-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il recente acquisto da parte di Fondazione Brescia Musei di una pala d’altare per la collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo porta con sé un’inedita attribuzione a Lattanzio Gambara (1530-1574) e diventa occasione per un nuovo progetto espositivo, alla riscoperta di un pittore che ha saputo unire le più avanzate ricerche del Manierismo alle tradizioni locali.
Il senso del nuovo. Lattanzio Gambara pittore manierista, a cura di Marco Tanzi, è una mostra-dossier che racconta la personalità eclettica del maestro bresciano: dalla sua produzione di affreschi con soggetti profani (strappati dalle case di corso Palestro a Brescia) fino alle opere, meno note, di soggetto sacro, tra cui Compianto su Cristo morto con i Santi Bartolomeo e Paolo (1570-74 circa), acquistato appunto da Fondazione Brescia Musei agli inizi del 2021 e ora, per la prima volta, presentato al pubblico.
Originariamente collocata nella Chiesa di San Bartolomeo a Brescia, la grande tela del Compianto andò dispersa a seguito delle soppressioni napoleoniche, e solo di recente è riapparsa nel mercato antiquario come opere di “scuola cremonese”. Gli studi di Tanzi hanno ricondotto con certezza alla paternità di Gambara, un’attribuzione importante per il patrimonio collezionistico e la ricerca che la Pinacoteca dedica all’artista, del quale possiede diverse opere.
La mostra contribuisce quindi a far luce su Gambara, celebrato da Vasari come “il miglior pittore che sia in Brescia”, evidenziandone l’importanza nel panorama artistico della metà del XVI secolo nell’Italia settentrionale. Un autore identitario ma al contempo aperto e ricettivo verso i grandi cambiamenti artistici dell’epoca, aggiornato sui maestri e sui cantieri presenti a Cremona, Mantova, Parma, Verona e Venezia, e in grado di assimilare la lezione di Correggio, Giulio Romano, Parmigianino e Paolo Veronese.
Acquistando il biglietto d’ingresso alla mostra si ha diritto all’ingresso gratuito in Pinacoteca Tosio Martinengo e viceversa.
Si ha inoltre diritto a una riduzione sul biglietto d’ingresso al Museo di Santa Giulia (7,50 euro anziché 10,00 euro).
ORARI
La mostra segue gli orari di apertura del Museo di Santa Giulia:
da martedì a domenica, dalle 10 alle 18
chiuso il lunedì, ad eccezione di quelli estivi
La biglietteria chiude un’ora prima della chiusura del museo.
INFO E PRENOTAZIONI:
CUP – Centro Unico Prenotazioni
Lunedì – domenica, 10.00 – 16.00
Tel. +39 030 2977833 – 834
santagiulia@bresciamusei.com
www.bresciamusei.com
Facebook: Fondazione Brescia Musei
Instagram: @bresciamusei
www.bresciamusei.com
#lattanziogambara