Stefano Trionfetti è un mio amico. E il fatto che sia scomparso troppo presto non dà diritto al tempo passato di venirne a reclamare il verbo. È dunque e mai era. exibart e l’intera sua famiglia, la madre, il fratello Luca, la moglie Fabiana e soprattutto il figlio Federico, insieme, abbiamo costituito questo premio annuale non alla memoria ma a sottolineare la sua presenza. E quando ci siamo chiesti a chi Stefano avrebbe voluto dedicarlo ci è venuto spontaneo pensarlo a sostegno della parità di genere e dell’inclusione sociale. Semplicemente perché Stefano è così.
Ci tengo anche a precisare che questo premio, inserito nel progetto exibart prize, non gli è dovuto solo per il fatto privato di essere un mio amico. Ma per il fatto pubblico di aver partecipato al mondo dell’arte in modo personale e fattivo. Dapprima con la fondazione della galleria romana b-gallery che ha visto ospitare per esempio la prima mostra dell’attuale The Gallery Apart o quella dell’ormai noto fotografo Davide Monteleone. Poi, partecipando alla rinascita di exibart, in un momento in cui in tanti l’avevano abbandonata, diventandone socio e amministratore.
Stefano Trionfetti è un mio amico. Negli anni abbiamo condiviso molti sogni e molte paure. Adesso facciamo questo premio insieme. Non finisce mai niente se uno non vuole!
Uros Gorgone
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