07 aprile 2022

Dall’1 al 15 aprile, nella palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti, Short Stories, una mostra di Paolo Ventura

di

www.teatrofrancoparenti.it

Le Short Stories sono un ciclo di opere che Paolo Ventura ha realizzato al ritorno da New York, tra il 2012 e il 2015 nel suo studio di Anghiari, un paesino della Toscana, dove l’artista ha passato molta parte della sua infanzia. In un angolo dello studio, situato in un vecchio granaio, l’artista ha costruito un piccolo palcoscenico, con diversi fondali da lui dipinti e lì ha iniziato a fabbricare brevi e poetiche storie per immagini.

Le scenografie sono diventate veri set fotografici dove l’artista è entrato a far parte di mondi fantastici ritraendo dapprima sé stesso, poi coinvolgendo il figlio Primo, la moglie Kim e il fratello gemello Andrea, come interpreti delle storie che andava a costruire. Sono piccoli racconti di guerra, di magia, di abbandono, dove si evince la passione dell’artista per i costumi, il travestimento, il circo e il teatro. Pagliaccio, mago, soldato, cacciatore e giocoliere, sono i personaggi che Paolo Ventura interpreta in un mondo suggestivo e senza tempo, che non di rado strappa un sorriso.  In occasione dell’esposizione ai Bagni Misteriosi alcune di queste Short Stories: The birdwatcher/The vanishing man/The magician/The juggler/The man in the suitcase/Homage a Saul Steinberg, sono rieditate in una dimensione inconsueta di cm 100×70.

Paolo Ventura nasce a Milano nel 1968, il padre Pietro è stato un famoso illustratore di libri per bambini negli anni settanta e ottanta.  Si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e lavora come fotografo di moda negli anni 80, collaborando con riviste acclamate come Elle, Marie Claire e Vogue prima di trasferirsi a New York, dove inizia il suo lavoro di artista. Rientra in Italia nel 2011, dove lavora tra Milano e Anghiari.

Il progetto espositivo ai Bagni Misteriosi nasce dall’incontro con la direttrice del Teatro Franco Parenti, Andrée Ruth Shammah, regista dello spettacolo Il delitto di via dell’Orsina di Eugène Labiche, per cui Ventura realizza sagome come elementi di scenografia. Ventura, ama molto il mondo dell’opera e del teatro in generale e non è nuovo a felici incursioni in questo mondo.

Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti
Via Botta fronte civico 19, Milano – Zona MM Porta Romana