-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Alla vigilia della chiusura della mostra Jean Cocteau la rivincita del giocoliere, domenica 15 settembre la Collezione Peggy Guggenheim presenta la seconda edizione di Avvenimento, format inaugurato nel 2023, grazie al quale il museo diventa spazio di contaminazione tra discipline artistiche differenti, dalla performance alla danza, dalla musica all’installazione.
Durante Avvenimento #2 Ho amato un sogno? una serie di interventi performativi renderanno gli spazi della Collezione un vibrante laboratorio di sperimentazione e un luogo di libera espressione per una nuova generazione di artiste e artisti. Così il museo attualizza e interpreta il desiderio della mecenate Peggy Guggenheim, ovvero quello di creare un “laboratorio di ricerca per nuove idee, servendo il futuro invece di registrare il passato”.
Avvenimento #2 Ho amato un sogno? a cura di Edoardo Lazzari, curatore indipendente, si ispira alla poetica di Jean Cocteau, protagonista dell’acclamata mostra presentata alla Collezione Peggy Guggenheim, la cui versatilità e talento ancora oggi ispirano la scena artistica contemporanea. Ho amato un sogno? è una frase ricorrente dell’eclettico artista francese, scelta tanto per la sua ambiguità, quanto per essere indicativa delle ossessioni che accompagnano Cocteau durante la sua intera esistenza. L’erotico e la sessualità, l’onirico e il fantastico, il visibile e l’invisibile, temi centrali della sua poetica, faranno da sfondo agli interventi performativi presentati per Avvenimento #2. Nel corso della serata, un continuo dialogo interdisciplinare tra molteplici forme artistiche animerà gli spazi museali e il giardino delle sculture con l’intento di esplorare i confini tra realtà e fantasia, autobiografia e racconto immaginario, esperienza e desiderio, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza immersiva e partecipata, tra visioni oniriche e momenti di presa di coscienza del reale.
La serata è a ingresso libero, su prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni: guggenheim-venice.it
- Ph Matteo De Fina