Qual è stato il tuo percorso artistico?
La mia direzione di ricerca è quella di entrare nei problemi della comunità e usare il mio lavoro per riflettere sulle diseguaglianze della società sviluppata. Inoltre l’arte contemporanea è uno specchio che riflette le domande della società: cosa possiamo fare per rendere il domani migliore di oggi? Spero che le mie opere potranno indicare quali sono i problemi della vita pubblica.
La questione di genere, e il continuo manifestarsi di violenza sulle donne mi hanno gradualmente spinto a spostare la mia ricerca sul tema dell’educazione sessuale e della violenza domestica. Attraverso la mia prospettiva e sensibilità femminile, porto una più profonda consapevolezza e analisi dell’esistenza e degli effetti negativi di tali questioni.
È innegabile che la rabbia e il dolore siano la forza trainante della mia creazione. Ogni volta che vedo un episodio di violenza contro le donne, il mio cuore trema e le lacrime scorrono incontrollabili. Voglio sempre fare qualcosa, l’arte dal mio punto di vista può aiutare. Sono grata che molte ragazze si stiano svegliando da un’intimità “tossica”. So anche che questo è solo l’inizio.
Attraverso il mio lavoro, mi concentro sulle questioni di genere e sulla perpetuazione della violenza di genere, poiché queste questioni mi hanno sempre più preoccupato e mi hanno spinta a diventare consapevole e attiva nel campo della battaglia femminista estendendo ed esplorando nella mia ricerca artistica i temi del sesso, educazione e violenza domestica. Credo che l’arte contemporanea rispecchi le domande della società: cosa possiamo fare per rendere il domani un giorno migliore? Come mostrare alle persone e renderle consapevoli dei problemi che affliggono le nostre esperienze collettive.
Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?
La mia pratica si concentra su questioni sociali attraverso un approccio interdisciplinare che fonde performance, scultura, installazioni interattive e attive, video, fotografia, pittura e altro ancora.
Gli elementi che uso provengono dai simboli quotidiani della mia vita ed elementi d’eventi che mi fanno arrabbiare. Sebbene non mostrati chiaramente, quei volti piangenti, le lacrime cocenti che cadono sul cuore e le mani che lottano sono il grido silenzioso d’aiuto nascosto sotto le mie opere.
In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?
La forma e il contenuto dell’arte possono variare nelle diverse fasi storiche e classi sociali. Con lo sviluppo dei tempi e della tecnologia, l’arte continuerà ad essere aggiornata e sviluppata, creando così nuovi valori e significati spirituali per gli esseri umani. Su questa base, bisogna pensare all’interazione tra arte e società e a come essa possa essere strumento di riflessione e promozione del cambiamento, occorre ribadire che l’essenza dell’arte contemporanea è una forma d’arte che esprime emozioni, pensieri e idee, e fornisca alle persone un modo per esprimere i suoi veri sentimenti e pensieri interiori in modo creativo. Al momento, il rapporto tra l’opera e il pubblico non è più solo il rapporto tra guardare ed essere guardato, ma una maggiore enfasi sul processo di esperienza emotiva e partecipazione all’interazione.
È una forma di partecipazione per il pubblico guardare il lavoro e sostituirsi passivamente nel contesto del lavoro in modo riflessivo.
È anche una forma di partecipazione per il pubblico guardare e partecipare all’esposizione delle opere. Ad esempio, lo spettatore esegue un semplice compito fornito dall’artista per contribuire alla creazione dell’opera.
Un’altra forma di partecipazione è che il pubblico propone le proprie idee nel processo di partecipazione alla creazione dell’opera, il che arricchisce la struttura e lo sviluppo dei contenuti dell’opera.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Sto imparando a utilizzare la tecnologia virtuale per realizzare film interattivi, con l’obiettivo di creare nuove immagini di donne e condurre ricerche sulle narrazioni femminili interattive.
Questa ricerca nasce dall’esigenza di dare una forma concreta alle potenzialità che vedo nelle nuove tecnologie interattive cinematografiche per contribuire a trascendere completamente il ruolo e l’immaginario tradizionale femminile.
Valuterò la capacità delle narrazioni femminili e delle figure femminili di attirare l’attenzione del pubblico su questioni sociali attuali, come l’uso della tecnologia e il genere, attraverso un progetto di arte cinematografica interattiva. Questo sarà utilizzato per valutare l’efficacia della tecnologia nel promuovere la creazione di un nuovo quadro per la ricerca sulla narrativa cinematografica interattiva e lo sviluppo di un nuovo sistema teorico per i film femminili.
Il risultato atteso di questa ricerca è quello di dare un contributo innovativo all’intersezione tra film e genere alla teoria femminista negli studi cinematografici, oltre a contribuire alla pratica artistica contemporanea proponendo un modello concreto di cinema interattivo che promuova una prospettiva femminile innovativa . Questa ricerca vuole contribuire a dare voce alle donne cavalcando l’onda dell’innovazione tecnologica in questa fase del suo sviluppo in campo sociale e culturale per contribuire al cambiamento sociale.
In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?
Dipende dalla natura dell’istituzione, commerciale o accademica. Tutta la presentazione artistica è una pratica con un alto livello di cooperazione nel mondo dell’arte.
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