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Giovedì 19 dicembre alle ore 18.30, Santiago Torresagasti e Nadia Tamanini – vincitori dell’edizione 2024 del Premio Piero Siena – presentano le loro opere al museo Madre di Napoli. I lavori selezionati restano esposti in una mostra a cura di Paola Tognon fino al 20 gennaio 2025.
Il Premio Piero Siena, progetto biennale della Ripartizione Cultura Italiana – Provincia Autonoma di Bolzano, nasce per valorizzare la spinta creativa delle artiste e degli artisti visuali del territorio altoatesino attraverso nuove e concrete opportunità. Nella sua seconda edizione, il Premio continua a perseguire questo obiettivo grazie alla rinnovata collaborazione con Museion, Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano e all’inedita collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo Madre di Napoli. Ai vincitori del premio, l’acquisizione di opere nelle collezioni dei due sopracitati musei e un contributo in denaro.
Santiago Torresagasti (1991 Buenos Aires, vive e lavora a Bolzano) è l’artista vincitore del primo premio dell’edizione 2024. La sua ricerca artistica è legata all’immagine in movimento, intesa come artificio di registrazione e restituzione creato dall’uomo. Tra le sue opere esposte in mostra, l’installazione video Agadez, 2016 e Vermisst (la beffa), 2024, opera site-specific per Napoli dedicata alla scomparsa di Ettore Majorana.
Nadia Tamanini (1987 Trento, vive e lavora a Bolzano), vincitrice del secondo Premio Piero Siena 2024, è un’artista multidisciplinare che opera nel campo della poesia visiva, installazione site-specific e performance. A Napoli presenta diverse opere e installazioni, tra cui Scartamodello #0 – Ojalà un ojal, 2023.
Per informazioni
www.provincia.bz.it/premiopierosiena
Immagini
- Nadia Tamanini e Santiago Torresagasti.
Foto Daniele Fiorentino - Santiago Torresagasti, Agadez, 2016, video loop a tre canali.
Courtesy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo Madre di Napoli.
Foto Daniele Fiorentino - Nadia Tamanini, Scartamodello #0 – Ojalà un ojal, 2023, inserto di filo su cartamodello.
Courtesy Museion, Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano.
Foto Daniele Fiorentino