Scultrice. Lega il suo pensiero alla materia in un umanesimo profondamente radicato che lega insieme passato, presente e futuro, storia e cronaca, invenzione e realtà sociale. Sul piano formale rimane fedele ad una resa realistica delle immagini senza per questo perdere di vista la possibilità dell’elaborazione astratta, in funzione piuttosto di un sentimento vitale che di una necessità formale. “Racconta” del rapporto dell’uomo con la natura inserendo nelle opere elementi naturali e riutilizzando materiali non comuni nel lavoro plastico.
Sono arrivato alla pittura dopo un lungo cammino di formazione teorica.
I miei quadri sono l’evoluzione naturale di una scrittura non più codificata in un alfabeto ma sottoposta ad impulsi che, nel segno, approdano ad una figurazione.
La mia è una pittura di figura.
Gli esseri che affiorano sul bianco della tela, sono privi di dimensione e di un organico che li renda completi o riconoscibili.
Rappresento l’umanità che oscilla nel suo squilibrio, l’individuo contemporaneo nella sua ossessiva ricerca di apparire e avere un senso.
Josefina AyllĂłn Ă© una pittrice nata in Argentina nel 1973.
Il soggetto delle sue pitture è essenzialmente il ritratto. Lavora principalmente con acrilico e olio in uno stile espressionista.
Dopo aver conseguito la laurea in Design Audiovisuale a l’Università di Buenos Aires, si è trasferita a Parigi, dove ha intrapreso la attività artistica da autodidatta.
Attualmente vive e lavora a Roma.
Gianni Depaoli artista materico è nato a Ivrea il 04 marzo 1961, vive e lavora a Candia Canavese. Ha creato mostre e installazioni che testimoniassero il degrado ambientale e la violenza sugli animali attraverso mostre e progetti itineranti sostenuti da musei e da Enti Istituzionali: iniziative note con il nome di Mare Nero Museo di Bergamo, Allarme Ambiente Museo di Scienze Genova, Museo A come Ambiente Torino, Museo Garda Ivrea, Museo Acquario di Milano, Museo La Specola Firenze, Museo Tecnologicamente Ivrea, Museo Acquario Messina, AAM Spazio 24 Milano, Casa Ernesto Francotto Busca .Installazioni, Anime Silenziose inaugurato all’ Acquario civico di Milano, Verso il Quinto mondo Paratissima Torino, Oceaniche Alchimie Biennale Italia -Cina Torino, 54° Biennale Internazionale d’ Arte della Biennale di Venezia, “Hopeart Jungl” alla Venaria Reale.
Attraverso la sua pratica artistica, Pier Alfeo indaga i problemi cognitivi e patologici causati dall’intenso rapporto tra esseri umani e sistemi di automazione nelle società contemporanee. Le sue installazioni multimediali, sculture sonore e composizioni musicali elettroniche mettono in tensione la ripetitività dei sistemi di automazione meccanico-algoritmica con l’imprevedibilità del caos. In questo modo, la rigida regolarità dei sistemi seriali viene interrotta e decostruita dall’interno, generando nuove configurazioni di significato. All’interno di questi processi il suono agisce in modo organico come elemento destabilizzante e curativo allo stesso tempo, emergendo con la sua espressività irregolare.
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