L’artista torna a Milano per presentare a Palazzo Morando per la prima volta l’evoluzione della sua ricerca artistica, caratterizzata da una forte presa di controllo sul processo creativo. Il nuovo corpo di opere, sebbene simili per tecnica e realizzazione, differiscono così fortemente da quelle precedenti: i passaggi di tono “ovattati” lasciano spazio a singole e studiate note nette di colore; ancora più forte appare la stratificazione materica. In tale contesto Cescon libera quella che, nell’interpretazione critica di Sabino Maria Frassà, Vasilij Kandinskij, maestro della musica nella pittura, definiva “l’anima viva dei colori”, presentata con un ritmo personale e intimo in continua evoluzione verso l’universale.
Stefano Cescon
RITMO
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine 13 settembre – 15 ottobre 2023
a cura di Sabino Maria Frassà
Via Sant’Andrea, 6 – 20121 Milano
martedì-domenica, 10-17.30 (ultimo ingresso 17) ingresso gratuito
Inaugurazione (accesso libero) martedì 12 settembre ore 18:00 – 20:00
Questo aspetto fa si che l’intero lavoro sia ricettivo e assorba i “sismi” che provengono da condizioni esterne durante l’esecuzione, quali il luogo e l’ambiente in cui opero.
Questa azione meta-pittorica si trasforma allora in una personale reinterpretazione di queste suggestioni assumendo i connotati tipici di un rito quotidiano, una deposizione di pensieri che si sovrappongono in un tempo sospeso.
Quello che m’interessa esprimere è un delicato equilibrio tra poetica e materiale, questo si fa portavoce di una storia sedimentata nel corso del tempo: come le pagine di un grande libro che recano al loro interno sia l’orogenesi di un rilievo montuoso sia una memoria pittorica costitutiva della nostra identità.
Il risultato è un quadro fatto di sfumature di colore, elemento che già nella sua definizione è di difficile comunicabilità. Come nella musica, quando cerchiamo di definirlo ci scontriamo con i limiti del nostro linguaggio perché il colore in natura è una transizione, è fondamentalmente accostabile al tempo non agendo nel qui e ora.
Questo “fluire” della mia pratica, come un ritmo suggerito dalle maree del materiale, è tale che ogni opera sia sequenziale all’altra: si evidenzia in questo modo una narrazione organica (sia metaforicamente che nei fatti) in cui ogni lavoro rappresenta idealmente una cellula di un sistema più vasto e potenzialmente infinito.
Le regole di differenza e ripetizione proprie della natura sono comuni e alla base della mia ricerca: è interessante notare come un processo basato su queste semplici norme produca un “organismo” complesso dato dalla varietà di sfumature causato dalla replica di uno schema.
Ogni esperienza porta con sé i frutti della precedente seguendo così una scala infinita.
BIO: Stefano Cescon è nato a Pordenone nel 1989, si è trasferisce a Venezia nel 2017, città dove vive e lavora. Consegue il Diploma di I livello in Arti Visive, specializzazione in Pittura nell’a.a. 2012/2013 presso l’Accademia Cignaroli di Verona. Si laurea con lode in Arti Visive, Decorazione, nell’Anno Accademico 2018/19 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia (I).
RESIDENZE:
2019/21 Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia (I)
2016 Künstlerhaus Salzburg, Salisburgo (AT)
2016 Workshop-Residenza Ritratto a mano 3.0, Artista/Tutor Gianni Caravaggio, Caramanico Terme, Pescara (I)
PREMI:
2021 Premio Cramum, Villa Mirabello, Milano, (I), a cura di Sabino M. Frassà, vincitore
2019 Arteam Cup, Villa Nobel, Sanremo, (I), a cura di Livia Savorelli & Matteo Galbiati, finalista
2019 Premio Nazionale delle Arti, Accademia Albertina, Torino, (I), a cura di Carolyn Christov-Bakargiev & Beatrice Merz, finalista
2016 Premio Combat Prize, Museo G.Fattori, Livorno, (I), a cura di A.Polveroni, A.Tolve, C.Perrella, F.Baboni, I.Bonacossa, finalista
MOSTRE PERSONALI:
2022 Terra, Gaggenau Design Elementi Hub, Milano, (I), a cura di Sabino M. Frassà
2021 Geologie incerte, Venice Art Factory, Spazio Spuma, a cura di Luca Berta & Francesca Giubilei, Venezia, (I)
MOSTRE COLLETTIVE:
2021 Preferirei di no, lo spazio utopico della rappresentazione; Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza San Marco, Venezia, (I), a cura di Stefano Cecchetto
2020 Tensioni Superficiali, Venice Art Factory; Venezia, (I), a cura di Luca Berta & Francesca Giubilei
2020 103ma Collettiva Giovani Artisti, Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza San Marco, Venezia, (I)
2019 Vastus, Art Night Venezia, Ex Ospedale degli Incurabili, Venezia, (I), a cura di Mirella Brugnerotto
2019 World Oceans Days, Sede CNR ISMAR, Arsenale – Tesa 104, Venezia, (I), a cura di Francesco Falcieri
2018 Arkhypèlagos, Sede Emergency, Venezia, (I), a cura di Luca Reffo
2017 Heimat.Domovina.Patria³, Kro Art Contemporary Gallery, Vienna, (AT), a cura di Ina Loitz
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