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In questa mostra l’artista, attraverso la creazione di nove specchi feticcio, ci racconta la storia di donne assassine, che in epoche passate hanno focalizzato l’attenzione del pubblico e a volte creato leggende. Tutte le storie provengono dalla cronaca nera. Tutte tranne una: Beatrix Kiddo. L’assassina del film Kill Bill. Che proviene dall’immaginario cinematografico di Tarantino ma che racchiude tutti quegli elementi narrativi cari all’artista. Primo tra tutti il concetto che ogni donna deve e può fare male, se necessario! E di certo questa affermazione non può essere interpretata come il perdono della violenza. Ma come il diritto di essere cattive e spietate nella difesa della propria libertà, della propria unicità, dei propri sogni.