17 marzo 2023

exibart prize incontra Luigi Gallo

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Per il futuro ho programmi di street art, soprattutto sulla città di Napoli, attraverso opere che coinvolgeranno diverse fondazioni e collettivi.

Qual è stato il tuo percorso artistico?

Il mio percorso artistico parte sin da piccolo partecipando a diverse competizioni di disegno per poi diplomarmi in Grafica Pubblicitaria, da lì ho preso la strada da autodidatta, perché sono convinto che gli studi siano importanti ma è importante seguire anche il proprio istinto nell’arte!
Ho avuto la fortuna di lavorato per diversi brand e realtà sia nazionali che internazionali, che grazie a queste esperienze ho avuto modo di fare formazione e personalizzare il mio stile direttamente sul campo.

 

Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?

Gli elementi principali del mio lavoro sono il computer e i software di Adobe Illustrator e Adobe Photoshop. Ci tengo a specificare che tutte le mie opere nei vari stili che realizzo sono tutte fatte interamente con l’uso del mouse! mi piace che questo strumento sia rudimentale nella tecnologia, rende la cosa più romantica e unica!

 

In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?

Credo che l’arte interagisca da sempre nella società, ed uno dei più grandi esempi l’abbiamo in italia con la corrente dell’arte povera, ma soprattutto credo che in una città ricca di belle architetture e bei monumenti, sia circondata da arte e di conseguenza da benefici psicologici all’osservatore senza che se ne renda neanche conto!
Ma credo anche che le istituzioni debbano spingere di più nel portare i giovani verso i luoghi d’arte e fargli capire che un’opera non è solamente fine a se stessa me è un modo per avere un approccio verso nuove aperture mentali oltre che essere uno strumento totale per spiegare la storia e il periodo in cui stiamo vivendo! Quindi dire: che l’arte è emancipazione e benessere psicologico!

 

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?

Per il futuro ho programmi di street art, soprattutto sulla città di Napoli, attraverso opere che coinvolgeranno diverse fondazioni e collettivi. oltre ad essere responsabile creativo di Eu.topia una giovane startup che si occupa di interazione, cultura e sostenibilità sui territori italiani ed europei, e da poco ho fondato una società di grafica e comunicazione in Costa Azzurra di nome: Gi.Marketing! Insomma, un mix di progetti che coinvolgeranno Arte, Ambiente, Società e Comunicazione!

 

In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?

In primis dando spazio e finanziando gli artisti, musicisti, curatori e chi lavora nei campi creativi, per progetti di insegnamento dimostrando ai giovani che questo lavoro è possibile, di conseguenza si finanzia, si tutela e si coinvolge il mondo dell’arte!
Inoltre credo che abbiamo dei mezzi potentissimi che sono i social, quindi creare più materiale creativo spendibile anche su questi canali per coinvolgere a 360 gradi la società, ma credo che questa sia un’operazione che già sta avvenendo, dove stesso io posso essere testimone di aver creato un fumetto di nome “Eurolo” insieme al giornalista Salvatore Dama per la Commissione Europea e presentato al Lucca Comics, in questa circostanza il fumetto è stato un mezzo per approcciare ai giovani sia al mondo del disegno che quello della scrittura attraverso argomenti istituzionali!

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