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Alessandra Bisi, artista milanese, ha alle spalle una solida formazione accademica dalla quale, tuttavia, riesce ad emanciparsi presto grazie a lunghi viaggi in India, Indonesia, Africa, Medio Oriente e America Centrale. La sua tavolozza ne beneficia in luminosità e calore, ammantandosi di un colorismo dal sapore esotico che avvolge con estrema dolcezza il campo visivo dello spettatore, in un sapiente bilanciamento tra campiture cromatiche calde e fredde.
La sua ricerca artistica volge negli ultimi anni in direzione di una sempre più accentuata semplificazione e strutturazione delle forme per sapidità cromatica. Ultimamente l’artista ha optato per un deciso ritorno a tecniche artistiche tradizionali, quali l’olio e la tempera. Nel corso della propriacarriera, tuttavia, la Bisi ha sperimentato tecniche artistiche molto composite, adoperando sovente anche materiali anomali sotto forma di collage e assemblage.
L’opera dal titolo DIEDXX è un assemblage del 2014, composto da pelle di camoscio, sabbia, corda, frammenti di conchiglie e una chela di granchio. Si rintracciano alcune parti di una figura antropomorfa: il contorno di una mano sulla sinistra; la forma di un piede in basso a destra; lo spago attorcigliato ricorda il groviglio degli intestini e, nella parte centrale, campeggia quello che sembrerebbe un profilo urlante. Come suggerisce il titolo, DIEDXX si riferisce alla lunga agonia dell’umanità nel corso del secolo passato.
Le opere che saranno esposte a cura di Arting159 dal 16 maggio presso la galleria di via Alzaia Naviglio Pavese, 8 a Milano, sono quelle di più recente produzione, caratterizzate da una potente carica espressiva.