04 novembre 2019

IIC Copenaghen

di

iiccopenaghen.esteri.it

“L’arte è illusione ma, in questa illusione non si vuole ingannare lo spettatore, piuttosto portarlo a vedere e pensare le cose sotto altri punti di vista, altri orizzonti. L’artista è sempre inventore della realtà e, quindi, di nuove prospettive.” Felice Levini
La mostra all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen prende spunto da un’opera/performance del 1991 dal titolo italia x incognita composta dalla bandiera italiana presieduta da due veri carabinieri in alta uniforme. La performance nasceva come un appunto ad un modo di essere “Pinocchio” del popolo italiano. L’opera è accompagnata da una ventina di disegni, diario dell’immaginario dell’artista.
L’installazione Le tigri vanno dappertutto ma non sono da nessuna parte esprime un mondo dominato dall’incertezza, mentre la storia, la verità, le grandi idee sono visioni del passato. L’artista crea un enigma, uno spiazzamento che fa fare al nostro immaginario un viaggio, senza essere vincolati a convenzioni e convinzioni.

La tavola rotonda “ L’italiano, la lingua delle arti” tenutasi in occasione della mostra con la partecipazione di: Raffaello Barbieri – Dir. IIC Copenaghen, Felice Levini – artista, Riccardo Giagni – compositore e musicologo, Holger Reenberg – Dir. HEART Herning Museum of Contemporary Art Herning, Lars Kærulf Møller – Dir. Bornholms Kunstmuseum Gudhjem, Luigi Ferrari – Ambasciatore d’Italia in Danimarca, moderata da Dora Stiefelmeier è ascoltabile in podcast sul sito di RAM radioartemobile: www.radioartemobile.it