Qual è stato il tuo percorso artistico?
Da bambina sono sempre stata immersa in dimensioni solitarie in cui coltivavo attivitĂ artistiche. Poi in realtĂ ho perseguito studi ufficiali di altra natura, non legati allâarte, lasciando, senza forse nemmeno rendermene conto, sempre uno spazio per i mei momenti di creazione. Dopo diversi anni di studio e lavoro in ambito sociale, ho deciso, da grande, di frequentare il corso libero di Pittura presso lâAccademia Abadir di S. Agata Li Battiati (CT). Lâincontro con i maestri pittori incontrati lĂŹ, Giuseppe Puglisi e Piero Zuccaro e in maniera trasversale Franco Sarnari e Piero Guccione, hanno determinato la mia lunga frequentazione del corso, e certamente anche la mia formazione artistica. Oltre allâintenso approccio pratico alla Pittura ho trovato una forte conoscenza della storia dellâarte, scoprendo elementi di cui mi ero sentita sempre manchevole. In seguito ho avuto lâopportunitĂ di iniziare ad esporre, e da allora la mia ricerca procede cercando costantemente un equilibrio tra ciò che trovo nella storia della pittura, e la mia autonomia.
Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?
Sono pittrice, lavoro principalmente ad olio su tela. Amo la materia grassa, e i suoi tempi di essiccazione, a volte snervanti ma infine portatori di tempi meditativi e riflessivi sul procedere. Negli ultimi anni ho trovato i miei soggetti in spazi ampi e di paesaggio, perlopiĂš boschivi, di natura selvatica e non contaminata. Sulla tela, le superfici, i rami, i controluce, diventano occasioni di apertura verso lâastrazione.
In quale modo secondo te lâarte può interagire con la societĂ , diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?
Lâarte ha sempre interagito con la societĂ , influenzandola anche laddove non vi è stato intento specifico, in maniera inevitabile. Ă parte del contesto e cambia vicendevolmente con i suoi fruitori. Lâinterazione è il fondamentale momento legato alla fruizione dellâopera da parte del pubblico, senza il quale non esisterebbe. Lâarte palesa il dolore o la gioia, emozioni estreme ed opposte. Laddove ti sconvolge, è promotrice di nuove direzioni. Unâopera pensata e condivisa con una piccola o grande comunitĂ diviene portatrice di un principio di cambiamento, fornendo nuove visioni e condivisione delle problematiche.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Ho avuto un periodo molto intenso di pittura negli ultimi anni, e mi trovo per motivi artistici e personali in un momento di riflessione. Nel riprendere le mie tele, che mi aspettano neutre e vuote e pulite, voglio ritrovare il mio segno radicato e nuovo. Si accennano collaborazioni con nuove realtĂ espositive e progetto per continuare il mio percorso, di cui sono molto curiosa. Sono alla ricerca periodi di residenza, perchĂŠ mi interessa molto la possibilitĂ di lavorare in maggiore autonomia e allo stesso tempo in condivisione con altri artisti, e in uno spazio specifico.
In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?
Le istituzioni potrebbero e dovrebbero innanzitutto legittimare realmente lâattivitĂ artistica in quanto lavoro che richiede tempo, spazio e risorse. Lâagevolazione dovrebbe essere concreta, fatta di fondi, borse di lavoro, spazi di lavoro, che da recuperare ne siamo pieni in Italia, aiuti mensili, aiuti simili a quelli riservati alle altre realtĂ lavorative, come accade in altri paesi europei. La visibilitĂ dellâaiuto dovrebbe essere alla luce del sole, per arrivare facilmente a chi ha bisogno di trarne beneficio per continuare la propria ricerca, senza dover ricorrere a lavori altri e saltuari che sovente devastano lâequilibrio del lavoro artistico. Può succedere anche di scoprire che qualche aiuto ci sarebbe, ma la comunicazione da parte delle istituzioni non è abbastanza efficace e allora si perdono delle possibilitĂ . Ciò che è necessario è il riconoscimento culturale e valoriale delle attivitĂ artistiche, cosa che negli ultimi anni poche e rare realtĂ istituzionali hanno avuto la capacitĂ di percepire e cogliere.
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta dâarte, a margine di unâampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola âLee and LEEâ e avrĂ luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa dâaste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…