07 ottobre 2024

Gaetano Buttaro Spellbound dal 12 ottobre al 2 novembre 2024 alla Galleria Artekyp di Modena

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“… In questa mostra tutto è curioso e divertente, questo è un risultato fondamentale perché lo spellbound, titolo fortemente voluto da Gaetano, tradotto in volgare come incantesimo, è qualcosa che riesce in modo subitaneo a catturare l’occhio e la mente dello spettatore….

Possiamo anche dire che l’artista riesca a creare un universo magico con tecniche diverse che vanno dall’incisione alla fotoceramica usando protagonisti diversi, spesso provenienti da mondo animale o ibrido in cui sembianze umane si mescolano con altre di provenienza incerta, mettendo insieme un immaginario grafico straordinario. Probabilmente però predomina, perché ritorna, la figura di un coniglio in varie modalità e forme…. Un coniglio candido associato in gruppo alla performance musicale (in uno zuccheroso “Concerto celeste”) o un altro che interpreta alla Sugimoto un leader màximo alla Kim Jong-il, ci fanno comprendere l’ambivalenza del tenero animaletto. Infatti ne appare sovente uno dominante e serio che con le sue zampette sta per far detonare dell’esplosivo (TNT, I supose) nel modo classico e fumettistico da spaghetti western, attraverso un detonatore per dinamite a stantuffo. Niente telecomandi, smartphone assassini o altra roba tecnologica. Una pressione e poi boom. È pur vero che conosciamo il coniglio come un animale leggiadro e morbido al tatto, abbastanza timido e pauroso: “Non comportarti da coniglio!” si diceva una volta nelle liti infantili in cortile. Per questo che possa essere un portatore di stragi, un bombarolo prima maniera, risulta difficile crederlo.

Ma perché no? Del resto in un mondo legato alla realtà, le cose vanno in un certo modo mentre nella fantasia possono cambiare radicalmente.  In “Alice nel paese delle meraviglie”, romanzo scritto da un prete voyeur con inclinazioni fortemente matematiche, il coniglio (White rabbit) è protagonista perché sempre sfuggente alle domande della ragazzina: è quasi un principio di realtà dentro un mondo incantato. Un “aiutante magico” come lo avrebbe chiamato Vladimir Propp nel saggio incantevole “Le radici storiche del racconto di fate”. Cioè quei personaggi che fiancheggiano i protagonisti delle storie e ne accompagnano le gesta…

Valerio Dehò – Estratto dal catalogo

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