Roberta Ciaurro (Massafra TA, 1994) inizia i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bari nel 2013, conseguendo la laurea nel 2018. Il suo percorso è iniziato con tecniche del tutto sperimentali passando dagli acrilici, ai collage, alle fotografie per giungere a contatto con la materia, dapprima con la carta e poi con i tessuti. Il rapporto che ha inteso con i tessuti è stato uno dei più intimi. Attraverso l’utilizzo di varie tonalità e tecniche, lei descrive le attitudini e gli stati d’animo che percepisce in base alle situazioni che la circondano. Utilizza stratificazioni di strisce di tessuto creando movimenti sinuosi, paesaggi, strutture minimali dove estetica, psicologia della forma e disposizione del colore diventano le basi dei suoi lavori. La sua è un arte completamente innovativa.
‘Il mio lavoro oltrepassa i confini della pittura tradizionale ed è, se non quasi del tutto, un’installazione, una pittura innovativa, un oggetto di design su larga scala. Questo per amplificare la presenza fisica delle opere, facendo costantemente riferimento a ciò che c’è di più intrinseco nel mio “essere”’
Quando hai capito di essere o di voler essere un’artista?
Già a 13 anni ero affascinata dal Suprematismo. In particolare mi colpì molto un quadro di Malevič (cerchio nero su fondo bianco) e da lì mi immersi in una ricerca visiva, artistica che potesse poi condurmi nella creazione di un qualcosa di mio, di un’arte tutta mia.. Sapevo di dover imboccare questa strada perché riuscivo a sentire una specie di ‘richiamo’. L’arte è l’unica vera uscita da se stessi, guardarsi, dissolversi nell’infinito e rientrarci.
Ci sono cose che puoi raccontare di te solo attraverso l’arte ed è quello che ho sempre cercato di fare
Riesci a vivere del tuo lavoro di artista?
No, non riesco a vivere di questo, ma sto lottando per far si che accada presto. Ho capito che con il duro lavoro le soddisfazioni arriveranno! La ricerca artistica non deve mai finire.
Qual è il tuo rapporto con il mercato dell’arte? Gallerie, curatori, critici…
Non ho alcun rapporto col mondo del mercato dell’arte. In realtà mi spaventa, ma so bene che per diventare un’artista professionista dovrò interfacciarmi con queste realtà. Ho avuto a che fare con delle fiere d’arte contemporanea ed una galleria… ma credo che il mio scopo non è solo quello di vendere la mia arte a terzi ma di essere io la “mia galleria”. Aspettare che qualcun altro si prenda cura della mia arte non deve essere un modo per darsi delle scuse e aspettare.
Di cosa credi ci sia bisogno nel mondo dell’arte per sostenere gli artisti?
Credo che per sostenere un artista lo si debba osservare, conoscere, comprendere e dargli fiducia, se ne vale la pena. Spronarlo al meglio, lasciandogli sempre il suo angolo di libertà. Un artista non è un artista se non è libero di esprimere se stesso. Deve essere sicuro di ciò che fa, ci deve credere. Cerco l’autenticità.
Per informazioni sulle opere di Roberta Ciaurro e sulle sue prossime attività potete seguirla sulla sua pagina instagram
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