-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Biglietti già disponibili su DICE
Torna FAROUT Live Arts Festival, la manifestazione di BASE Milano dedicata alle arti performative contemporanee, che prende il nome da FAROUT VG18, l’oggetto spaziale conosciuto più lontano dal sole. Per svincolarsi da traiettorie prestabilite è necessaria, infatti, un grande distanza che offra un punto di osservazione inedito da cui rileggere il rapporto tra centro e periferia.
Con più di 20 presenze artistiche e 45 appuntamenti, quest’anno FAROUT invita il pubblico ad abitare posture individuali e sociali, attive e scomode.
Con performance che toccano il corpo, la città, il pianeta e la Storia il Festival esplora nuovi modi di vivere il presente, mentre il suo titolo – The Convivial Laboratory: Abitare l’inabitabile – rivela come FAROUT sia da un lato il secondo capitolo della riflessione sull’abitare e il diritto alla casa, avviata all’ultima Design Week, dall’altro come voglia gettare le basi per un’indagine sulla convivenza e una sua possibile e radicale riorganizzazione.
In questa edizione di FAROUT, “Le opere si intersecano con le urgenze del nostro tempo – dice la direttrice artistica Linda di Pietro – proponendo un’esperienza collettiva e personale che è allo stesso tempo politica ed emotiva”.
Superando limiti e vincoli imposti dallo spazio tradizionale del teatro, il Festival vuole raggiungere un pubblico sempre più ampio radicandosi nella geografia cittadina.
Grazie al contributo del Comune di Milano, nell’ambito di Milano è Viva, FAROUT raggiungerà piazze e luoghi simbolici dei quartieri di Barona e Giambellino mentre, tra i nuovi partner, c’è anche Armani/Silos, i cui spazi faranno da scenario ideale alla performance Breathing Room, esplorazione del respiro come atto poetico.
Performer – Alice Ripoll | Cia. REC –Anas Chao –AzkonaToloza–Basel Zaraa –Campobase Project –Claudia Catarzi –CORPS CITOYEN –Dalila d’Amico, Diana Anselmo, Kelly Ardens, Marta Bellu, Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino / PRESENT! –Eléctrico 28 –Elisabetta Consonni –Emanuele Braga / Sure (Sustainable Restaurant) research group / OnFoods Project (Spoke7) / Università di Milano Bicocca (Ghita Bordieri, Emanuele Braga, Lorenzo Domaneschi, Massimiliano Guareschi, Gianmarco Navarini) –Ester Azzola –Eva Bubla –F. De Isabella –Francesca Cavallo –gruppo nanou–Katerina Andreou –Landscape Choreography–Lemonot / Lorenzo Perri, Sabrina Morreale –Liryc Dela Cruz –LUIT (Laboratoire Urbain d’Interventions Temporaires) & Ruggero Franceschini –Mammalian Diving Reflex –Marie Davidson, Fatima Koanda, I Canzonieri / Le Cannibale –Martina Gambardella –Mette Ingvartsen –MOMBAO –Muta Imago –Nunzia Picciallo –Pelin Tan, Luigi Coppola, Anna Puigjaner, Cesare Pietro Iusti, Lorenzo Pezzani, Pietro Autorino –Pietro Pagella –Rethinking Lampedusa –Salvo Lombardo feat. Silvia Calderoni –Samah Hijawi –VITAMINA