossimo triennio di gestione artistica e operativa del Teatro dovrà misurarsi con un progetto particolarmente impegnativo, vista la condizione in cui versa la cultura italiana in questi tempi, sperando che nelle difficoltà possa trovare un nuovo impulso dinamico e innovativo. Anche il progetto Zoom, nella prossima edizione, si evolverà verso un più esplicito rapporto con il territorio urbano, per indicare prospettive a quella necessità espressiva che caratterizza il nuovo teatro. L’edizione 2010 si intitola “Transiti urbani”, e non è accidentale l'idea di dislocare molti spettacoli in diversi spazi della città. Un vero e proprio transito in cui i corpi, le azioni, le parole, i segni di Zoom entrano metaforicamente nelle ferite dei luoghi per tentare di generare nuove sollecitazioni, nuove appartenenze, nuovi e più approfonditi confronti.
Tutti abbiamo assistito in questi mesi agli spaesamenti generati dalle azioni dei corpi nei luoghi delle città: impressionante la visione degli operai sui tetti delle fabbriche, degli immigrati sulle gru e degli studenti sui terrazzi delle università o arrampicati sui monumenti simbolo. La realtà recepisce quanto le arti, sempre vigili e anticipatrici, vanno sperimentando già da tempo: la presenza del corpo, inerme, puro e semplice nella sua ordinarietà, che basta da sola a creare scandalo, a indicare direzioni non convenzionali, a trasformare la percezione dell’universo fisico.
Ecco perché noi artisti non possiamo permetterci di agire solo sotto la protezione della graticcia di un palcoscenico, con le luci ben puntate, le scene disegnate da quinte e sipari, continuare a immaginare di restituire, essenziale, pulita e delicata la 'recitazione' della parola. Una parola che non può più presentarsi adagiata su una sedia poeticamente impagliata e atmosfericamente illuminata, ma che ha il bisogno di essere urlata e scaraventata sui muri delle città, agli incroci con i semafori lampeggianti, negli agglomerati urbani travolti dai cumuli di rifiuti, devastati dai vuoti sociali e politici, e sempre più privati della bellezza; e questa privazione non è un effetto allarmante, ma è una delle cause, una delle più scoraggianti: l’abitudine al brutto e allo scempio.
“Transiti urbani” si propone come una sorta di prologo progettuale per lo Zoom che verrà, e anche un'occasione per discutere, a partire dalla Toscana, del senso di emergenza che l'arte scenica, specie quella più giovane, deve affrontare. mi auguro che il momento di discussione e confronto che abbiamo previsto durante la settimana degli spettacoli in programma, con la partecipazione di studiosi e critici della nuova ondata teorica insieme agli artisti, possa fondare le basi di una nuova ipotesi. Una prospettiva che, tra la criticità di una realtà come il Teatro Studio e la complessità di una città metropolitana come Scandicci, possa lasciare intravedere nuovi scenari.
Giancarlo Cauteruccio
a voler sottolineare l’idea di un teatro che esce dal luogo deputato per invadere la città toccando spazi inusitati.
Zoomteatro 2010, realizzato da Scandicci Cultura e Compagnia Krypton, con il fondamentale sostegno della Regione Toscana, a cura della Compagnia Gogmagog è un progetto di Giancarlo Cauteruccio il quale ha voluto esaltare in questa edizione il rapporto con il territorio urbano.
Una suite dell’Hotel Hilton, la palestra della Scuola E. Fermi, l’Auditorium della nuova Biblioteca, il Ginger Zone, il salone del Barbiere Alì, la vecchia Biblioteca di Piazza Matteotti e il Teatro Studio sono i luoghi scelti per ospitare dal 7 al 12 dicembre undici spettacoli di dieci compagnie, la sezione Zoom-Arti Visive, a cura di Pietro Gaglianò, che include la performance dell’artista milanese Marcella Vanzo, Rumors, e la proiezione del video Canzonette di Filippo Berta (sua l’immagine del manifesto della rassegna), il convegno Teatri Toscani – visioni prospettiche, e le due serate di dj set di Andrea Mi, in collaborazione con Controradio.
Nel programma figurano anche quest’anno nuove formazioni come i milanesi di Anima Nera, i bolognesi funambuli Citepò, o il duo Musella-Mazzarelli, vincitore del bando IN BOX 2010, a conferma della natura di quest’appuntamento annuale che ha assunto il carattere di una vera importante ricognizione nazionale alla ricerca di esperienze innovative da far conoscere e far crescere.
Lo spettacolo inaugurale Bye Baby Suite, di Chiara Guarducci, protagonista Alessia Innocenti, si terrà il 7 dicembre (per 20 spettatori a recita alle ore 20.30 e 22.30) in una suite dell’Hilton dove si potrà spiare Marilyn Monroe nei vuoti della sua solitudine. A seguire, ore 21.30, Fosca e le sue artiste nella palestra della Scuola Fermi inviteranno il pubblico a partecipare alla performance Muddy Mooddy Fight, travestendosi e lottando nel ring pieno di fango.
Martedì 8 dicembre, sempre la compagnia Fosca presenterà alle ore 19 nell’Auditorium della nuova Biblioteca, Forever, performance trasmessa in diretta su Novaradio ed incentrata su una rivoluzione cosmica ambientata nel 2012. Alle ore 20.30 Ex Biblioteca, in un “boudoir onirico” i dodici attori di Anima Nera condurranno sei spettatori ogni 15 minuti in un viaggio teatral-sensoriale intitolato Try Creampie (vuoi venire a letto con me?) accogliendoli in morbidi letti a stretto contatto con mitici personaggi della letteratura del ‘900 che parlano d’amore.
Giovedì 9 dicembre al Teatro Studio, ore 21, va in scena Assolutamente solo di e con David e Mario Batignani, uno spettacolo di trasformismo in cui vengono posti a confronto un padre e un figlio che si incontrano per creare uno spettacolo e insieme costruiscono un “luogo di incontro” dentro un unico corpo comune.
Condividono il palco di via Donizetti alle ore 22.30 i Citepò con Sogni e fagotti, uno spettacolo di Nouveau Cirque. Raccontano storie di migrazioni mai avvenute utilizzando danza, clownerie, acrobatica, tessuti, corde e trapezi. Venerdì 10 dicembre alle ore 21 appuntamento dal Barbiere Alì, in via Donizetti, con il Teatro Dell’Elce che realizza la performance sensoriale Il salone di Z***, alla ricerca di un mondo che sta scomparendo. Due spettatori alla volta, bendati siederanno sulle poltrone girevoli per vivere un’immersione nelle atmosfere sonore, tattili e olfattive di un salone da barbiere per il tempo di una rasatura.
Alle ore 22 invece al Teatro Studio Gogmagog proporrà Trenta, un pezzo di teatro civile, scritto dal poliedrico Luca Scarlini. Una pièce composta da undici microtesti interpretati da Cristina Abati, Carlo Salvador e Tommaso Taddei e segnati da humour nero e cronache surreali che narrano gli ultimi trent’anni del Belpaese.
Sabato 11 alle ore 19 al Ginger Zone Mauro Stagi presenta Roby’s Zoo, ispirandosi a Roberto Zucco di Koltès, dove il serial killer si muove, dialoga, schiva e si scontra con un tappeto di voci, rumori, ritmi e musicalità urbane. Un mantra di una voce autistica che gioca come un bimbo nella sua camera a interpretare vari personaggi.
Doppio spettacolo al Teatro Studio anche nella giornata conclusiva della rassegna, con Musella-Mazzarelli e Capotrave. Alle ore 21 Musella e Mazzarelli portano in scena Figlidiunbruttodio, “una pièce stralunata e perfetta che acquista in scena un senso profondo mettendo a confronto due modi di essere attore”, come scrive Maria Grazia Gregori; due storie dell’Italia di oggi che mescolano orrore e risate. Alle 22.30 è la volta di Capotrave con Virus, uno spettacolo “politico e arrabbiato” dice il regista Luca Ricci, in cui l’epidemia si fa strada dentro una città ignara, uno spettacolo sul male e sulla responsabilità.
Parte integrante della manifestazione è la sezione Zoom_Arti Visive, con il video di Filippo Berta proiettato tutti i giorni dalle 19 alle ore 23 al Teatro Studio, documentazione di una performance realizzata dall’artista a Bergamo con immigrati di varie provenienze chiamati a fischiettare i motivi di due canzoni popolari della tradizione cittadina; e con la performance Rumors, di Marcella Vanzo, sempre al Teatro Studio, l’11 dicembre alle ore 21 e alle ore 22. Si tratta di un primo studio dell’artista, cui farà seguito la tappa romana e quella alla Fondazione Remotti di Camogli. La performance, filmata e fotografata in ogni sede, sarà poi ricomposta in una mostra e accompagnata da una pubblicazione. Dodici personaggi, nelle carni e nelle vesti di altrettanti figuranti, premono play sui propri dispositivi (i-pod, walkman, vecchi registratori, autoradio) e consegnano la propria versione. Le voci fuori campo, registrate in precedenza, comprendono tra gli altri Filippo Timi, nel ruolo di Giasone, Steve Piccolo, Acamante e Arianna Scommegna, come Medea.
Completano il programma, al Teatro Studio, venerdì 10 e sabato 11 dalle ore 23, due serate a cura di Andrea Mi, accompagnato da due vj, con un focus su due delle trasmissioni musicali più sperimentali del palinsesto di Controradio e sabato dalle ore 11, il convegno Teatri Toscani – visioni prospettiche, moderato da Massimo Paganelli con la partecipazione di critici, artisti, direttori di festival e rappresentanti delle istituzioni.
Con cortese preghiera di diffusione/pubblicazione
Ufficio Stampa
Pina Izzi
335 54 21 551 – pinaizzi@a777.it
info e prenotazioni
TEATRO STUDIO DI SCANDICCI - via Donizetti 58 - Scandicci
tel. 055.7591591 da lunedì a venerdì ore 15, 30-19.00
segreteria@scandiccicultura.it - www.scandiccicultura.it
BIGLIETTI
biglietto per uno spettacolo: 8 euro intero, 5 euro ridotto
biglietto per due spettacoli nella stessa serata: 10 euro
LUOGHI BIGLIETTERIA:
Martedì 7: Hotel Hilton
Mercoledì 8: Auditorium Biblioteca di Scandicci, Ex-Biblioteca
Da Giovedì 9 a Domenica 12: Teatro Studio
LUOGHI DEL FESTIVAL:
Hotel Hilton, via del Cavallaccio 36 – Firenze / Palestra Scuola E. Fermi, via Leoncavallo 2 – Scandicci
Auditorium Biblioteca, via Roma 38/a – Scandicci / Ex-Biblioteca, piazza Matteotti – Scandicci
Barbiere-Parrucchiere Alì, via Donizetti, 70 – Scandicci / Ginger Zone, piazza Togliatti – Scandicci Teatro Studio
La scena sui tetti
È fresco il ricordo in me della prima edizione e intanto Zoom Teatro è giunto al quinto anno di vita. Un traguardo che segna la conclusione di una fase nella storia del Teatro Studio, per aprirne una nuova sulla base di presupposti che scaturiscono da interrogativi e questioni urgenti.
La Compagnia Krypton, nel prossimo triennio di gestione artistica e operativa del Teatro dovrà misurarsi con un progetto particolarmente impegnativo, vista la condizione in cui versa la cultura italiana in questi tempi, sperando che nelle difficoltà possa trovare un nuovo impulso dinamico e innovativo. Anche il progetto Zoom, nella prossima edizione, si evolverà verso un più esplicito rapporto con il territorio urbano, per indicare prospettive a quella necessità espressiva che caratterizza il nuovo teatro. L’edizione 2010 si intitola “Transiti urbani”, e non è accidentale l'idea di dislocare molti spettacoli in diversi spazi della città. Un vero e proprio transito in cui i corpi, le azioni, le parole, i segni di Zoom entrano metaforicamente nelle ferite dei luoghi per tentare di generare nuove sollecitazioni, nuove appartenenze, nuovi e più approfonditi confronti.
Tutti abbiamo assistito in questi mesi agli spaesamenti generati dalle azioni dei corpi nei luoghi delle città: impressionante la visione degli operai sui tetti delle fabbriche, degli immigrati sulle gru e degli studenti sui terrazzi delle università o arrampicati sui monumenti simbolo. La realtà recepisce quanto le arti, sempre vigili e anticipatrici, vanno sperimentando già da tempo: la presenza del corpo, inerme, puro e semplice nella sua ordinarietà, che basta da sola a creare scandalo, a indicare direzioni non convenzionali, a trasformare la percezione dell’universo fisico.
Ecco perché noi artisti non possiamo permetterci di agire solo sotto la protezione della graticcia di un palcoscenico, con le luci ben puntate, le scene disegnate da quinte e sipari, continuare a immaginare di restituire, essenziale, pulita e delicata la 'recitazione' della parola. Una parola che non può più presentarsi adagiata su una sedia poeticamente impagliata e atmosfericamente illuminata, ma che ha il bisogno di essere urlata e scaraventata sui muri delle città, agli incroci con i semafori lampeggianti, negli agglomerati urbani travolti dai cumuli di rifiuti, devastati dai vuoti sociali e politici, e sempre più privati della bellezza; e questa privazione non è un effetto allarmante, ma è una delle cause, una delle più scoraggianti: l’abitudine al brutto e allo scempio.
“Transiti urbani” si propone come una sorta di prologo progettuale per lo Zoom che verrà, e anche un'occasione per discutere, a partire dalla Toscana, del senso di emergenza che l'arte scenica, specie quella più giovane, deve affrontare. mi auguro che il momento di discussione e confronto che abbiamo previsto durante la settimana degli spettacoli in programma, con la partecipazione di studiosi e critici della nuova ondata teorica insieme agli artisti, possa fondare le basi di una nuova ipotesi. Una prospettiva che, tra la criticità di una realtà come il Teatro Studio e la complessità di una città metropolitana come Scandicci, possa lasciare intravedere nuovi scenari.
Giancarlo Cauteruccio
07
dicembre 2010
ZoomTeatro 2010
Dal 07 al 12 dicembre 2010
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
TEATRO STUDIO
Scandicci, Via Gaetano Donizetti, 58, (Firenze)
Scandicci, Via Gaetano Donizetti, 58, (Firenze)
Biglietti
biglietto per uno spettacolo: 8 euro intero, 5 euro ridotto
biglietto per due spettacoli nella stessa serata: 10 euro LUOGHI BIGLIETTERIA:
Martedì 7: Hotel Hilton
Mercoledì 8: Auditorium Biblioteca di Scandicci, Ex-Biblioteca
Da Giovedì 9 a Domenica 12: Teatro Studio
Vernissage
7 Dicembre 2010, (per 20 spettatori a recita alle ore 20.30 e 22.30) in una suite dell’Hilton
Sito web
www.myspace.com/zoomteatro