15 aprile 2024

Jean Cocteau protagonista alla Collezione Peggy Guggenheim

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Fino al 16 settembre 2024 la Collezione Peggy Guggenheim ospita l’attesissima mostra Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, la prima, più grande retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Jean Cocteau (1889–1963), enfant terrible della scena artistica francese del XX secolo.

Tra le figure più influenti del Novecento, Cocteau è stato un creatore di grandissima portata. Eccellente artista visivo, abile, innovativo, capace di approcci originali. È proprio quest’ultimo aspetto della sua vita creativa il fulcro della mostra veneziana: il Cocteau disegnatore, grafico, muralista, designer di moda, di gioielli, tessuti, e regista. Attraverso una sorprendente varietà di lavori, oltre centocinquanta, che spaziano da disegni a opere grafiche, da gioielli ad arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari e film diretti dallo stesso Cocteau, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali, nonché importanti collezioni private, Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere traccia lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima, dell’artista e ne ripercorre i momenti salienti della tumultuosa quanto affascinante carriera.

La Collezione Peggy Guggenheim è un luogo particolarmente adatto ad ospitare la più esaustiva personale a lui dedicata mai realizzata nel nostro paese, sia per il rapporto di amicizia che a lungo lo legò a Peggy Guggenheim, sia per il grande amore che sempre unì Cocteau a Venezia, un legame unico e indissolubile che lo porterà regolarmente a visitare la Serenissima, negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale.

Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere è accompagnata da un ricco catalogo illustrato, edito da Marsilio Arte, con saggi del curatore Kenneth E. Silver e di Blake Oetting, ed è resa possibile grazie al generoso supporto di Cartier, Main sponsor della mostra. Per maggiori informazioni guggenheim-venice.it


Immagine

  • Jean Cocteau
    Edipo o l’incrocio delle tre strade (Œdipe ou le carrefour des trois routes), 1951. Collezione privata. © Adagp/Comité Cocteau, Paris, by SIAE 2024