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“La maestria è una forma d’incantesimo” scriveva Jun’ichiro Tanizaki. Uno dei più autorevoli scrittori giapponesi ragionava sulla maestria come vertice dell’espressione artistica che viene raggiunta attraverso un metodico e costante esercizio tecnico; lo stesso che Luisella Traversi Guerra insegue e che caratterizza le sue varie stagioni creative.
Luisella Traversi Guerra è la protagonista della personale dal titolo “L’ideale della maestria”, in programma dal 2 al 24 aprile negli spazi del Museo della Permanente a Milano.
L’esposizione, organizzata dalla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente e da Skira editore, curata e allestita da COIMA Image – studio di progettazione architettonica, interior design, space planning – presenta oltre 50 opere che ripercorrono la fase creativa più matura dell’artista, caratterizzata da una cifra espressiva che ruota attorno alla Natura e a quel crogiuolo di forme, luci e colori che questa riesce continuamente a generare e rigenerare.
Muovendosi da suggestioni impressioniste, passando da Van Gogh all’amatissima Georgia O’Keeffe, il segno di Luisella Traversi Guerra si fa più materico, attingendo alla grande tradizione naturalistica lombarda, quella di Ennio Morlotti ma anche di Piero Giunni e Ilario Rossi.
Questa densità determina una vera e propria rivoluzione che si realizza grazie all’immaginario della pittrice. Passo dopo passo, il floreale vira verso l’informale, le tracce di figurativo scolorano nell’astratto, in un afflato di spiritualità.
Fondamentale per l’itinerario artistico di Luisella Traversi Guerra è il ciclo dei Materici espressivi non solo per la nuova centralità “materica”, quanto per la presenza ricorrente della figura del cerchio che si ritrova nelle sue opere come Rosa Mistica del 2009.
Decisa a insinuarsi nell’essenza della natura, Luisella Traversi Guerra si è spinta in direzione di un intimismo lieve, venato di sensualità, trasognato, ma sempre frutto di un’esperienza vissuta, gratificante o sofferta, schermo interiore di episodi della vita sedimentati nella memoria e successivamente riemersi.
Il percorso espositivo propone lavori iconici come La vita è bella del 2015, Nel blu del mio cielo del 2018, Antropocene del 2019 o ancora Pensiero nudo del 2015, chiaro esempio di quell’astrattismo spirituale che l’artista anela.
Accompagna la mostra un volume Skira, con testi di Franco Marcoaldi e Chiara Gatti.
LUISELLA TRAVERSI GUERRA. L’IDEALE DELLA MAESTRIA
Milano, Museo della Permanente (via Turati 34)
2-24 aprile 2022
Orari:
lunedì – venerdì, 10.00-13.00; 14.30-18.30
sabato – domenica, 11.00-13.00; 14.30-18.30
Ingresso libero
Informazioni: info@lapermanente.it
Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Clara Cervia | tel. 02.36755700 | clara.cervia@clp1968.it | www.clp1968.it
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